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la Dieta mediterranea con l'olio extravergine di oliva riduce il cancro maligno al seno

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foto di Silga Panzera   La dieta mediterranea con olio extra vergine di oliva è benefico nel ridurre il rischio di cancro al seno, secondo i risultati di un nuovo studio pubblicato sul JAMA Medicina Interna. I risultati, basati sul lungo periodo di follow-up di 4.282 donne, di età compresa tra 60 e 80 anni iscritti al percorso PREDIMED, si aggiungono ai benefici del consumo di olio extravergine di oliva e della dieta mediterranea. Il processo PREDIMED, condotto in Spagna 2003-2009, è stato progettato per testare i benefici di integrare dieta mediterranea con olio extravergine d'oliva o Mixed Nuts nella prevenzione delle malattie cardiovascolari.   In questo studio, i ricercatori hanno valutato gli effetti della integrazione della dieta mediterranea sia con EVOO (Olio extra vergine di oliva) o noci miste su rischio di cancro al seno. I soggetti arruolati nello studio sono stati randomizzati a uno dei tre gruppi di intervento: la dieta mediterranea integrata con olio extravergin

La raccolta delle olive 2015 all'insegna della bontà e della salute

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Anche il Bollettino n° 9, che ci ha inoltrato Vincenzo Lecce della Società Agricola molisana Olivicoltori (Scamo) sull'andamento della presenza della Mosca dell'olivo, è arrivato con la puntualità dei precedenti. La notizia, ancora una volta tranquillizzante, è quella che, anche se le catture sono aumentate a causa delle piogge e dell'umidità, siamo sempre sotto la soglia d'allarme e, quindi, lontani dall'intervenire con trattamenti per combattere il famoso insetto Per ora, quindi, non ci sono trattamenti da fare, anche in considerazione dell'avvicinarsi della raccolta. Un'altra notizia, altrettanto interessante, riguarda il periodo migliore della raccolta, quello che apre al viraggio del colore delle olive, noto con il nome di invaiatura, che, quando arriva a interessare almeno il 75% di quelle presenti, apre alla raccolta visto che l'arricchimento di olio è quasi raggiunto.   C'è tempo ancora - è una mia personale considerazione - una de

VINO E SPORT

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sara simeoni daniele masala Quale appassionato di ciclismo non potevo non seguire i campionati del mondo che, con la gara dei professionisti, si concludono domani a Richmond in America. Poco fa, durante la trasmissione in diretta su Raisport 1 della gara femminile hanno dato un filmato sui festeggiamenti di ieri sera, a Casa Italia Ciclismo, della medaglia d'argento conquistata da Simone Consonni (bravo con l'altro azzurro Davide Martinelli e la squadra tutta). Il nostro campione che ha stappato una bottiglia di spumante e ha brindato con tutti i componenti della spedizione azzurra. Immediato il mio pensiero a quando il vino era tassativamente vietato a chi praticava l'attività sportiva, soprattutto a livello agonistico. Fu L'Enoteca Italiana di Siena, che mi onoravo di dirigere, a squarciare il velo del proibizionismo con una grandiosa iniziativa "Sport, Vino e Alimentazione", che ha impegnato un'intera giornata e gran parte della notte la

IL SUD E’ UNA TERRA ANTICA CHE HA BISOGNO DI RISPETTO E AMORE.

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Se lo frequenti e poni mente al suo futuro, il Mezzogiorno d’Italia, con i suoi paesi a cappello di un colle o appiccicati a una montagna; le sue donne e i suoi uomini ancora segnati da fatiche antiche; i suoi mari e le sue minute pianure, ti appare come un quadro mai finito. Sta lì, a lasciarti immaginare quale sarà o potrebbe essere il suo futuro, solo se ci sarà chi vorrà provare a fare esprimere le sue enormi potenzialità, tutte importanti per il domani di questo vasto territorio, oggi di grande attualità.   Potenzialità enormi che, però, rischiano di svanire se c’è chi pensa e opera perché siano soffocate da cemento e manti di asfalto, trivelle, elettrodotti o metanodotti, centrali a biogas o biomasse, inceneritori o depositi di scorie nucleari. E non solo, dal furto dell’acqua e del sole, del mare e della luna, che puoi vedere saltare da una cima all’altra di montagne che non fanno paura o, anche, riposare sulla gobba di una collina, per riprendere fiato prima di ripart

VIVERE LE EMOZIONI DELLA RACCOLTA 2015

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    Newsletter n° 7 del 24 Sett. 2015                                                   Il   vento rabbioso del sud della scorsa settimana, che qui,   a La Casa del Vento, è ancora più rabbioso, ha rotto un ramo dei 616 olivi padri de L’Olio di Flora e lasciato cadere sul resto le olive più deboli. Ho preso quel ramo ed ho raccolto in una conca tutte le sue olive già raggrinzite dal caldo feroce, con punte fino a 40°. Quattro chilogrammi che lasciano ben sperare in un buon raccolto, soprattutto di qualità, visto che mancano solo una decina di giorni all’inizio della bella avventura. Lina all'ombra di uno dei patriarchi di Portocannone L’attesa monta ogni giorno sempre più fino al mattino che hai già pronti sulla porta della casetta prefabbricata, gli attrezzi per la raccolta, le reti e le cassette,   che io e Flora,ci dividiamo per portarci oltre il colle, nella parte più colpita dalla gelata di tre anni fa, là dove il terreno è chiuso da un altro fila

“Voci di testimoni”

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nuovo libro sulla Resistenza, di Masi e Scarabeo     Sabato 26 settembre alle ore 17,00, sarà presentato a Venafro, Centro Sociale Don Orione, Via Pedemontana, il libro, appena uscito dalla tipografia, “Voci di testimoni - 1943-1945 - Da Venafro a Niguarda”, curato da Antonio Masi e Vincenzina Scarabeo Di Lullo (Ed. Eva, Venafro 2015, pp. 304, € 18,00, ISBN 978-88-97930-52-5). Sono previsti interventi, oltre che dei curatori, di importanti personalità e studiosi, provenienti anche da fuori regione: Roberto Cenati, Presidente dell’ANPI, Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, Provincia di Milano; Andrea Gianfagna, Centro Studi “Giuseppe Di Vittorio” di Roma; Eugenio Iafrate, Vice Presidente ANED, Associazione Nazionale Ex-Deportati, di Roma; Loreto Tizzani, ANPI Campobasso; Antonio Plescia, storico, ed altri. Coordina Amerigo Iannacone. Scrive Beatrice Uguccioni, Presidente del Consiglio di Zona Nove di Milano, in quarta di copertina: «Venafro-Milano e ritorno con u

ORMAI E’ FATTA, SARA’ UNA RACCOLTA ALL’INSEGNA DELLA GRANDE QUALITA’ DELL’OLIO

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        Il bollettino n°8 è arrivato puntuale come gli altri e le notizie che riporta sono belle, confortanti per tutti i bravi olivicoltori della fascia che va da Colletorto, (Fortore), passa per Larino (Biferno) e arriva fino a Mafalda (Trigno) e per tutti i consumatori di Rumignana o Oliva nera di Colletorto, Gentile di Larino e Salegna e altre varietà che fanno ricca l’olivicoltura molisana. Se è salva dagli attacchi di mosca dell’olivo questa fascia di territorio, possiamo dire che è salva l’olivicoltura molisana, visto che l’andamento climatico riferito a tutto il Molise è stato abbastanza uniforme. Una notizia bella che da sola ripaga la grande delusione dello scorsa annata, costata cara dagli olivicoltori Per quanto mi riguarda, come comunicatore sono proprio contento di aver fatto quello che doveva essere fatto: informare gli olivicoltori per guidarli nelle operazioni colturali sulla base di un ottimo lavoro di monitoraggio degli oliveti da parte dell’agronomo V