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L’olivo “Gentile di Larino” va oltre l’offerta del suo delicato e ben noto olio

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Isolato,   dal prof. De Curtis dell’Università degli Studi del Molise, il “ lievito rosa ” su un oliveto della nobile città frentana, Larino,   che, come gli esperti sanno, è la culla dell’Associazione Città dell’Olio e patria di altre due varietà autoctone, la “Salegna o Saligna” e l’”Oliva San Pardo” dalla duplice attitudine. Un importante risultato quello del ricercatore Filippo De Curtis, frutto, grazie alla intuizione del direttore Prof. Coppola, di una bella e sinergica interazione tra CNR di Avellino e il Dipartimento di Agricoltura, Ambiente e Alimenti dell'Università del Molise, nelle persone dei Prof Elena Sorrentino, Raffaello Castoria e di chi, in pratica, ha isolato il lievito rosa , Filippo de Curtis, dalle olive “Gentile” di una pianta che dà ombra alla sua casa nella splendida campagna di Larino, non lontana dal mare di Termoli e delle Tremiti. Questo microrganismo dal color rosa ha ottenuto risultati sorprendenti con l’annullamento delle micotossine

Il Molise c'è. Che bello!

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i confetti di acquaviva di Isernia La cosa che più fa pensare è la fiducia delle persone per quelli che sono solo capaci di produrre danni al loro territorio e all'intero Molise. Ha più fiducia chi lo spreca o lo distrugge che colui che lo vuole salvaguardare, tutelare e spendere. Bisogna credere che per questa gente il territorio è solo spazio di conquista e non ricchezza, oltretutto la sola vera che abbiamo! C'è, poi, chi giustifica tutto pur di nascondere la reltà e chi non si accorge dei disastri paesaggistico-ambientali tirando l'orecchio a chi colpe non ne ha. La verità è che questo nostro Molise, una farfalla delicata che non vola più se le tocchi le ali, sta pagando un caro prezzo da tempo e, se non si ha il coraggio della verità, rischia molto già da domani. Bisogna invitare il nuovo governo regionale a dire basta alle discariche abusive; lo sperpero dei minuti tratti di tratturi rimasti; l'abbandono di importanti risorse culturali; l'in

Crisi, l'agroalimentare made in Italy è terra di conquista

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Crisi, l'agroalimentare made in Italy è terra di conquista News in daiCAMPI del [01/03/2013] da Agricoltura.it L’agroalimentare italiano è sempre più terra di conquista straniera. Negli ultimi anni sono passati oltre confine marchi storici del nostro Paese: dalla Parmalat alla Bertolli, dalla Buitoni alla Perugina, dalla Galbani alla Carapelli, dall’Invernizzi alla Locatelli, alla Cademartori. E così le multinazionali finiscono per mettere mano su un patrimonio di 210 miliardi di euro l’anno. E’ quanto denuncia la Cia-Confederazione italiana agricoltori a commento della Relazione dei servizi segreti al Parlamento che evidenzia il rafforzamento, soprattutto a causa della difficile congiuntura che sta vivendo il nostro sistema economico-produttivo, dell’azione “aggressiva di gruppi esteri” che puntano a acquisire “patrimoni industriali, tecnologici e scientifici nazionali”, nonché ''marchi storici del “made in Italy”, a detrimento della competitività delle nost

A TAVOLA CON GLI ABBINAMENTI

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pancotto e cicorietta campestre con Paesana nera   pezzenta di cicerchie e guancialotto croccante con Gentile di Larino   zuppa di cipolla di Isernia con Paesana bianca zuppetta di calamaretti e cicillo con Oliva nera di Colletorto polenta bianca e cimette di rape con Gentile di Larino Gironia rosato della cantina Borgodicolloredo di Campomarino  

ONORE AGLI OLI MONOVARIETALI MOLISANI

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Una bella serata all'Hotel Europa di Isernia all'insegna di un patrimonio di biodiversità,  le 18 varietà di olive autoctone molisane e i rispettivi oli monovarietali. Una serata conviviale aperta dalla presidente dell'Associazione sommelier del Molise e padrona di casa. Giovanna Di Pietro, alla presenza del Presidente dell'Union Camere di  Commercio del Molise, accompagnato dal segretario generale della CC.I.A.A. di Isernia, Dr. Paolo Potena, e, da un illustre ospite, Dr, Paolo Conte, sottosegretario generale dell'Unione nazionale delle Camere di Commercio.   A seguire una illustrazione della situazione olivicola molisana e dei suoi oli monovarietali, come sempre appassionata, di un tecnico e divulgatore molto conosciuto, Mario Stasi e dal sommelier e degustatore di olio, Vitor Fratini, che ha guidato gli ospiti in quel mondo affascinante della degustazione, con la scoperta dei profumi e dei sapori nonché dei caratteri dell'olio e, in più, degli abbin

IL CODICE DELLA VITE E DEL VINO 2012 (NUOVA EDIZIONE)

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  Il volume raccoglie tutte le disposizioni comunitarie aggiornate relative alla OCM vino, le norme nazionali applicative e le circolari interpretative. Pubblicati anche tutti i decreti applicativi del D.lgs 61/2010 sulla tutela delle DO e IG È uscita la dodicesima edizione del “Codice della Vite e del Vino”, edito dall’Unione Italiana Vini, a cura di Antonio Rossi, dove viene rielaborato e aggiornato l’intero panorama normativo comunitario collegato all’OCM vino, riportando anche tutte le disposizioni nazionali applicative collegate, in modo da mettere a disposizione degli operatori uno strumento sempre aggiornato.   L’edizione riporta il decreto legislativo 61 dell’8 aprile 2010 relativo alla tutela delle DO e IG e tutti i decreti applicativi collegati che hanno ridisegnato le disposizioni precedenti, aggiornando così le norme nazionali sulle denominazioni di origine dei vini italiani.   Accanto alla legislazione comunitaria e alle norme direttamente collegat

E' GIA' IN VIGORE LA LEGGE 10 DEL 2013 PER LO SVILUPPO DEGLI SPAZI VERDI URBANI

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  Pochi giorni fa, il 16 u.s., è entrata in vigore la legge 10/2013 per lo sviluppo degli spazi verdi urbani che segna “un passo importante per lo sviluppo sostenibile delle città italiane e per diffondere la cultura del verde”. Nella legge è prevista la Giornata Nazionale degli Alberi, che si terrà il 21 Novembre di ogni anno; la creazione di spazi verdi; il contenimento del consumo di suolo; la riqualificazione degli edifici e, con l’impegno di piantare un albero per ogni bammbino nato o adottato, anche la creazione di un catasto degli alberi nel grandi città con il sindaco che, a fine mandato, dovrà rendere conto del suo impegno per il verde. Non si capisce perché no nelle piccole città, o, meglio ancora, nei Comuni che sono la struttura portante del nostro Paese e, soprattutto, del Molise!