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Goccia d'Oro e Olio in Corto. Larino festeggia così l'extra vergine

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Un fine settimana interamente dedicato al succo di oliva dove protagonisti saranno cortometraggi di giovani filmaker italiani che potrebbero diventare importanti strumenti di valorizzazione dei territori olivicoli italiani, dando dignità e valore aggiunto al prodotto                                 Larino, grazie alle sue “Città dell’Olio”, l’associazione nazionale nata proprio qui vent’anni fa, precisamente il 17 di dicembre 2014 in un mattino gelido, e, grazie al Concorso “ Goccia d’Oro" , che si ripete da 11 anni, tornerà, questo fine settimana e quello della settimana prossima, ad essere il luogo che da millenni parla di olio e, in particolare, di quello dal fruttato delicato ricavato dalla varietà autoctona “Gentile di Larino”. E non solo, a completare il quadro delle iniziative che Larino, antica capitale dei Frentani, dedicherà all’olivo e al suo olio ci saranno la presentazione e la premiazione dei cortometraggi della pr

Eco della festa di apertura de “la casa della paesologia”

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Treviso - una delle vallate Il giorno dell’immacolata che, a mio parere ha segnato la fine di questa stagione strana di un’interminabile estate, l’ho dedicato a un’iniziativa che, con le sue ali che volano già verso il futuro, considero di grande attualità: l’inaugurazione de “la Casa della Paesologia”. Ho faticato un po’ per arrivarci in quel punto sospeso, alto tra le nuvole, che è Trevico, nella parte orientale dell’Irpinia che lascia alla Daunia di scendere sul Tavoliere fino al Gargano e al Mare di Manfredonia. Trevico . la piazzetta di fronte a La Casa della Paesologia Una terrazza di 360° che apre ad ampie vallate, con lo sguardo ferito da un susseguirsi di pale eoliche, come a significare la fragilità dei territori che appartengono all’Appennino, cioè a quelle aree interne che un grande studioso, Rossi Doria, aveva rappresentato come osso di questa nostra Italia. L’Appennino è tutto quello che rimane, insieme con i rimanenti territori delle regioni meridionali,

Rompere gli schemi a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise

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  A Trivento ieri sera, alta sul corso del Trigno che sfiora il Santuario della Madonna del Canneto, per seguire la presentazione di un bel libro “ Rompere gli schemi per creare il nostro futuro”, promosso da Don Alberto Conti. Un prete, che io ho sempre stimato per il suo coraggio e la sua lucidità di pensiero, oggi parroco in un paesetto di fronte a Trivento, oltre il Trigno, Castelguidone,   dove, grazie anche alla sua responsabilità della Caritas diocesana, continua la battaglia contro i mali che colpiscono gli uomini, soprattutto l’identità espressa dai territori di appartenenza, senza perdere, però, la speranza.   Anzi, indicando la strada, quando dice “Rompere gli schemi… a partire dalle Regioni Abruzzo e Molise che in questo hanno il ruolo più importante … ponendo al centro delle priorità il lavoro, la cui creazione dovrà essere il parametro sul quale considerare il valore dei progetti e delle iniziative. Dobbiamo essere pronti, in una parola, a vivere un’epoca i

NO ALLA CHIUSURA DELL'ENTE MOSTRA VINI - ENOTECA ITALIANA DI SIENA

https://www.change.org/p/regione-toscana-comune-di-siena-ministro-politiche-agricole-e-forestali-no-alla-chiusura-dell-ente-mostra-vini-enoteca-italiana-di-siena?utm_campaign=responsive_friend_inviter_chat&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition&recruiter=38746365 No alla chiusura dell’Ente Mostra Vini – Enoteca Italiana di Siena Chiediamo al Capo del Governo italiano ed al suo Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali; agli enti senesi ed alla Regione Toscana, alle organizzazioni professionali agricole ed a quelle rappresentative del mondo del vino e dell’agroalimentare italiano, ai vitivinicoltori tutti, di fare quanto è nelle loro possibilità per salvare dalla chiusura annunciata l’Ente Mostra Mercato dei vini tipici e di pregio e la sua Enoteca Italiana , che hanno sede a Siena. No alla chiusura dell’Ente e della sua Enoteca per non vedere andare disperso un patrimonio di cultura e professionalità, che ha dato un contributo sostanziale a

Finalmente in scena il mercato

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  Luigi Sansone-Banca popolare delle provincie molisane Gaspare Tocci - regione Molise Cinzia Piccolomo - Comark Affollato incontro quello avvenuto nella sede della Safe Partners in contrada Piane di Larino, con le tre soluzioni al servizio delle imprese la Confidi rating Italia, la Cit e la Comark, che sono in grado di coprire la domanda, i bisogni di un’impresa a 360°. Finalmente un incontro che ha visto il mercato protagonista con la Comark in grado di prendere per mano ed accompagnare aziende, singole o associate, nel processo di internazionalizzazione con la individuazione   dei mercati e, all’interno di essi, i giusti canali di distribuzione. Agostino Capozzo - ConfidiRatingItalia Di grande interesse l’intervento del dr. Gaspare Tocci, responsabile del servizio competitività dei sistemi produttivi Regione Molise, che - dopo aver rimarcato la priorità del mercato per le aziende che hanno bisogno di smerciare quello che producono ed avere il giusto profitto che s

La cooperativa olearia larinese e il suo ruolo di esempio per l’olivicoltura molisana

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Nel tempo è riuscita ad essere quel frantoio moderno dove regna l’ordine e la pulizia, punto di riferimento di pullman pieni di turisti, che hanno così modo di capire il processo di trasformazione delle olive in olio, degustarlo e apprendere il valore e il significato di una coltivazione che, da sola, è tornata a far rivivere a Larino il suo ruolo di capitale, due millenni fa del popolo frentano, e da vent’anni dell’Associazione nazionale delle città dell’olio . Sta qui, in questo ruolo moderno di una Larino capitale e nella distesa olivicoltura, la centralità della cooperativa olearia larinese, che ha guidato e stimolato il processo di ammodernamento dell’olivicoltura molisana. Essa ha dato molto e più di altri alla fama che vive oggi una delle 18 varietà autoctone del Molise, la più diffusa e, come tale, la più importante, la Gentile di Larino , fra le più quotate a livello nazionale per le sue caratteristiche organolettiche e la indiscussa qualità. Una Larino capitale

Casalciprano, la terrazza delle Terrazze Miranda

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                                        Questo Molise non lo finisci mai di scoprirlo soprattutto quando ti dai l’aria di conoscerlo tutto e nei minimi particolari. Poi scopri che ti sei distratto o che non hai valutato in pieno il valore di una pietra viva o di un angolo di paesaggio, di una fonte o di una piccola chiesa, di una stradina o di una vigna a alberello, un oliveto secolare, un castagneto, una faggeta, un ruscello o un fiume ombreggiato. A questo pensavo quando l’altra sera sono ripartito dal piccolo, delizioso centro, che guarda dall’alto e da vicino il “fiume pazzo”, come soleva chiamare il Biferno il figlio di un traghettatore di questi parti,   proprio perché imprevedibile il mutamento tra uno scorrere lento e la piena che arriva all’improvviso. Una visita veloce, sufficiente per capire l’ordine e la pulizia, il valore dei muri dipinti e del percorso di un museo all’aperto dedicato alla vita da un passato non lontano delle genti molisane. Sufficiente per ammi