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UN SALUTO AL PRIMO MAGGIO

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Firenze, 30 Aprile 2012 Caro Pasquale, ti ringrazio molto. Anche per aver riportato una mia frase (e una foto) sul tuo blog molto bello. Domani è il primo Maggio. Festa del lavoro. Siamo tornati al “pane e lavoro” delle lotte nel dopoguerra. Innanzitutto il lavoro manuale a torto deprezzato. Tempo fa dovevamo presentare al mio club fotografico immagini sul lavoro. Ne scelsi una che mostrava solo due mani che lavoravano un oggetto alla luce di una lampada. Volutamente, avevo escluso tutto il resto: solo le mani al lavoro. Avevo spiegato che l’evoluzione umana è iniziata grazie alla trasformazione delle zampe anteriori in braccia e mani. Solo dopo è venuto il cervello. Senza la funzione prensile delle mani che potrei fare? Che potrebbero fare il manovale, il contadino, il violinista, il pittore? Nel nostro cervello gran parte dell’area motoria deputata ai movimenti muscolari è riserbata alle mani. Non ho mai capito per quale ragione l’uomo tenda a non apprezzare ci...
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INCONTRO A CAMPOBASSO PER RICORDARE IL SEMIOLOGO OMAR CALABRESE Una iniziativa del critico d'arte Antonio Picariello in programma giovedi' 3 maggio prossimo, ALLE ORE 19.30 , a Campobasso nella sede di AXA in via Colle delle Api, 170 Omar Calabrese è morto nell’ultimo giorno di marzo scorso nella sua casa di Monteriggioni all’età di 63 anni, stroncato da un infarto. Professore di teoria della comunicazione all’Università di Siena era conosciuto e stimato nel mondo per la sua alta professionalità e per la sua innata simpatia e giovialità. Aveva girato e tenuto lezioni nelle più importanti Università europee e americane. Uno straordinario animatore culturale sapeva coniugare bene l’impegno culturale con quello politico e istituzionale. Uno dei promotori, se non l’ideatore, dell’Ulivo; assessore alla cultura prima al Comune di Bologna e poi di Siena, promotore di importanti incontri culturali è stato, anche, curatore dei contenuti culturali delle Expo mondiali da V...

W IL 1° MAGGIO

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Non bisogna mai disperare. Quando tutto sembra spento c’è sempre una scintilla nascosta nella cenere pronta a ravvivare il fuoco. In ogni luogo e in ogni comunità c’è qualche Vestale nascosta che custodisce il fuoco. Anche a Isernia. Anche nel Molise. Anche nel Sud. Anche in Italia. Nicola       Voglio, con questa nota di speranza inviatami dal mio caro amico Nicola Picchione ed una sua bellissima foto, pensare al giorno di domani, il 1° Maggio, e dedicarle a un mondo che c'è e non è mai scomparso, quello del lavoro. A chi lavora nelle fabbriche o sui cantieri, e, soprattutto, a quelli che il lavoro lo hanno perso o lo stanno per perdere per colpa di un sistema che, dopo essere stato per lungo tempo in coma, è morto ed è tempo, ormai, di seppellirlo per sempre al più presto. Non ci sono possibilità di resuscitarlo.  C'è la necessità di pensare a uno completamente nuovo che ha come "scintilla nascosta"...

La neolingua della crescita infinita infetta la nostra percezione del mondo

  [ 26 aprile 2012 ] Luca Aterini « Non senti ancora la bellezza della distruzione delle parole. Non lo sai che la neolingua è l'unica lingua al mondo il cui vocabolario s'assottigli di più ogni anno?» La struttura stessa di una lingua, il suo potere espressivo, le sue inclinazioni e sinuosità modellano l'interpretazione del mondo di chi di tale lingua fa uso. Prendendo a prestito dal celebre sociologo canadese McLuhan, ‹‹il medium è il messaggio›› dunque, intendendo stavolta come "medium" il linguaggio stesso: una determinata interpretazione (e comunicazione) del mondo darà vita a corrispondenti modalità di approccio, valutazione e azione nei confronti del mondo stesso. Ecco perché analizzare i mutamenti delle varie lingue - che sono organismi vivi e cangianti - nel corso del tempo non è affatto un mero esercizio teorico, ma suggerisce incisivi percorsi d'analisi per l'andamento della società tutta. Ed ecco spiegato anche il motivo per cui non ...

Giornata mondiale delle lotte contadine

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  DA GREENREPORT [ 26 aprile 2012 ]   A Tsambokhulu, in Swaziland, Richard Mahlela ha deciso di opporsi all'introduzione della canna da zucchero nella sua comunità: "Per coltivarla ci rubano terreno fertile destinato al grano. L'esperienza insegna che con la canna da zucchero non ci si sfama". E' solo una delle testimonianze di lotta contadina con cui Cospe viene in contatto e che sostiene nei tanti Paesi africani e dell'America latina in cui lavora a fianco di agricoltori e associazioni contadine che lottano per contro le espropriazioni di terre e per la sovranità alimentare. Ma quante sono le terre espropriate al controllo delle comunità locali a vantaggio di grandi proprietari terrieri? In altre parole: quanto è vasto il fenomeno del land-grabbing? Nessuno è in grado di dirlo con esattezza. Così come è difficile stabilire il numero delle vittime di questo fenomeno in crescita dopo la crisi finanziaria del 2007, quando i governi, ricchi d...
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I consumi di carne continuano a crescere e a "mangiarsi" il pianeta [ 27 aprile 2012 ] Gianfranco Bologna Recenti dati pubblicati dal Worldwatch Institute e dall'Earth Policy Institute (vedasi www.worldwatch.org e www.earth-policy.org ) ci forniscono il preoccupante quadro della crescita del consumo di carne a livello mondiale con ovvie e significative ripercussioni, ad esempio, sullo stato di salute degli ecosistemi della Terra, sul flusso di materia ed energia mobilizzato dai metabolismi sociali rispetto a quelli naturali e sulla crescita delle emissioni di gas climalteranti che derivano dalle attività agricole. Il Worldwatch Institute che ha recentemente reso noto l'ultimo rapporto "State of the World 2012" dedicato al tema "Verso una prosperità sostenibile" (la cui edizione italiana, pubblicata, come di consueto dalle meritevoli Edizioni Ambiente, sarà presentata a Milano, al Museo della Scienza e della Tecnica, il 29 maggio p...

SEMINARE CULTURA

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è la cultura, non la guerra, che consolida la nostra identità europea. DA GREENREPORT [ 27 aprile 2012 ] «Quando si arriva alla crisi del debito, e io parlo come qualcuno che non capisce niente di economia, dobbiamo ricordare che è la cultura, non la guerra, che consolida la nostra identità europea. I francesi, gli italiani, i tedeschi, gli spagnoli e gli inglesi hanno trascorso secoli uccidersi a vicenda. Oggi, siamo stati in pace per 70 anni e nessuno si rende conto di quanto ancora questo sia incredibile. Infatti, l'idea stessa di un guerra tra Spagna e Francia, o Italia e Germania, provoca ilarità. Gli Stati Uniti hanno avuto bisogno di una guerra civile per unirsi davvero. Spero che la cultura e il mercato europeo riusciranno a fare lo stesso per noi». Nelle parole del semiologo Umberto Eco, raccolte in una recente intervista del britannico The Guardian, si trova in modo chiaro e semplice quale sia la portata rivoluzionaria dell'Unione europea, e quanto sia...