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CON MOLIGAL ALLA SCOPERTA DEL GUSTO E DELLE BELLEZZE DEL MOLISE

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  Abbiamo dato notizia, con l’aiuto di facebook, dell’incontro di sabato sera che c’è stato a La Piana dei Mulini con la presentazione dei prodotti tipici del nostro Molise da me impressi in tanti scatti fotografici. mais e farina di mais "Agostinello" chef sprocatti e cammisa, pastore Prioriello L’occasione un educational enogastronomico e agroalimentare di tre giorni, promosso da Molise Verde e da Asvir Moli.GAL, coordinato e animato da Nicola Di Niro,   con la collaborazione di Picchio Editore e L’Accademia Internazionale della Cucina,   al fine di promuovere e valorizzare i territori con le loro eccellenze di qualità. Giornalisti della stampa italiana e estera hanno dedicato quest’ultimo fine settimana alla Puglia ed al Molise per conoscere e degustare queste due Regioni confinanti e fortemente legate dai tratturi e dall’alternarsi della transumanza. la Pampanella di S. Martino in P. formaggio di capra la lingua del diavolo Nel Moli

OTTOBRE LARINESE E LA SUA FIERA

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Sta per arrivare ottobre, il mese degli ultimi fichi, delle grandi raccolte e, per quanto riguarda Larino, della Fiera di Ottobre che non racconta, per colpa di qualche terremoto, pestilenza,o, anche, dimenticanza di qualche burocrate, tutt’i suoi anni che sono millenni, cioè tanti quanti hanno accompagnato la transumanza. Un evento importante quello che ha portato Larino ad essere una capitale e, comunque, un punto di riferimento grazie alla sua campagna segnata da tratturi o utile al grande Regio tratturo, l’Aquila- Foggia che passava poco lontano. Un tempo, e fino agli anni ’50 del secolo scorso, la grande fiera degli animali, una delle più importanti,   in Italia, per questi scambi commerciali e per il rinnovo delle attrezzature in campagna e dell’abbigliamento invernale. La Fiera di Ottobre dei miei ricordi da bambino e da ragazzo, quella sul Piano della Fiera, che la memoria mi rimanda come lontana, molto lontana nel tempo, con le edizioni recenti all’interno del Camp

GRANDE SUCCESSO PER I VINI DELLE CANTINE DI BORGO DI COLLOREDO DI CAMPOMARINO

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"Nuovi successi si aggiungono al medagliere delle Cantine Borgo di Colloredo. L'azienda vinicola, di proprietà della famiglia Di Giulio a Campomarino, ha infatti incassato due prestigiosi riconoscimenti in Germania, al Gran Premio Internazionale Mundus Vini 2013. Con una medaglia d'oro per il Gironia Biferno rosso Riserva 2006 ed un argento alla Falanghina DOC 2012, l'azienda ha realizzato un en-plein che rende omaggio ad entrambe le tipologie di vino, sia rosso sia bianco. Grande soddisfazione, dunque, per un premio di sicuro prestigio internazionale, passato al vaglio di una giuria composta da duecentocinquanta esperti provenienti da quarantacinque diversi Paesi. Ancora una volta, i vini molisani varcano i confini dei mercati locali, dove spesso sono sconosciuti al grande pubblico, per volare dritti sul podio in importanti sfide che li vedono competere con i migliori vini d'Italia e non solo. Motivo di vanto per l'intera regione Molise

DiVinOlio

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Un bell'incontro quello che, nella mitica piazza Tornola, ha aperto la manifestazione Divinolio in programma nel Borgo antico di Termoli. Bravi i relatori Corbo, Stasi, Iorizzo, Di Maria, Lombardi e Fabrizio) che, partendo dall'oliveto e dall'olio, dalla vigna al vino sono passati a sottolineare la cultura della qualità, il gusto del sapere, la ricchezza e la bontà della cucina molisana per affermare la corretta e sana alimentazione per la salute e il benessere, quale prevenzione al posto della cura e della guarigione. La piazza un tempo dei pescatori e, per questo, patria dei ricchi piatti a base di pesce di quella Termoli che, anni fa, ho provato, senza successo, ad eleggere "Capitale in Italia della cucina marinara". La piazza che rende ancor più importante il "Brodetto" che, non a caso, è stato definito dall'Accademia della Cucina Italiana, allora nelle mani di Elio D'Ascenzo, "Brodetto di pesce alla termolese di Tornola

VINO E OLIO - IL GUSTO DELLA SALUTE

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  IL CONVEGNO DI DOMANI A TERMOLI IN PIAZZA TORNOLA (DI FRONTE ALLA CATTEDRALE) SE NON PIOVE O NELLA SALA CIVICA ALLE ORE 16.45      

PARTIRE DAL MERCATO LOCALE PER COGLIERE I FRUTTI DEL MERCATO GLOBALE

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vigneto cantine D'Uva nota 5 Con una nota informativa di pochi giorni fa ho raccontato i successi che i vini italiani, da due anni, vivono sul mercato globale, soprattutto per far capire quanti spazi ci sono e quanti altri ancora ci saranno, sia sui vecchi che i nuovi mercati, di fronte alla   crescita costante dei consumi, diversamente dal mercato interno dove il consumo procapite è sceso sotto i 40 litri. Un dato questo del calo dei consumi in Italia per me, ripeto, preoccupante, non solo perché sono altre bevande, non sane come il vino, a prendere il suo posto, ma perché il vino rischia di ridursi a essere solo una bevanda e per pochi fortunati che hanno i soldi per bere tutt’i giorni grandi vini. Ricordo ancora una volta che il vino è cultura e, per chi sa bere e lo può bere, è anche salute, se, però, tutt’i giorni è sulla tavola, che io auspico di tutti, non solo di pochi eletti. Un vantaggio anche per il gusto visto che il vino riesce a esaltare i sapori di un p

NON SI GOVERNA CON I SILENZI

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Ieri, leggendo una nota di Marcello Pastorini, ho appreso della inaugurazione, di questa sera, del nuovo seminario ristrutturato con i fondi del terremoto e che è anche la manifestazione che prepara il grande evento di gennaio riferito al 450° anniversario del primo seminario della Cristianità, riconosciuto subito dopo la chiusura del Concilio di Trento. Sempre ieri, con qualche giorno di ritardo, ho letto su Termolionline.it   una nota che riporta una “indiscrezione” riguardo a un accordo   con la Diocesi di Termoli-Larino che mette a disposizione del mega progetto Granmanze della Granarolo, sconosciuto non solo al Sindaco di Larino, ma, anche, all’Assessore dell’Agricoltura della Regione Molise, i terreni situati in contrada Monte Arcano che, se ben ricordo, sono del Seminario di Larino e non della Diocesi. Un fatto non secondario quello della titolarità dei terreni perché serve a far capire il senso del messaggio partito da Granarolo, come si legge in testa all’articolo, c