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Leggendo qua e là: questa volta la notizia arriva dal Nepal.

Noi venti siamo ancora più convinti che un seme di grano o di finocchio, mais o avena, senape o colza è di ognuno di noi, perché un bene comune che, nei secoli passati, nessuno si è mai permesso di toccare fino a quando, fine del secolo scorso, la politica, con il permesso alla brevettabilità dei semi, non si è messa al servizio della finanza e delle multinazionali e, con essa, i governi e, purtroppo, con la scusa che la scienza non può essere fermata, anche un numero di illustri scienziati. Un processo che ha riguardato prima continenti lontani (ritenuti campi sperimentali più facili da gestire), producendo asservimento dei governi locali e nuova povertà, per poi arrivare anche in Europa e da noi.   La notizia che ci arriva dal Nepal ci fa tirare un respiro di sollievo (per noi venti è solo un modo di dire) con l’iniziativa della società civile nepalese che si oppone "all'attuazione di un progetto di partnership, annunciato ufficialmente il 13 settembre 2011, tra US Agenc

da ZACC&BELINA

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                                           CHI DI SPADA FERISCE…. Zacc- “ci vuole una terapia d’urto” ci fa sapere il sindaco di Roma Bélina – elezioni subito
Larino Viva: le due facce di Equitalia | Stampa | Giovedì 05 Gennaio 2012 09:47 Equitalia è sotto tiro e non c’è da meravigliarsi se sono vere tutte le vessazioni che un cittadino riceve una volta che arriva l’ingiunzione di pagamento che è tassativa e non ammette deroghe. Non c’è da meravigliarsi, ma con questo non vogliamo dire che condividiamo i metodi che ci riportano indietro nel tempo e che non fanno altro che dare ragione a chi sbaglia nell’usare metodi terroristici, che non ci appartengono, e fanno pagare, con la paura (quando non sono più gravi le conseguenze di questi attentati), persone che hanno l’unico torto di essere dipendenti, non importa a quale livello, di Equitalia. Come tali vittime innocenti visto che le regole di questa organizzazione sono di altri e cioè di chi ha inventato e messo in piedi Equitalia. C’è un aspetto

CORTINA

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da ZACC&BELINA Zacc- Sai questo Capodanno sono andato per la prima volta a Cortina Bélina- No! Anche tu un povero morte di fame

NON FIORELLINI MA FIORONI

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Zacc: «Abbiamo mandato via Berlusconi ma non siamo felici” Bélina: noi sì e tanto

L’ADRIATICO, il mio piccolo grande mare

Le strade uniscono i luoghi per diventare incontro di genti e di culture che i territori esprimono, come le vie del mare, piatte in tempo di bonaccia o increspate dai venti di libeccio o di maestrale, bora o grecale.   Luoghi dove si stringono le mani, si intrecciano i sorrisi, si raccontano avventure, si sogna l’amore e si vivono le passioni, le speranze. Luoghi dove si scambiano le merci, gli odori, i sapori e si canta alla luna, alle stelle, al sole mentre vola un aquilone. Luoghi dove tutto cambia, tutto rimane, come le orme dei passi che portano lontano, sponde da dove salpare e sponde sulle quali approdare. Da qui riprendere fiato, ringraziare il dio o il fato e poi ripartire dissodando il campo dove lasciar cadere il seme di grano, piantare un olivo, una vite ed aspettare di sentire il profumo del pane ancora caldo, dell’olio appena franto e del vino tranquillo, dopo il tumulto della fermentazione. Ascoltare il suono della parola sconosciuta e provare a comunicare con le ma

LA GUIDA ''FLOS OLEI'' PREMIA CINQUE AZIENDE MOLISANE

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In attesa dei risultati del concorso “Goccia d’Oro”, in programma a Larino sabato 17 prossimo, che premia i migliori oli molisani prodotti da appassionati olivicoltori, distinti in due categorie, quella degli “ amatori ” e quella dei “ professionisti ”, c’è da applaudire al successo di cinque aziende, tutte del Basso Molise, con l’inserimento in una delle prime e più prestigiose guide del mondo dell’olio, Flos Olei di Marco Oreggia e Laura Marinelli. Per un solo punto (96 e non 97, che è stato il punteggio massimo) l’olio di Marina Colonna di San Martino in Pensilis non è entrato tra i primi 12 dei 455 oli selezionati, schedati e commentati sugli oltre mille provenienti da ben 43 Paesi del mondo e posti all’attenzione dei degustatori. In pratica rappresentativi dei territori di cinque continenti, a dimostrazione di un confronto delle qualità e dei caratteri organolettici molto serrato. Il punteggio di 96 come di 97 dice che siamo di fronte ad un olio che è vicino alla perfez