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Giorgio Sprocatti al Risto Lido "la Risacca" tra Termoli e Petacciato

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Ho conosciuto Giorgio a "La Taverna dell'Orco", il ristorante che cucinava solo carne, situato in una delle ultime traverse del corso di Termoli. Mi ci ha portato  Emanuele Bracone,  il giornalista, diventato mio caro amico, che più  di ogni altro ha raccontato le più belle iniziative che hanno fatto conoscere ai molisani e al mondo la Di Vaira.  Ricordo la lezione tenuta a la Taverna dell'Orco da Giorgio su "Il Brodetto alla termolese di Tornola" e la preparazione di questa bontà così cara a un maestro del cibo e della cucina, il Dr. Elio D'Ascenzo, che ha fatto codificare dalla sua Accademia della Cucina Italiana la ricetta di questa deliziosa pietanza che onora Termoli e il suo mare e aggiunge altra luce alla splendida e variegata gastronomia molisana.  Qualche anno fa ho rincontrato Giorgio e l'ho visto lavorare in coppia con Giancarlo Cammisa, lo chef che ho citato qualche giorno fa. Trovarlo a La Risacca, il Risto Lido a metà strada t

Federolio e Coldiretti, contratto di filiera sull'olio da 4 euro al kg

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Verso uno scontro tra Coldiretti e Cno sull'olio Fonte foto: © Giovanni Cancemi - Fotolia Definito un accordo su 10mila tonnellate lo scorso 28 giugno a Roma. Il Cno insorge: "Non copre i costi di produzione delle aziende olivicole e punta a valorizzare le miscele con oli extracomunitari". E lancia una petizione contraria al patto di Mimmo Pelagalli     Il 28 giugno 2018 a Roma siglato un contratto di filiera per l’ olio di oliva prodotto in Italia su  10mila tonnellate di extravergine ed un prezzo base di riferimento dell’olio all’origine di circa 4 euro al chilogrammo (4,30 all’ingrosso), con l’obiettivo, secondo quanto riporta un comunicato stampa di Coldiretti ,  “Di assicurare la sicurezza e le diffusione dell’olio italiano al 100%, stabilizzando le condizioni economiche della vendita” . L’intesa è stata sottoscritta a Palazzo Rospigliosi da Coldiretti , Unaprol , Federolio e Filiera agric

Giancarlo Cammisa, grande chef e il suo amore per L'Olio di Flora

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Giancarlo Cammisa  e il suo impegno per i giovani talenti in cucina Giancarlo Cammisa è uno chef di valore che ho avuto la fortuna di conoscere in Molise, in quel posto magico che è La Piana dei Mulini, il ristorante albergo diffuso di Michele Lucarelli in Colle d'Anchise, lungo la statale  Bifernina.  Ho avuto modo di apprezzare Giancarlo, gustando i suoi piatti, e di capire subito le sue doti di  chef bravissimo e grande maestro . E' così che siamo diventati amici.  Severino e Luca Giorni fa mi ha inviato  questo articolo di giornale che racconta dei suoi successi, dopo quelli raccolti nel Molise e in Puglia, in Val Gardena in Alto Adige.  Non si è dimenticato del suo olio preferito, L'Olio di Flora, ed io sono qui a La Casa del Vento di Larino a ringraziarlo con Flora.  Giancarlo Cammisa, il grande maestro che so avvalersi, da qualche tempo, di due collaboratori, Severino e Luca, entrambi di Larino. Due giovani che conosco e so bravi.

Un progetto del Mipaaf per incentivare le colture proteiche

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Dopo l’iniziativa della Commissione europea annunciata qualche mese fa, anche l’Italia intende definire un programma per favorire la coltivazione di leguminose destinate all’alimentazione umana e alla filiera zootecnica che si muova in sintonia con quello più generale sul quale le istituzioni comunitarie stanno lavorando. Nell’ott ica di sviluppare un programma adeguato, la Commissione ha chiesto al Mipaaf alcuni approfondimenti, in particolare quali si ritiene che saranno i segmenti di mercato, nel settore delle leguminose, con il maggiore potenziale nei prossimi 5-10 anni, quali si valuta che siano i principali ostacoli per la crescita delle colture proteiche e per quali aspetti è necessaria una maggiore ricerca. Naturalmente, ai fini del successo dell’iniziativa, è centrale la questione degli incentivi alle imprese agricole , per sostenerle nello sforzo di incremento della capacità produttiva.

Vino italiano: l’export aiuta a superare l’impasse

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Nonostante il momento di instabilità e dati altalenanti in diversi mercati, l'export di vino italiano è la vera forza trainante del prodotto Made in Italy. Tintilia Nonostante l'instabilità costante legata ai riflessi di dinamiche geopolitiche, che non aiutano la crescita del commercio, e il quadro complessivo molto difficile che il mondo del vino si trova a dover affrontare, nel primo trimestre 2018 il valore dell’export vinicolo ha segnato ancora un rialzo del +4,5%. Una crescita in calo sul 2017, nonostante si siano superati gli 1,38 miliardi di euro, con una flessione pari al -9% in volume, passando dai circa 4,9 milioni di ettolitri di vini e mosti esportati nel primo trimestre del 2017 ai 4,5 circa milioni di ettolitri nello stesso intervallo di tempo di quest’anno.   DOP e IGP però crescono: i primi segnano una crescita del +12,2% in volume e del +10,4% in valore, mentre i secondi fanno registrare un calo del -12,8% in volume e del -6,5% in valore. Il gr

Italiani pazzi per i superfood, ecco i cinque da coltivare

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Mandorle, mirtilli, stevia, zenzero e semi di lino. Cresce l'interesse dei consumatori italiani per i superfood. Un'opportunità di business anche per gli agricoltori di Tommaso Cinquemani La stevia è uno dei superfood che sta crescendo più in fretta Fonte foto: © lulu - Fotolia Il numero di consumatori che sceglie i prodotti alimentari , confezionati e non, basandosi sul profilo salutistico  è in crescita. E così tra gli scaffali dei supermercati si stanno facendo strada i cosiddetti superfood , cibi definiti 'super' per le caratteristiche nutritive che posseggono. Mandorle, mirtilli e curcuma sono solo alcuni degli ingredienti che sempre più spesso fanno capolino nei prodotti confezionati e non. L' Osservatorio Immagino , curato da GS1, ha condotto una analisi su quasi 55mila prodotti alimentari per identificare quali sono i superfood che più pi

Ripresa per chi? Istat, cresce ancora la povertà in Italia: mai così alta da 13 anni

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A patirne le conseguenze più gravi sono i giovani: il valore minimo per la povertà assoluta si registra tra le famiglie con persona di riferimento over64, quello massimo con under35 d a Greenreport - L'editoriale [26 giugno 2018] di Luca Aterini Ufficialmente, l’Italia si è lasciata alle spalle la grande recessione già nel 2014 quando – dopo anni di sofferto declino – il Pil nazionale ha iniziato a risalire. Prima di un minuscolo +0,1%, poi con un andamento sempre più robusto, sebbene ancora al rallentatore rispetto ai principali partner europei: +0,8% nel 2015 , +0,9% nel 2016 e infine +1,5% nel 2017 . Eppure la tensione sociale non si allenta, ma anzi monta in un crescendo d’insoddisfazione che ha portato alla sonora bocciatura elettorale di quella classe dirigente che pur ha traghettato il Pil nazionale fuori dalle secche della crisi economica. E il perché lo ricorda indirettamente oggi l’Istat, aggiornando i dati sulla