L’autonomia differenziata e il Consiglio Regionale del Molise
di Umberto Berardo
Richiesta dai consiglieri di minoranza, si è tenuta martedì 20 febbraio la seduta monotematica del
Consiglio Regionale del Molise sull’autonomia differenziata.
Nei giorni scorsi l’Associazione degli ex Consiglieri Regionali ha fatto pervenire a tutti i membri
della massima istituzione locale un documento in cui si esprime la netta contrarietà al DDL 615
definito “un disastro per il Paese”.........
L’attesa era che il Consiglio Regionale, ma soprattutto chi governa il Molise, si adoperasse per
stilare un documento, magari da votare all’unanimità, impedendo che si possa approvare anche alla
Camera questo provvedimento che non è, come ha sostenuto in aula l’assessore Maroni,
l’attuazione dell’art. 116 comma 3 della Costituzione perché in quell’articolo si parla di “ulteriori
forme e condizioni particolari di autonomia” e non certo di un’ autonomia differenziata e
discriminante che mina alla radice uno dei principi fondamentali su cui è nata questa Repubblica e
cioè quello dell’eguaglianza dei cittadini.
Non basta allora citare Sabino Cassese per convincere i cittadini che il DDL 615 sia un
provvedimento utile al Paese.
Storicamente, quando si pensa a leggi di livello costituzionale, occorre che si operi con cautela e
responsabilità.
Non è accaduto con la riforma del Titolo V della Costituzione, che è stato un assist per la Lega, e
non si sta verificando neppure con questo DDL 615 che rischia di portare l’Italia verso una deriva
pericolosissima.
Ciò che a mio avviso va compreso è che siamo davanti a un provvedimento che non mira al
raggiungimento di un’autonomia rispettosa del principio di solidarietà, ma alla richiesta di una
redistribuzione del potere a livello locale per fini che a molti non sono ancora chiari, però puntano
alla privatizzazione di servizi in grado di generare profitto.
Come Comitato Spontaneo "L'Italia che non vogliamo"contro l’autonomia differenziata abbiamo pubblicato un documento
politico reso pubblico lunedì 19 febbraio, ma abbiamo deciso di non essere al sit-in organizzato la
mattina del 20 febbraio davanti al Consiglio Regionale perché quando lo abbiamo fatto in passato
per la tutela della salute dei cittadini come Forum per la Difesa della Sanità Pubblica abbiamo avuto
sempre difficoltà nell’ascolto e nel confronto.
Il Comitato sta portando avanti le iniziative programmate con assemblee territoriali di confronto
sul tema dell’autonomia differenziata e ovviamente cercherà con quanti lo desiderano di allargare il
fronte di opposizione al Disegno di Legge ora in discussione alla Camera perché si possa giungere a
una mobilitazione di massa; per questo parteciperà venerdì 23 febbraio alla manifestazione
organizzata da ALI e CGIL presso la Scuola Edile del Molise in Contrada San Giovanni in Golfo.
Trasmetteremo una lettera aperta al Presidente Mattarella invitato a rinviare alle Camere il DDL
615 per vizi di costituzionalità, si lavorerà per un’impugnazione dello stesso davanti alla Corte
Costituzionale e, ove ce ne siano le condizioni, per un referendum abrogativo.
Auspico che chi ha seguito in presenza o da remoto i lavori del Consiglio Regionale nella seduta
monotematica sull’autonomia differenziata sappia valutare con onestà intellettuale e spirito critico
gli interventi tenuti nel Consiglio Regionale in difesa degli interessi dei molisani e altri pronunciati
con demagogia, talora con qualche confusione, inesattezza, senza molta coerenza con il percorso
politico personale e tuttavia sempre in linea con le indicazioni dei partiti politici di appartenenza.
Controlliamo attentamente l’operatività di chi votiamo perché la crisi del principio di
rappresentanza è uno dei tarli che mina alla radice la democrazia quando gli eletti potrebbero sedere
nelle istituzioni non a rappresentare le istanze dei cittadini ma gli interessi del potere.
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