E se Berlino chiama/
ditele che s'impicchi:/
crepare per i ricchi/
no! non ci garba più.//
E se la Nato chiama/
ditele che ripassi:/
lo sanno pure i sassi:/
non ci si crede più.//
Se la ragazza chiama/
non fatela aspettare:/
servizio militare/
solo con lei farò.//
E se la patria chiama/
lasciatela chiamare:/
oltre le Alpi e il mare/
un'altra patria c'è.//
E se la patria chiede/
di offrirgli la tua vita/
rispondi che la vita/
per ora serve a te...........................................................................................Improvvisata nel settembre 1961 da Franco Fortini e Fausto Amodei durante la marcia della pace Perugia-Assisi, "manifestazione popolare contro l'imperialismo, il razzismo, il colonialismo, lo sfruttamento". Incisa da Maria Monti in "Le canzoni del no" (1966), questa canzone provocò il sequestro dell'intero disco e Fortini subì un processo dal quale venne però presto assolto
TEATRO NATURALE 28.08.24 Recuperare biodiversità: c'è un laboratorio a cielo aperto per l'Italia, il Molise La scelta della quantità al posto della qualità è tanta parte della crisi che vive l’agricoltura e, con essa, la natura con la perdita costante della biodiversità 0 I disastri stanno nella natura maltrattata e a dimostrarlo è la perdita continua della sua biodiversità animale e vegetale e la riduzione di minerali. La dimostrazione che il tipo di sviluppo neoliberista, nelle mani e nella mente delle banche e delle multinazionali, è sbagliato. Come sbagliata è l’idea di progresso, visto che la strada che l’umanità è costretta a percorrere, tracciata dall’intelligenza artificiale del dio denaro, è quella che porta direttamente nel baratro. I disastri, di uno sviluppo basato sulla depredazione e la distruzione delle risorse naturali e di un progresso che esprime solo consumismo, sono messi allo scoperto dalla situazione sempre più pesante del cli...
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