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Vittorio Grande

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Da: Vincenzo Di Sabato Il ricordo di Vittorio Grande “all’ombra del campanile” nel suo 82° compleanno non compiuto Ricorre, oggi 8 febbraio, l’82° compleanno non compiuto di Vittorio Grande. Amo ripensarlo. Desidero riguardarlo! Lui, Grande nel cognome, piuttosto piccolo nella corporatura; “umile ed alto” nel dinamismo e nell’armonia amicale. Un “forte” nel saper soffrire e un “debole”nel dover gioire. E’ morto a Roma il 20 ottobre 2004, aveva 63 anni. Un amabile e pensieroso amico mio d’infanzia. Con lui ho giocato, sofferto, sognato. E, con lui ho trascorso le agitazioni dovute al più grande travolgimento epocale, politico, economico, ecclesiale, culturale, tecnologico; inimmaginabile addirittura per la sbalorditiva intensità di tempo dentro il quale è capitombolata l’intera umanità. Per qualunque altra epoca il tempo avrebbe dovuto scarrucolare sul mondo per diecine di secoli. E’ stata conquistata, infatti, la Luna e scoperto il computer, escogitata la bomba atomica, ideati g...

Astensionismo e oligarchia al potere

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di Umberto Berardo Nelle prime elezioni politiche italiane del 1948 votò oltre il 92% degli elettori mentre in quelle del 25 settembre 2022 tale percentuale è precipitata al 63,91% e questo crollo di afflusso alle urne sta peraltro colpendo pesantemente anche gli organi amministrativi territoriali. L’allontanamento dei cittadini dal diritto di voto è ascrivibile anzitutto alla corruzione e all’inefficienza di gran parte della politica indirizzata unicamente alla conquista e alla conservazione del potere attraverso una legge elettorale che al più, come in Italia, permette solo di scegliere il partito ma non certo pienamente i rappresentanti; la classe dirigente poi appare assolutamente inadeguata a sostenere davvero le istanze dei cittadini nella soluzione dei problemi al punto che in essi sta venendo meno anche la fiducia nelle istituzioni la cui struttura democratica vive una profonda involuzione. Il ceto medio ma anche i lavoratori, i pensionati e gli esclusi dal diritto al lavor...

TRA LE DONNE DI HEGEL IMPORTANTE CONVEGNO a BOLOGNA

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da Nuovo Abruzzo - Molise Giorgia Cecchinato (Universidad federal de Mina Gerais - Brasile) e Giovanna Pinna già protagoniste dell'incontro che c'è stato nel Maggio del 2022 presso l'Università del Molse ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il confronto sul genere della traduzione del grande filosofo Tra le donne di Hegel C’è anche Giovanna Pinna , docente di Estetia all’ Univer sità del Molise, tra le massi me studiose di Hegel che gio vedì 6 e venerdì 7 febbraio si confronteranno a Bologna sul genere della traduzione del grande filosoo tedesco. Se, da un lato, il tema della traduzione è sia oggetto di ri lessione iloso icsia mo mento importante della sua pratica, dall’altro la traduzio ne può essere anche concepi ta come il laboratorio in cui il filosofo si esercita nella critica del linguaggio e nella sperimentazione espressiva. Può, però, qu...

Ri-costruiamo l’Europa della pace

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Fondazione PerugiAssisi --------------------------------------------------------------------------------------------------------------- Conferenza Stampa DomaniVenerdì 31 gennaio 2025 sOre 12.00 -egui online dei parlamentari europei------------------------------------------------------------------------------- Alla vigilia del Consiglio europeo sulla “difesa” Ri-costruiamo l’Europa della pace --- Roma, Sala David Sassoli, Palazzo Valentini, Piazza Venezia 6 Interverranno, in presenza, Marco Tarquinio (S&D), Brando Benifei (S&D), Gaetano Pedullà (M5S), Dario Tamburrano (M5S), Carolina Morace (M5S); Flavio Lotti, Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace; Marco Mascia, Rete delle Università Italiane per la Pace (RUniPce) e, in collegamento, Giuseppe Lupo (S&D), Matteo Ricci (S&D), Cecilia Strada (S&D), Leoluca Orlando (Verdi), Ignazio Marino (Verdi), Silvana Amati, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani L...

Siena, Larino e le Città d'Identità

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Antonio Balenzano (Dir. Città dell'Olio); Paolo Corbini (Dir. Città del Vino); Graziella Vizzarri (Cons. Comune di Larino) e Simona De Caprio (Vice pres. Città del Tartufo) Siena, la capitale dell‟ enogastrono mia italiana, sede dell‟Associazione Italiana delle Città del Vino, una novità che, grazie all‟impegno dell‟Ente Mostra Vini-Enoteca Italiana, prende vita nella città del palio il primo giorno della primavera 1987, con finalità nel campo della tutela, promozione e valorizzazio ne dei territori vitati. Larino, la capitale mon diale, con le sue tre varietà autoctone (“Gentile”, “Salegna” e “San Pardo”), della biodiversità olivicola, tutt‟e tre legate al suo nome. Anch‟essa grazie all‟Enoteca italiana e all‟entusiasmo dell‟allora sindaco, Alberto Malorni, e al prezioso contributo dei presidenti delle due Province (Chieffo e Preziosi) e delle due Camere di Commercio (Colavita e Ange laccio) il 17 Dicembre del 1994, dà i natali all‟Associazione Nazionale delle Città dell‟...

Dal Messico un messaggio per Donald e i suoi cari

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tramite la rete ,(traduzione dallo spagnolo) "Quindi hanno votato per costruire un muro... bene, miei cari nordamericani, anche se non capite molto di geografia, dato che per voi l'America è il vostro paese e non un continente, è importante che prima di mettere i primi mattoni, sappiate cosa state lasciando fuori da quel muro. Fuori ci sono 7 miliardi di persone; ma poiché per voi non suona molto bene parlare di persone, le chiameremo consumatori. Ci sono 7 miliardi di consumatori pronti a sostituire l'iPhone con il Samsung o l'Huawei in meno di 42 ore. Inoltre, possono sostituire i Levi's con Zara o Massimo Dutti. Tranquillamente, in meno di sei mesi, possiamo smettere di comprare veicoli Ford o Chevrolet e sostituirli con un Toyota, KIA, Mazda, Honda, Hyundai, Volvo, Subaru, Renault o BMW, che tecnicamente superano di gran lunga le auto che voi producete. Questi 7 miliardi possono anche smettere di abbonarsi a Direct TV e, anche se non ci piacerebbe, possiam...

la necessità non più rinviabile di una nuova economia.

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Sottoscritta a Termoli la rete delle sartorie sociali. Evocata magistralmente dal prof. Stefano Zamagni ..................................-- -BORGHIDECCELLENZA Una sala stracolma, quella dell’istituto Scuola e Lavoro di Termoli, per la firma dell’atto che ha conclamato l’istituzione della prima rete nazionale delle sartorie sociali. Stracolma, non solo di attori sartoriali, istituzioni e professionisti, ma soprattutto della ritrovata voglia di esserci per favorire una diversa visione d’economia di impresa. Oltre quaranta i soggetti interessati alla rete che nel conferire il singolo apporto hanno acceso riflettori assai luminosi su cosa sono nell’intimo e concretamente le sartorie sociali. Non un luogo fisico dove si costruisce l’ambizione del sarto o la moda dei tempi, ma soprattutto sostegno concreto all’aspetto sociale, della perequazione, della voglia di esser utili all’economia territoriale. “Non c’è sole se non si gode della pioggia” e a Termoli il sole splendeva senza riverenz...