IL MOLISE DEL TARTUFO
presente a “Tipicità Festival”C.S. di bORGHIDECCELLENZA
“Tipicità Festival”, una delle manifestazioni cult dell’eccellenza Italiana, anche quest’anno ospita il Molise
del tartufo. Dopo aver partecipato attivamente alla realizzazione della dorsale del tartufo - in prima fila
insieme alla Fondazione del Tartufo d’Alba, San Miniato, Pieve Torina, Acqualagna e altre realtà che dal
tartufo traggono benefici culturali, agroalimentari, economici, in occasione della 33^ edizione, il Molise c’è
e ben rappresentato dal Consorzio di Rete “CiBiMolisani”. Nel garantire la sua presenza in continuità con
quanto prefissato dal progetto illustrato in un panel nella 32^ edizione, e consolidatosi in quel di Pieve
Torina in occasione della manifestazione dicembrina de “Le Terre del Tartufo”, il Consorzio di Rete che
vede ampliarsi sempre più, verrà rappresentato da Maurizio Varriano, Vincenzo Di Iorio e Luca Felice.
Comunicazione, direzione, produzione, cucina verranno garantite da un talk che garantirà novità importanti
quali l’ingresso dell’Argentina nel percorso più profumato al mondo. Non mancherà la degustazione a cura
di Vincenzo Di Iorio e Luca Felice, chef de il Casale Rosa. Uovo cotto a bassa temperatura su letto di
fonduta di caciocavallo, zafferano e spolverata di tartufo del tipo bianchetto con accompagno di crostino di
pane casereccio, la magnificenza gastronomica proposta. La manifestazione, che vedrà madrina d’eccezione
l’attrice Maria Grazia Cucinotta, la quale si cimenterà in una esibizione culinaria, dedicherà un momento di
essa alla sottoscrizione di un accordo programmatico tra gli attori, proprio al fine concretizzare la dorsale
del tartufo in un vero motore culturale e veicolo turistico. La costituzione di reti è l’unica alternativa per
uscire fuori da ataviche dormienze, autoreferenziali sistemi che minano, non solo i rapporti ma le buone
pratiche e non corrispondono ai giusti equilibri di conoscenza e di coinvolgimento che sanano differenze,
mancanze, perequazioni inesistenti. Il Molise può essere garante di sinergie positive, specialmente
nell’ambito enogastronomico grazie alla sua straordinaria biodiversità che il mondo intero invidia. Se futuro
potrà esserci questo dipende da come la politica ne fa tesoro e soprattutto di come esperti e/o associazioni
conducono la propria attività divulgativa senza l’ergersi a paladini di verità che spesso e volentieri sono solo
delle mere convinzioni senza riscontro e senza garanzie di riuscita poiché mai scevre da condizionamenti o
dettate da inutili prove di forza favorite da riscatti verso chi o cosa che logorano e depauperano i beni
comuni. Con questo spirito nasce il comitato a salvaguardia di Turismo e Cultura che al centro pone la
condivisione e la progettazione partendo dalla divulgazione. Il primo incontro di Busso ha visto partecipare
e condividere uno specifico progetto molti attori tra produttori, esperti, artigiani, divulgatori. Che si torni
all’Agorà e delle piazze si faccia tesoro.
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