Post

L'Agricoltura muore nell'indifferenza di chi dovrebbe difenderla e sostenerla

Immagine
di Giorgio Scarlato Agricoltura italiana? Alla crisi si è unita la disgrazia. verde di metà marzo (foto piccola canon nera) L'Italia agricola è danneggiata da tutto e da tutti. E' sulle sabbie mobili. Così come messa è difficile che possa salvarsi. Questo, visto dal basso, da chi è a stretto contatto con la terra da oltre 40 anni. Da chi vive ancora ed ha vissuto con i patemi d'animo e le preoccupazioni che questo mondo dà, da sempre. La politica odierna sta prendendo per i fondelli il mondo agricolo nascondendo la verità.  I sotterfugi, le imposizioni, che ci provengono dall'UE, avallate dai "nostri" e quelle che ci proverranno dal TTIP imposte dagli USA, mortificano i coltivatori italiani ed acuiscono ancor di più la crisi del settore agricolo. Che siano arance, pomodori, olio d'oliva, grano duro, miele, latte o carne, la vittima predestinata rimane sempre l'economia agricola non più sostenibile o meglio: il mancato re

Oltre 250 mila le pagine del mio blog visualizzate

Immagine
Non vi nascondo, amici, che sono molto contento di questo mio blog che, grazie al contributo prezioso della piccola Canon nera, ha appena superato l'obiettivo delle 250 mila pagine visualizzate, soprattutto da voi che, per primi, ricevete i messaggi che esso riporta.    Importante per me per non perdere i contatti, in particolare con chi amo ed è lontano e con quelli che ho avuto ed ho modo di vivere momenti importanti della mia vita. In primo luogo in Toscana, e ciò grazie ai legami affettivi, alla mia intensa attività sindacale -politica, prima di andare a dirigere l'Ente Mostra Vini - Enoteca Italiana di Siena che, dandomi la possibilità di conoscere e frequentare mondi nuovi, quali quelli dei vitivinicoltori toscani e italiani; delle istituzioni internazionali, nazionali e regionali; del marketing, con la possibilità d'incontrare, nel mondo, tanti nuovi amici e, con essi anche familiari e amici del mio Molise, che porto nel mio cuore con i loro sorrisi e la loro p

LA TAVOLA DI SAN GIUSEPPE E L'OLIO DI FLORA

Immagine
La Casa de Vento - Newletter n° 10 La festa di S. Giuseppe il rito della solidarietà contadina    l'occasione di ritrovata comunione     il ritorno della primavera e della vita   la sacralità dell'ospitalità e del cibo consumato insieme l'usanza millenaria che non è stata intaccata dalla modernità   L'inno alla Dieta Mediterranea con l'olio da olive, la pasta, il pane, le verdure ed i legumi grandi protagonisti   La grande tradizione della Tavola di S. Giuseppe rivive ogni anno, il 18 e il 19 Marzo, nella gran parte dei piccoli paesi del Molise, in particolare quelli del centro e del basso Molise. La vigilia, soprattutto la sera, la visita delle case dove è allestito l'altare dedicato a San Giuseppe, il focolare acceso con le pignate di legumi in bella mostra e la Tavola bandita di ogni ben di Dio, in particolare di primizie, come gli asparagi e i germogli di pungitopo. Era la tavola che i bambini del dopoguerra andavamo a guardare con gli occhi s

Verde di smalto traslucido/Il vento dei Frentani

Immagine
...oltre la diga Verde di smalto traslucido nei gioielli della mia terra nel tempo fertile che la rese felice conservo negli occhi e nel cuore quel riverbero di luce vera lo cerco nel vento della memoria in un oggi che solo lo riflette vorrei riportarlo qui Lo sognai come gigante, una volta che porta la vita sui fiori Nei tuoi occhi ho intuito lo stesso amore che avevo per lei non era la tua terra ma terra mia che hai saputo amare In te soffia quel vento fecondo che conosce la terra Una distanza apparente che lo sguardo conosce e cancella Verde di smalto traslucido è l'acqua del Biferno giù a valle oltre la diga Nella casa del vento riconobbi mio fratello Il vento dei Frentani ha gli occhi verdi. Barbara Cucini Siena, marzo 2016 Barbara, sposata Margheriti e, come tale, nuora del mio Presidente dell'Ente Mostra Vini-Enoteca Italiana di Siena, è la guida stupenda, magica, innamorata della sua Siena, che io ho conosciuto anni fa e subito diventat

‘Bio unica agricoltura praticabile'

Immagine
 L'Italia emerge con circa l'11% di superficie coltivata bio, tra i maggiori produttori al mondo per olivi e viti. Il mercato mondiale del biologico è fortemente in crescita: nel 2014 ha visto un giro d'affari di oltre 60 miliardi di euro. Sono alcuni dati snocciolati nel giorno di apertura del Biofach di Norimberga, subito ripresi da AIAB. Il mercato del biologico in Europa nel 2014 ha continuato a crescere con un +7,6%, raggiungendo i 26 miliardi di euro (quasi a pari merito con il mercato degli Stati Uniti che ha un giro di 27 miliardi e che è il più grande mercato mondiale). Per quello che riguarda le aree coltivate nell’Unione Europea, nel 2014, il 6% sono bio. L'Italia spicca con circa l'11% di superficie agricola coltivata col metodo biologico. Se in termini di superficie destinate al bio emerge la Spagna (1,7 milioni di ettari), l'Italia assume la leadership di estensione di colture produttive con 1,4 milioni di ettari di superfici coltivate a ce

LE IDEOLOGIE

Immagine
di Nicola Picchione Non sempre riesco ad evitare , come mi propongo, di scrivere su FB che credo sia una specie di Grand Hotel degli anni cinquanta e non una sede di discussione. Ogni tanto cedo come adesso. Alcune affermazioni brevi ma perentorie su FB- che comunque leggo sempre- sollecitano in me riflessioni sulle ideologie. Una ideologia parte da un'esigenza che sollecita la mente per poi invadere il sentimento, diventare una fede che finisce col dominare la ragione. Nasce com e luce per guidare il cammino e finisce con abbagliare: un'idea che annulla tutte le altre e diventa un ciclope con un solo occhio e con l'udito che ascolta solo se stesso. Le ideologie promettono soluzioni a problemi essenziali, formano sètte organizzate contro altre sètte che seguono altre ideologie. Quelle religiose sono le più rigide, presuppongono verità rivelate e assolute, non discutibili (salvo modificarle servendosi delle ambiguità dei testi ritenuti sacri: non a

Inaugurazione di Piazza Paul Harris a Termoli

Immagine
di Franco Cianci   Mi piace innanzitutto ricordare la figura di Domenico Sbrocca, veterinario, nato a Matrice (Cb), res.te all’epoca a Montenero di Bisaccia, padre dell’attuale Sindaco di Termoli avv. Angelo Sbrocca, che fu uno dei fondatori del Rotary Club di Termoli. A lui va preliminarmente il mio messaggio di saluto e di commosso ricordo.   Non posso iniziare questo mio breve, come spero, intervento, se non ricordando la fantastica vita di Paul Harris   - nato a Racine   (Wisconsin), nel 1868 e morto a Chicago il 27.1.47 - che nel febbraio del 1905, insieme a tre suoi amici di varie estrazioni sociali   (un venditore di carbone, un ingegnere minerario ed un sarto) fondò, nella disperata Chicago, dove il segno generale erano la solitudine e la incomunicabilità tra la gente, il Rotary club. Sono passati da allora 111 anni e la strada percorsa è stata intensissima, intricata, piena di successi ma anche di insuccessi e di contrasti. Era in realtà l’America e lo spiri