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Il “Panunto” di Roccavivara, voglia di domani

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Una piccola Città dell’Olio e una grande tradizione “Panunto”, che vede l’intero popolo di Roccavivara protagonista, l’ultima domenica di Novembre, con la sua lunga tavolata che presenta non solo pane e olio, ma l’insieme delle bontà di una terra generosa anche di bekllezza. Una terra che sale - con i suoi oliveti familiari, i piccoli orti e i boschi colorati dall’autunno - dalla minuta pianura non lontana dal corso del Trigno. Là dov’è possibile ammirare una chiesa del XIII secolo dalla semplice facciata, affiancata da una villa rustica di epoca romana, I° sec. d. c., che, con i suoi reperti, racconta una ricca attività agricola, in particolare la produzione di olio e di vino. Un Santuario di pace che all’interno della Chiesa, dietro l’altare maggiore, accoglie la Madonna di Canneto, nota come la “Vergine del sorriso” che ai pellegrini dona speranza. Un luogo davvero bello, che merita almeno una visita. A Roccavivara la storia, con Canneto e Panunto, continua con i tempi dell’inte...

NO al furto di territorio

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Il neoliberismo, il sistema predatorio e distruttivo delle banche e delle multinazionali, promotore e sostenitore del consumismo, veneratore del dio denaro, è, con il suo tipo di sviluppo, la causa degli effetti devastanti che il mondo racconta. Lo fa con le sue guerre, l’impazzimento del clima, la perdita di vasti territori per colpa, non solo del cemento e dell’asfalto, ma anche dell’invasione di pali eolici e pannelli solari. In pratica fonti di energie, dette pulite, ma che, in verità, sono sporche visto che rubano cibo, la sola energia vitale, e, con esso, l’attività primaria, l’agricoltura. L’energia “pulita”, il grande affare dopo quello dell’energia ricavata dai fossili, causa prima dell’impazzimento del clima. Uno stravolgimento sociale, politico ed economico che lega il domani a un solo filo, quello della speranza. Il neoliberismo che, con questo suo tipo di sviluppo ha trovato anche il modo di appropriarsi della politica e, così, dettare le regole con il denaro non più mez...

Siena, la protagonista dell’agroalimentare italiano

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Tutto parte nel 1933 con la Mostra mercato dei Vini tipici d’Italia, prima e unica mostra nazionale, una biennale con 4 edizioni prima della guerra e tre nel dopoguerra con la denominazione Mostra mercato dei vini tipici e pregiati. Nel 1949 la costituzione dell’Ente omonimo su iniziativa degli senesi e, in contemporanea, la nascita, sempre a Siena, dell’Accademia italiana della vite e del vino con l’intento di dar vita a una realtà atta a promuovere il progresso vitivinicolo italiano. Nel 1950 il riconoscimento dell’Ente con DPR 296 e l’apertura, nel Bastione S. Filippo della Fortezza medicea, dell’Enoteca Italica Permanente di Siena, la prima, in Italia e nel mondo, a carattere pubblico. Pensata come Mostra permanente dei vini tipici e pregiati italiani, che, qualche anno dopo, con l’approvazione del Dpr 930 del 1963, diventeranno le eccellenze Doc e, dal 1980, anche Docg e Igt, a rappresentare l’origine della qualità, il territorio. Le eccellenze primarie dell’agroalimentare i...

DA NATALE ALLA BEFANA OGNI GIORNO AUGURI

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----Da La Casa del Vento in Larino - Molise -TANTI AUGURI CON I NOSTRI MIGlIORI SALUT flora e Pasquale

LENAREJE

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Questa mattina nel foyer storico del Teatro Marrucino di Chieti, l'istituzione abruzzese della prosa, lirica e arte varia, è andato in scena "Scingiatori in Amami Teatro e Amami Lunario", la presentazione dello spettacolare e straordinario calendario achilliano 2025 sul tema: la Dieta Mediterranea è sexy! L'almanacco global-local, grazie alle indicazioni geostrategiche dell'ideatore Ugo Achille Iezzi, del curatore dei testi Mario D'Alessandro e del disegnatore ufficiale Gianfranco Tartaglia, in arte Passepartout. Un calendario particolare che si rinnova da oltre trent'anni er dare man forte alla cultura della ruralità,della naturalità, della biodiversità e della convivilità per tramandare al meglio le tradizioni popolari e la maestria contadina. In più, per fare conoscere le eccellenze agroalimentari territoriali e diffondere il desiderio del cibo quale stile di vita, che è riscontrabile nella Dieta Mediterranea, la dieta più sexy del mondo. Come da a...

Il Dio denaro a scapito del cibo, della biodiversità, del paesaggio, della natura

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TEATRO NATURALE Editoriali - 18 dicembre 2024 | 15:00 | Pasquale Di Lena Serve, in questo momento di pesante crisi dell’industria, a partire delle automobili, rimettere al centro dello sviluppo quello che è sempre stato il settore primario, l’agricoltura, per renderlo sostenibile e, soprattutto, compatibile con i bisogni della terra, almeno quelli primari Il neoliberismo, il sistema che ha reso indifferente la maggioranza degli italiani, quella che non va più a votare dando spazio a un fascismo strisciante. Ieri espressione degli agrari, oggi delle banche e delle multinazionali, che utilizzano il popolo arrabbiato contro il popolo disperato, tutto e solo per omaggiare e rallegrare il dio denaro. Intanto continua la perdita di produzione agricola che – sempre a detta degli esperti - solo in Europa ammonta a 400 miliardi di dollari ogni anno. Come dire, nel mio dialetto, “ngòppe u cuotte l’acqua vellite”, cioè “sulla scottatura l’acqua bollente”. E continua anche, purtroppo, la pe...

La Festa dei 30anni delle Città dell'Olio

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Il 17 Dicembre del 1994 la sala Freda del Palazzo ducale di Larino era gremita di sindaci e amministratori di Province e Camere di Commercio per dare vita a una nuova associazione di città d’identità, questa volta dedicata all’olio, la seconda dopo quella delle “città del vino”, idea di elio Archimede, nata a Siena nel 1987 per iniziativa dell’Ente Mostra Nazionale Vini - Enoteca italiana di Siena. A presiedere la seduta costituente il sindaco di allora della città frentana, un emozionato Alberto Malorni, che. al pari del Presidente dell’Ente senese, Sen. Riccardo Margheriti, aveva accolto con entusiasmo l’idea di Pasquale Di Lena, allora direttore generale. Entusiasti anche quelli che nel Molise avevano sostenuto l’idea: il Presidente della Provincia di Campobasso, Antonio Chieffo, e quello della Provincia di Isernia, Attilio Peluso con i suoi assessori, Domenico Pellegrino e Michele Conte; i redidenti delle camere di Commercio di Campobasso, Enrico Colavita, e di Isernia, Agostino ...