RACCOMANDAZIONI DI ITALIA NOSTRA AL NUOVO GOVERNO REGIONALE
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Foto p, di lena----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
Italia Nostra, Associazione nazionale per la tutela del patrimonio storico, artistico e
naturale della Nazione, costituitasi nel 1955, intende rivolgere un appello al neo
eletto Governo regionale con alcune forti e generali raccomandazioni.
Fermo restando l’impegno che dovrà essere preso dal nuovo Governo regionale sui
temi politici relativi alla sanità, al lavoro e all’occupazione giovanile, al rilancio
dell’economia, alla promozione dei prodotti molisani, ai trasporti, ecc., riteniamo
che l’impegno politico debba mirare anche al raggiungimento dei seguenti
obiettivi:
Dire basta allo sfruttamento del territorio ed al consumo di suolo per la
realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici a terra, considerato che il Molise,
proporzionalmente alla estensione della sua superficie, è la regione che ha
dato di più in termini di produzione energetica da fonti rinnovabili (in Molise
nel 2021 la produzione lorda di energia elettrica, pari a 2.902 GWh, è stata
più del doppio rispetto ai consumi totali, pari a 1.361,3 GWh).
Dire basta al fotovoltaico a terra in terreni agricoli fertili dalla elevata
capacità di uso del suolo, in territori d’elezione per prodotti di qualità ed
ubicati in paesaggi rurali a forte vocazione turistica, nonché dire basta
all’eolico, se non in ristrettissime aree prive di pregio ed esclusivamente
finalizzato all’autoconsumo aziendale, rivolgendo, invece, l’attenzione:
al risparmio energetico ed allo sviluppo di piccole comunità
energetiche;
allo sviluppo della produzione di energia da fonti rinnovabili con
l’utilizzo dei tetti e delle aree dismesse non agricole, discariche,
parcheggi, coperture industriali, bacini artificiali presenti in Regione,
ecc.
ai micro impianti fatti dagli agricoltori come attività connessa a
quella agricola, in funzione dell'autoconsumo aziendale e/o
integrazione dell’attività agricola, ma che non sia prevalente, o
peggio, in sua sostituzione.
Occorre, invece, ed è urgente:
Investire nella sicurezza e manutenzione del territorio.
Investire in forme di turismo culturale e alternativo.
Investire nella riqualificazione dell’edificato esistente, con
particolare riguardo ai paesi delle aree interne ed alle costruzioni
presenti nelle zone rurali.
Investire nella conservazione e tutela del patrimonio culturale; nella
salvaguardia dei “paesaggi sensibili” e del patrimonio naturale (nella
individuazione delle aree idonee all’installazione degli impianti di
produzione energetica da fonti rinnovabili, di cui la Regione dovrà
prossimamente occuparsi, occorre ridurre al massimo tali aree
idonee, includendo in esse solo e soltanto zone irrimediabilmente
degradate, salvaguardando, così, il paesaggio molisano, l’ambiente e
la biodiversità.
Investire nella educazione al patrimonio culturale e naturale della
Nazione; nel sostegno a musei, biblioteche, archivi e nelle relative
risorse umane rafforzandone le competenze professionali.
Investire nelle infrastrutture stradali, con particolare attenzione alla
dissestata rete viaria delle aree interne l’isolamento delle quali
dipende anche dalla trascuratezza nella manutenzione e nella
gestione in generale di tali arterie.
Molti sono, purtroppo, i segnali d’allarme riguardanti la integrità della nostra
regione dal punto di vista ambientale e paesaggistico che preoccupano le
associazioni culturali presenti in regione ed in particolare quelle associazioni che
hanno convintamente aderito ad un accordo di partenariato denominato “Molise,
turismo, sinergie”, operanti a sostegno di un turismo sostenibile ed impegnate,
quindi, a sostegno della tutela dell’ambiente naturale e del paesaggio, uniche
ricchezze superstiti riservate al Molise,
Tra questi segnali, la notizia apparsa sulla stampa giorni addietro circa il possibile
avvio di un progetto relativo alla realizzazione di un aeroporto nelle vicinanze di San
Giuliano del Sannio.
Anche se la notizia risale a circa cinque anni orsono, venendo ogni anno riesumata
senza poi alcun seguito – il che fa pensare più ad una iniziativa privata che ad un
proposito di natura pubblica -, si vuole sapere se il Governo regionale da Lei
presieduto sia comunque ad esso interessato e, in caso affermativo, conoscere i
costi dello stesso e i benefici che ne trarrebbe la Comunità, atteso che la eventuale
realizzazione dell’aeroporto tornerebbe utile – a quanto si apprende – solo ad un
ristretto numero di persone che per motivi di lavoro (in primis imprenditori) hanno
la necessità di spostarsi frequentemente fuori regione.
La inopportunità di una eventuale scelta della Regione circa la
concretizzazione del progetto viene in evidenza anche sotto altro profilo, non meno
importante di quello riguardante la pretesa utilità dell’aeroporto: il luogo prescelto
ricade in un’area di particolare pregio paesaggistico e naturalistico, dichiarata, al
pari dell’intero territorio di San Giuliano del Sannio, di notevole interesse pubblico
(Decreto Ministeriale del 7 giugno 1976 e Decreto Ministeriale del 2 aprile 1999),
ragion per cui, oltretutto, rileverebbe la difficoltà di ottenere autorizzazioni per la
creazione di un’opera altamente impattante come quella annunciata.
Oltre al progetto aeroportuale sopra accennato, irrealizzabile a causa della
sua collocazione atmosfericamente non idonea ad operazioni di decollo e di
atterraggio, della inutilità per come esso concepito e della mancanza di interesse
pubblico, preoccupano:
-la volontà, tenacemente manifestata da parte di qualche Assessore, di apparire
regione più che virtuosa nella produzione di energia da fonti rinnovabili (eolico e
fotovoltaico a terra), senza considerare che il Molise è la regione
(proporzionalmente in confronto con le altre) che ha dato di più in termini di
produzione energetica da fonti rinnovabili (nel 2021 la produzione lorda di energia
elettrica, pari a 2.902 GWh, è stata più del doppio rispetto ai consumi totali, pari a
1.361,3 GWh) e che l’ulteriore sfruttamento del territorio con un aggiuntivo
consumo di suolo (già oggi eccessivo) cancellerebbero di colpo moltissime delle
bellezze naturali e paesaggistiche che molti turisti cominciano a conoscere ed
apprezzare:
-il progetto di un’autostrada che pochi benefici porterebbe al Molise, con il
prevedibile risultato di isolare ancor più le aree interne, le quali abbisognano,
piuttosto, di una definitiva e seria sistemazione della rete viaria esistente, già in
grado, per la loro capillare articolazione sul territorio, di soddisfare esigenze legate
ad un eventuale sviluppo di un turismo culturale e alternativo,
- il maxi progetto "South Beach", sulla costa in territorio di Montenero di Bisaccia,
che prevede la costruzione di un enorme complesso residenziale: una colata di
cemento epocale in un sito SIC tra i più belli e incontaminati dell’intera costa
adriatica.
Da qualche anno a questa parte il Molise è oggetto del vilipendio perpetrato
in danno della bellezza dei suoi paesaggi e della caratteristica rurale che lo
connotano, fatto oggetto di attacco ai suoi crinali, alle sue terre irrigue, alla natura
ancora sostanzialmente incontaminata, alle numerose testimonianze archeologiche
presenti in ogni parte del suo territorio, con gravi negative ricadute su una oramai
affermata forma di turismo lento, culturale e meditativo praticato lungo i tratturi e
lungo i sentieri delle nostre montagne.
Con l’auspicio che le sopra enunciate “raccomandazioni“ che ci siamo
permessi di rivolgerLe vengano tenute nella dovuta considerazione, augurandole
buon lavoro ed in attesa di un Suo cortese riscontro, porgiamo cordiali saluti.............................................................................................................................................................................
Avv. Gianluigi Ciamarra
Presidente Italia Nostra - Sezione di Campobasso
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