E se Berlino chiama/
ditele che s'impicchi:/
crepare per i ricchi/
no! non ci garba più.//
E se la Nato chiama/
ditele che ripassi:/
lo sanno pure i sassi:/
non ci si crede più.//
Se la ragazza chiama/
non fatela aspettare:/
servizio militare/
solo con lei farò.//
E se la patria chiama/
lasciatela chiamare:/
oltre le Alpi e il mare/
un'altra patria c'è.//
E se la patria chiede/
di offrirgli la tua vita/
rispondi che la vita/
per ora serve a te...........................................................................................Improvvisata nel settembre 1961 da Franco Fortini e Fausto Amodei durante la marcia della pace Perugia-Assisi, "manifestazione popolare contro l'imperialismo, il razzismo, il colonialismo, lo sfruttamento". Incisa da Maria Monti in "Le canzoni del no" (1966), questa canzone provocò il sequestro dell'intero disco e Fortini subì un processo dal quale venne però presto assolto
Un pericoloso salto all'indietro dell'agricoltura
TEATRO NATURALE - Editoriali 07/02/2024 L'agricoltura deve saper ripartire dalla natura e non da modelli che hanno fallito. Si vogliono accentuare le cause che hanno portato l’agricoltura ad essere fuori da uno sviluppo sostenibile Sto con chi coltiva la propria terra e sa che è piena di biodiversità, di vita. Chi sa, anche, che essa è la madre di tutte le madri, di noi umani come dei vegetali e degli animali. Sto con chi ama la natura ed ha ancora il senso del rispetto e degli altri valori, che ci rendono umani e ci legano all’altro per diventare comunità. Amo la mia terra, il Molise, perché espressione di ruralità e di biodiversità, i due caratteri persi laddove ha più inciso lo sviluppo e il progresso, dando vita alla pesante crisi che vive il clima. Uno sviluppo e un progresso a spese del territorio e della sua primaria attività, l’agricoltura. Non amo l’agricoltura industrializzata dei trattori alti tre piani e delle super concimazioni e super trattamenti che, pe
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