Ventennale di Carlo Savini

di Vincenzo Di Sabato
Presidente dell’Unione Europea dei Critici d’Arte a Bruxelles e Cittadino Onorario di Guardialfiera, a 20 anni dalla morte Vent’anni or sono, Carlo Savini, personaggio eclettico, studioso di storia delle civiltà, psicosociologo, oltrepassa l’Acheronte a 79 anni, divorato dl cancro. Uomo senza patria, cittadino del mondo. Neppure lui è mai riuscito a stabilire quale sia stato il suo vero luogo di nascita. La mamma, che desidera partorirlo a Genova, si mette in viaggio dalla Svizzera laddove dimorava. Sennonché, durante il viaggio e in anticipo sui tempi, ecco il sopraggiunger delle doglie. Tra imbarazzi e un intuibile putiferio tra i viaggiatori, nel secondo vagone, viene al mondo Carlo, lì, proprio ai confini tra Svizzera e Italia. E nessuno ha mai potuto precisare se, al momento del parto, il treno viaggiasse sulla giurisdizione appartenesse alla Svizzera o se fosse già in territorio italico. Carlo Savini si spegne 20 anni fa nel mentre rivestiva simultaneamente cariche e incarichi fra Organismi culturali, ecologici, artistici, scientifici a dimensioni mondiale. E’ Presidente, infatti, del Planning Istitute for quality di Londra; Capo dell’Unione Europea dei Critici d’Arte a Bruxelles; dell’Unipax; dell’Unione Mondiale per i diritti dell’Uomo e dei Popoli. Membro delle Accademi Rachel Carson Memorial Foudatio di New Jork; del Reale Ateneo Britannica a Londra per lo studio delle civiltà e dell’Accademia Nazionale delle Scienze, Arti e Lettere nella Repubblica del Montenegro. Consulente di Giovanni Paolo II per l’Ecologia. Personaggio di altissimo grado e di somma modestia, tanto da accogliere anche l’invito ad abbassarsi fra le pochezze di Guardialfiera. E diviene, qui, Direttore Artistico e Presidente della Rassegna Molisana d’Arte Contemporanea. E per cinque anni, egli porterà ed esibirà i nostri talenti – quelli già vincitori del Concorso a Guardia – nelle più prestigiose ed eleganti Gallerie della Capitale. Nel settembre 1993, prospetta timidamente alla Città di Roma l’ipotesi di intrecciare con il nostro paese una sorta di gemellaggio umano, artistico, culturale. Sicché, a conclusione della Mostra avvenuta quell’anno presso la Sala del Canova - affollata da eminenti personalità – ottiene l’impensabile. Vien celebrato il conferimento a Guardialfiera della “Lupa Capitolina”: altissimo e raro riconoscimento, caratteristico della Città Eterna. In luogo di Ugo Vetere, sarà la Pro Sindaco di Roma Maria Medi figlia dello scienziato Enrico Medi, a consegnarci l’Alta Onorificenza. Savini è pure Presidente e Direttore Artistico in molteplici Festival Cinematografici e di Teatro, attorno ai quali accende entusiasmi a Guardialfiera. E, così che vien prodotto “Fra il reale e l’irreale”, il documentario riguardante il Presepe Vivente di “Piedicastello”. E nell’àbito del 9° Festival del Film Turistico, sarà premiato il 31 ottobre 1991 al Nuovo Teatro Verdi di Montecatini Terme. “C’erano una volta le Terre del Sacramento”, cortometraggio su origini e risorse del Lago di Guardialfiera, Parteciperà alla 5^ Mostra Internazionale del Film in Video, aggiudicandosi la Palma di merito. con: “Guardialfiera: il presente fra le radici del futuro”, Nella Sala dei Priori a Viterbo, otterrà ex aequo assieme alla Repubblica Ellenica, acciuffa il 4° Premio nella 34^ Mostra Cinematografica Iternazionale “L’uomo, l’Arte e la Natura. La Città di Francesco Jovine, il 6 marzo 1994, attribuirà a Carlo Savini la Cittadinanza Onoraria, ornata dalla seguente motivazione: “Il Prof. Savini - chiara immagine d’ingegno artistico e culturale, di alto sentimento umano e cristiano – Diacono - Presidente dell’Unione Europea dei Critici d’Arte di Bruxelles – recuperando, valorizzando e celebrando i valori estetici ed etici di intelligenze molisane - ha contribuito alla promozione artistica e conoscitiva di Guardialfiera , nell’Europa e nel Mondo, recando incontestabile credito a questo nostra territorio”. vincenzo di sabato

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