Pillole

 


Ponte sullo stretto

L’approvazione del progetto del Ponte sullo stretto  e il silenzio delle cosiddette opposizioni sono a dimostrare che sulle grandi questioni non vale la pena spendere parole. Soprattutto prendere iniziative di lotta – in pratica fare opposizione - per non dare spazio a un discussione su un’opera inutile che racconterà ai posteri il gusto dello spreco di una classe politica, tutta nella mente e nelle mani del neoliberismo del dio denaro. Un modo di essere e di fare che riporta a decisioni similari, prima fra tutte quelle di essere complici, con l’invio delle armi e delle bombe, della guerra in Ucraina, dichiarata da Putin e accolta da Zielinski, i l’attore ridotto a comparsa dalla Nato. Un fiume di denaro per uno scempio del paesaggio; un pugno in faccia alla Sicilia assetata e bisognosa di infrastrutture. Una quantità enorme di denaro sottratta alla sanità, all’educazione,  alle azioni che servono a frenare la crisi climatica, alla speranza di costruire un nuovo domani.

Rapportone

Dai punti del rapportone Draghi (400 pagine), sottolineati da un giornalista della radio, la prima impressione è quella di un aggiustamento del percorso neoliberista perché l’implosione venga rinviata. Continuare  a depredare e distruggere non più con le perforazioni per estrarre fossili e ricavare energie che si sono dimostrate sporche, ma con la copertura del territorio con pannelli solari e l’invasione dello stesso con pali eolici per produrre energie pulite (fissazione degli ambientalisti e di quelli di sinistra che così diventano complici) adatte solo, così come utilizzate, ad alimentare ancor più il consumismo. Tutto a spese della bellezza e dell’energia, la sola vitale, il cibo. La bellezza della biodiversità che la natura esprime non piace al dio denaro dei draghi & Co. e il cibo non è un problema visto che sta per arrivare quello “coltivato” in laboratorio. Importante è che venga liberato della pratica antica quanto l’umanità, quella della coltivazione del terreno, che, secondo il rapportone, serve – sempre per rispetto del dio denaro – ad altro.

Irrealtà

I fatti del governo del presidente donna sono tutte nelle azioni dei suoi protagonisti; Santanchè, Lollobrigida, Sangiuliano.  Chiacchiere per coprire il vuoto sia del governo che dell’opposizione, come dire  della politica, che, come pochi sanno, è  tutta nelle mani del sistema delle banche e delle multinazionali, il neoliberismo appunto.

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