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Sì al suolo di Ruta

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La mozione presentata da Ruta e Caleo, e sottoscritta da altri 54 senatori, che chiede a Renzi, nella sua veste di presidente del consiglio dell’Ue, di attivarsi presso la commissione di una nuova proposta di direttiva quadro sul suolo, è, secondo il mio modesto parere, da ritenersi comunque una buona azione. Essa mette in luce un problema di straordinaria importanza e, come tale, di grande attualità, che ha bisogno di interventi urgenti se non si vuole arrivare a chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati. A Ruta raccomando - se me lo posso permettere quale ex collega, -di non fermarsi alla sola gestione o tutela, ma soprattutto alla preservazione di un bene che l’Italia perde con un ritmo di 100 ettari al giorno e che, grazie a “Sblocca Italia”, verrà accelerato. Un bene finito che, ripeto, ha forte bisogno (soprattutto in Italia) di essere preservato per essere tutelato e valorizzato. La sola tutela non basta, soprattutto ora che il suolo più fertile (vedi pianura pada

Il paesaggio è la risorsa delle risorse

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Città e territorio » Temi e problemi » Toscana Il paesaggio è la risorsa delle risorse di Giuseppe Pandolfi e Rossano Pazzagli     19 undefined 2014 108    1 Chi si oppone al Piano Paesaggistico fa una battaglia di retroguardia: è l'opinione che Giuseppe Pandolfi, contadino e  Rossano Pazzagli, storico, entrambi della Società dei Territorialisti, esprimono in questo scritto. Ed è la convinzione di eddyburg e di quanti collaborano a questo sito. Il paesaggio è la risorsa delle risorse: chi si oppone al Piano Paesaggistico fa una battaglia di retroguardia In Toscana si è aperta sui media regionali la cosiddetta “guerra del vino”, che vede diverse associazioni di categoria del settore vitivinicolo unite in un attacco frontale contro il Piano Paesaggistico proposto dall’assessore all’Urbanistica Anna Marson. Quali sono le accuse mosse al Piano? Dirigismo, astrattezza, vincolismo, intenti punitivi nei confronti di una

Molise tra storia e paesaggio

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    Io domani ci sarò alle ore 17.00 al Palazzo comunale di Ferrazzano per ascoltare i dotti relatori. Troppo importante il tema e di grande attualità. Il paesaggio è di fondamentale importanza per capire il suo legame con il territorio, la biodiversità, l'agricoltura. Un valore straordinario da spendere per dare un futuro alla nostra terra e alle nuove generazioni.      

Il paesaggio è identità

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  da Teatro Naturale                                                                      Si dice – ed io sono d’accordo – che nei periodi di grande crisi la bellezza è la prima a essere maltrattata. La crisi sistemica che viviamo lo sta dimostrando con un attacco crescente a questo straordinario valore, che c’è sottratto proprio nel momento in cui ne abbiamo più bisogno per viverlo, soprattutto come antidoto a un mondo che ci deprime con i suoi risultati sempre più negativi. Tanto più se questo valore, la bellezza, è un bene comune legato a quel patrimonio unico che è il territorio. Parlo del paesaggio, cioè della rappresentazione del territorio che ha in sé la memoria del lavoro delle generazioni passate. Penso a un piccolo borgo, con il suo campanile nella parte più alta e intorno le minute case perfettamente in armonia con il territorio; i campi coltivati, ma anche a quella parte che l’uomo ha salvaguardato non toccandola. Alla bellezza di un paesaggio corrisponde di

C'è il Molise a MUNDUS VINI 2014

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Pasqualedilenainforma DA iTALIAATAVOLA Tre medaglie d’oro delle 216 assegnate all’Italia sono andate a tre vini molisani,   entrambi di Campomarino, la città del vino per antonomasia, due,   un “Biferno” Doc, Gironia rosso 2007 e un “Molise” Falanghina 2013,   dell’azienda “Borgo di Colloredo” dei fratelli di Giuglio e uno, “Ramitello” 2011, dell’azienda Di Majo Norante di Alessio di Majo Norante. Grandi vini che onorano la vitivinicoltura molisana e le due aziende produttrici che, non da oggi, si stanno facendo conoscere nel mondo grazie a importanti riconoscimenti, come quello di MUNDUS VINI, uno dei rinomati concorsi, conosciuto in tutto il mondo, fondato da Christoph e Andrea Meiningere e che si svolge ogni anno a Neustadt in Germania. L’Italia con 445 medaglie (9 Gran medaglie d’oro, 216 medaglie d’oro e 220 d’argento, è risultato il primo Paese tra i 35 rappresentati, davanti alla Germania ed alla Spagna. Un bell’applauso ai Di Giulio e a Di Majo Norante che co

Dal mercato la libertà del poduttore e il futuro dell'azienda agricola

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I dati, riferiti ai valori, dei primi sei mesi dell’esportazione dei nostri vini nel mondo accusano rallentamenti significativi tra il primo e il secondo trimestre 2014 e un mantenimento di fronte allo stesso periodo dello scorso anno.                                                                    Fonte: Corriere Vinicolo su dati Istat Non per tutte le Regioni, visto che ce ne sono alcune che migliorano significativamente come il Friuli Venezia Giulia (21,4%) e l’Abruzzo (11,4%)   e altre che peggiorano come la Calabria (- 43,5%), la Sicilia (-36,3%), l’Emilia Romagna (-22,4%) o il Molise (-17,5%) che incassa 550mila euro in meno, cioè 2.596 euro di fronte ai 3.161 dello scorso riferito al primo semestre. Una perdita notevole se rapportata al valore complessivo dell’esportazione e al periodo breve di un anno, che rende ragione al mio articolo di qualche settimana fa dove mettevo in evidenza l’azzeramento da parte dell’assessorato all’agricoltura della regione Molise dei

VENDEMMIA NELLE CANTINE D'UVA

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angelo d'uva filare di vite Montepulciano C’ero anch’io questa mattina alle Cantine D’Uva di Larino a vivere una giornata all’insegna della vendemmia con Cantine aperte, l’iniziativa del Movimento del Turismo del vino.     Come in altre occasioni attento a seguire Angelo nelle sue dotte spiegazioni sulle uve di Montepulciano, tra vitigni, portainnesti, terreno, vigoria vegetativa, foglia, grappolo, acino, buccia, polpa, semi o vinaccioli. si vendemmia   Montepulciano E poi a degustare con Enrica il succo dell’uva appena macinata, priva di ogni fermentazione, e, ancora, in cantina a seguire il discorso sulla fermentazione nei vasi di acciaio con il cappello formato dalle bucce che sale e non appena cominciano ad aprirsi, di nuovo in basso perché possa risalire a grumi e poi ricompattarsi di nuovo.     Nella bottaia a seguire i processi di maturazione e di affinamento dei vini che si affidano al legno ed alla capacità che questo ha di farli respirar