TRA LE DONNE DI HEGEL IMPORTANTE CONVEGNO a BOLOGNA

da Nuovo Abruzzo - Molise
Giorgia Cecchinato (Universidad federal de Mina Gerais - Brasile) e Giovanna Pinna già protagoniste dell'incontro che c'è stato nel Maggio del 2022 presso l'Università del Molse------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ Il confronto sul genere della traduzione del grande filosofo Tra le donne di Hegel C’è anche Giovanna Pinna, docente di Estetia all’Univer sità del Molise, tra le massi me studiose di Hegel che gio vedì 6 e venerdì 7 febbraio si confronteranno a Bologna sul genere della traduzione del grande filosoo tedesco. Se, da un lato, il tema della traduzione è sia oggetto di ri lessione iloso icsia mo mento importante della sua pratica, dall’altro la traduzio ne può essere anche concepi ta come il laboratorio in cui il filosofo si esercita nella critica del linguaggio e nella sperimentazione espressiva. Può, però, questo compito esimersi dal confronto con una prospettiva femminile? Se ne discuterà giovedì 6 e venerdì 7 febbraio durante il convegno “Hegel e il genere della traduzione”, che dopo Berlino approda a Bologna. Il convegno internazionale, organizzato dalla professo ressa Eleonora Caramelli e dalla dottoressa Silvia Piero ni (Dipartimento di Filoso ia dell’Alma Mater) con Denis Thouard (Cmb/Cnrs Paris), intende indagare il contri buto della riflessione sulla traduzione e delle traduttrici alla biografia intellettuale e iloso icdi Hegel. Interven ti teorici sulla traduzione i flosofica si alterneranno alla ri lessione sulla traduzione femminile, individuando risonanze (o dissonanze) con le voci delle scrittrici e traduttrici del suo tempo e il loro eco nel contempora neo. Fra queste, ad esempio, Dorothea Schlegel, Sophie Mereau, Meta Forkel-Liebe skind, Bettina von Arnim. La problematica del tradurre in iloso iassume così un’i nedita sfumatura di genere, in grado di far emergere il contributo femminile non solo al processo di trasmis sione e formazione del cano ne filosfico ma anche alla critica del linguaggio e della cultura a partire dalla Goe thezeit. Al crocevia tra studi iloso ice letterari, iloso i della traduzione e iloso i della differenza, il prisma delle traduttrici del tempo di Hegel intende mettere a fuoco il tema e il problema della filosofia come Bildung. Traduttrici e traduttori non ché studiose e studiosi di Hegel, come Giovanna Pin na (Università del Molise), Gianluca Garelli (Università di Firenze), Giovanni Bonaci na (Università di Bologna) e Giorgia Cecchinato (Universi dade federal de Mina Gerais - Brasile) entreranno in dialogo con la prospettiva delle voci femmi nili del tempo di Hegel, di cui parleranno germaniste come Vivetta Vivarelli (Università di Firenze) e Johanna Rai sbeck (Oxford University) e Jean-Baptiste Vuillerod (Uni versité de Namur). Nel 2017 Giovanna Pinna ha vinto una prestigiosa fel lowship presso l’Italian Aca demy for Advanced Studies in America della Columbia University, New York City, una delle più importanti uni versità del mondo, e in questi giorni ha presentato la rela zione sugli avanzamenti del la sua ricerca. La fellowship viene data a un gruppo di 20 professori all’anno, pro venienti da tutto il mondo ed esperti di ogni disciplina, alla ine di una selezione or temente competitiva. La Pin na ha vinto la fellowship con un progetto intitolato “The Body and the individual. On the conception of modern art in Hegel’s aesthetics”. “Qui ci sono studiosi che si occupa no di discipline molto diver se, ma di tutte ad alto livel lo”, dichiara la professoressa Pinna. “In questo semestre ci sono persone che fanno ricerca sui disegni di Miche langelo, sul restauro di chie se bizantine trasformate in moschee in Turchia, su Bote ro e il pensiero politico-eco nomico nella prima età mo derna, sulla neurolinguistica (fra l’altro, con un progetto su un dialetto del Molise). Questo contesto interdisci plinare, stimolante e inte ressante, è il contesto ideale per il perseguimento del mio progetto, che mette insie me estetica filosofica fon damenti antropologici della produzione artistica e storia dell’arte. Penso che questo premio di ricerca sia un’ul teriore conferma dell’eccel lenza del lavoro che facciamo presso la nostra Università, lavoro che giustamente viene riconosciuto dalle istituzioni internazionali. È avvenuto in questo caso come avviene sempre più spesso in rico noscimenti ottenuti da tanti colleghi”.

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