Post

I....COME INCOMPATIBILITA'?

Immagine
Elena Niro Elena Niro ·   Pres. Toma, Gaspero Di Lisa, Cons. reg. Cefaratti Il 22 aprile i molisani hanno deciso di voltare pagina dopo la disastrosa gestione Frattura e hanno scelto un tecnico, lontano dalla politica e dalle logiche contorte dei palazzi del potere, ma capace di dare un nuovo corso alla storia di questa regione. Dopo quasi 100 giorni di mandato del nuovo presidente Toma, i molisani hanno scoperto che Frattura vive e opera in nome e per conto del suo capo di gabinetto, segretario della giunta, capo area della presidenza della giunta, moglie del suo socio Luca Di Domenico, socia essa stessa della compagna del governatore....con pieni poteri ed altrettanti incarichi, tranne quello di segretario della giunta, affianco all'attuale presidente, che pare, la consideri oramai il suo braccio destro.  Nella nuova riorganizzazione secondo voci interne insistenti, Toma pare abbia deciso di lasciarla esattament

La città nella poesia e nella canzone d'autore

Immagine
di Umberto Berardo Abbiamo scelto il tema della città nella poesia e nella canzone d'autore, in quanto avvertiamo che esso è centrale, sentito, voluto, soprattutto, come vedremo, a partire da una certa epoca storica. In realtà poeti e cantautori hanno per secoli preferito soggetti legati alla natura, alla persona ed alle relazioni umane. Già Orazio espresse la propensione per i boschi e lo stesso concetto ritroviamo in Petrarca, mentre G. Leopardi immaginava una "Vita solitaria" e G. D'annunzio esprimeva la sua contrarietà per la vita in città che definiva addirittura funesta. Occorre attendere la seconda rivoluzione industriale perché la città entri con forza non solo nella poesia, ma anche nella canzone d'autore, nella pittura, nella scultura ed ovviamente nell'architettura. Sicuramente in tale direzione nei componimenti poetici gioca già un ruolo importante il tema della relazione con il luogo natio, come avviene ad esempio in G. Card

L'Olio di Flora e il suo amico Benedikt Doll, il grande campione tedesco di Biathlon

Immagine
Benedikt Doll, il grande campione di Biathlon, la disciplina degli sport invernali che abbina due specialità, lo sci di fondo e il tiro a segno con carabina, ha voluto, grazie a L'Olio di Flora, onorarmi di un suo messaggio di saluto per confermarmi il suo amore per il "Gentile" olio biologico de La Casa del Vento sul Monte di Larino. Poche ma semplici, belle parole  che, con L'Olio di Flora, onorano la mia amata terra, la mia "Cooperativa olearia larinese" e gli olivicoltori di Larino e del Molise che, da millenni, curano l'olivo e i suoi oli ricavati da 3 varietà che specificano "di Larino" e vanno ad aggiungersi alle altre 16 varietà autoctone del Molise, una parte importante delle 530 sparsi sui 19 territori italiani olivetati.  Benedikt, il plurivincitore che, ad oggi, ha salito ben 25 volte il podio delle olimpiadi, mondiali, coppa del mondo e mondiali juniores (7 0ri; 12 Argenti e 6 bronzi), mi ha promesso che mi verrà a trovare,

L’Italia ha bisogno dell’olivicoltura e dei suoi preziosi oli

Immagine
di Pasquale Di Lena   Hanno fatto seccare il pozzo ed ora ti vogliono far bere l’acqua da loro scelta. Nel caso dell’olio extravergine di oliva italiano si sono prima industriati a vedere come confondere il consumatore con una classificazione che, per far capire che è vero olio di oliva e che ha requisiti per essere classificato di qualità, bisogna aggiungere a “Olio”, la qualificazione aggiuntiva “extravergine di oliva”, visto che per “olio di oliva” s’intende il peggiore prodotto che si richiama all’estrazione dalle olive. Una classificazione che ha, però, permesso di fare le peggior schifezze e proporle al consumatore , soprattutto a quello che non aveva alcuna idea dell’olio e dell’olivo. Poi si sono adoperati a mettere politicamente in un angolo l’olivicoltura, la coltura arborea più importante e più diffusa, ed è così che, nel frattempo, la Spagna ha fatto il sorpasso sull’Italia a gran velocità, per poi distanziarla fino a diventare, da anni ormai, irraggiungib

Anche Larino saluta Antonio Buccione, Tonino

Immagine
Anche Larino saluta il campione di calcio, Antonio Buccione, per essere stato suo ospite, quale allievo del Liceo- Ginnasio "F. D'Ovidio", quando con l'allora professore di Ginnastica, prof. Davide, vinceva le corse campestri e i mille metri che animavano i campionati studenteschi regionali a Campobasso. Era il campione imbattibile a quei tempi  che portava alto il nome di Larino. Poi, dopo la maturità classica, campione di calcio, con presenze in varie squadre, in particolare il Bari quando era in serie A. Io, anche se non molto portato per il pallone, con Egidio Iannucci suo compagno di classe, Gennaro Colucci, Mimmo Massi, Pinuccio e Cesare Cariello, Vincenzino Assente, ed altri, abbiamo giocato più di una partita sull'attuale campo sportivo "Frenter", con e contro di lui. Ricordo che anche quando giocava sapeva esprimere la sua gentilezza e la sua signorilità con il suo sorriso accattivante. Da allora non l'ho più rivisto. Larino saluta
Immagine
Degusticous, il couscous italiano Quattro giorni tra cibo e musica a Termoli Pubblicato il 09 luglio 2018 | 12:28 Q uattro giorni di festa, a Termoli (Cb), dal 19 al 22 luglio, per DegustiCous, il Festival del Couscous italiano. La manifestazione, alla prima edizione, è promossa da Martino, l’azienda con oltre 100 anni di storia e che dal 1994 è il primo produttore di couscous, che da cibo etnico è entrato da tempo nella nostra cucina con tante gustose interpretazioni. Fatto di pura semola di grano duro, lo stesso ingrediente della nostra amatissima pasta, può essere servito in tavola in infinite declinazioni e non soltanto come base per sughi o ricette di carne e di pesce più o meno speziate, come avviene nella tradizione magrebina. La manifestazione, che prevede quattro giorni di degustazioni, musica e divertimento, è stata presentata a Roma dalla famiglia De Martin

Osmosi in corso

Immagine
Corriere Vinicolo magazine (n. 22-2018) Edoardo Bennato,  testimonial di Vini e Giovani, un format ideato, promosso e realizzato dall'enoteca italiana di Siena Non si può parlare più di un consumatore di solo vino o solo birra. I dati indicano che le migrazioni tra bevande, in quasi tutte le fasce d’età, sono il vero trend del futuro. Nel 2017, intanto, il totale consumi di vino si è attestato a 26,5 milioni di ettolitri, ma quest’anno è prevista una riduzione dell’1%, generata dal calo dei consumatori abituali, specie quelli moderati (-3%). In aumento invece i volumi assorbiti dai saltuari, che fanno ormai il 35% del totale