GOCCE DI EMOZIONI CON L'OLIVO E L'OLIO PROTAGONISTI

Gocce, il cortometraggio di Simone D'Angelo che firma la prima produzione cinematografica italiana sull’olivicoltura sociale targata Kairos Cooperativa Sociale di Termoli, il 13 luglio é stato proiettato in anteprima regionale a Termoli, in uno dei luoghi più suggestivi del Molise, “Villa Livia, una delle porte dell’Adriatico che aprono alle bellezze di questo territorio straordinario che è il Molise” - è il saluto introduttivo di Nicola Malorni, ideatore del progetto finanziato da Regione Molise nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Turismo è Cultura 2020”. Ha anticipato la proiezione la performance della ballerina professionista Giusy Fanaro, in una rappresentazione artistica di un processo di rinascita che ha coinvolto ulivi e uliveti abbandonati rispecchiando al contempo quello di individui, uomini, donne e bambini che riscoprono nelle proprie origini la forza per tornare a sviluppare un proprio processo di individuazione, attraverso progetti di olivicoltura sociale di cui la Kairos è pioniere in Italia. “Quello della Kairos promette” - sono le parole dell’Assessore alla Cultura e al Turismo Vincenzo Cotugno - “di essere uno dei progetti più riusciti di questa stagione perché riesce a concretizzare un connubio virtuoso tra olivicoltura sociale, turismo e promozione del territorio, guardando anche a scenari che vanno ben oltre i confini regionali, se non anche internazionali”. Sono due infatti le Associazioni nazionali partner del progetto (Associazione delle Citta dell’Olio e Associazione Italiana di Turismo Enogastronomico) che puntano a lanciare il cortometraggio anche in altre regioni italiane poichè - ha affermato il Presidente Michele Sonnessa dell’Associazione nazionale delle Città dell’Olio - “il Molise ancora una volta è laboratorio di best practice da proporre a modello per iniziative vincenti sotto il profilo della promozione turistica e insieme di benessere nelle nostre comunità. L’olivicoltura sociale è pronta a scommettere con questo progetto su strumenti innovativi, originali e capaci di arrivare in profondità veicolando messaggi importanti per la società”. Con il lavoro di squadra promosso dalla Kairos, che vede coinvolto anche il Comune di Guardialfiera, si dà avvio infatti in Italia, a partire dal “laboratorio Molise”, alla prima sperimentazione di cinema e olivicoltura sociale . Nicola Malorni:”Ho percepito nel regista Simone D’Angelo una raffinatezza, un’attenzione peculiare per le sfumature di colori, luci, suoni… per i cambi temporali, per le coincidenze significative, un assetto psicologico che nel suo lavoro gli permette di rivolgere creativamente l’attenzione verso le manifestazioni dell’anima, da varie prospettive. Questo corto è la dimostrazione di come la mia intuizione avesse visto bene. Abbiamo ora un prodotto di qualità che mette al centro le capacità autocurative dell’essere umano rispecchiate in quelle dell’olivo, un Simbolo che oserei definire archetipico in quanto Albero della Vita, che con la sua resilienza ci fa riscoprire l’importanza delle relazioni umane e del nostro rapporto con le comunità e con il territorio nell’attivare processi di trasformazione profonda”. Alle parole di Nicola Malorni fanno da eco quelle del sindaco di Termoli Roberti che negli apprezzamenti alla qualità artistica del corto di Simone D’Angelo e alla bravura di tutti gli attori coinvolti, ha anche rievocato la peculiarità del Molise, di cui molti di noi hanno fatto esperienza, che con le sue bellezze è capace di far provare un nodo in gola che richiama e riporta ai luoghi natii e alle origini. E sono proprio le origini, intimamente custodite nei ricordi di un’infanzia felice, trascorsa a contatto con uliveti e con famiglie capaci di veicolare il calore di una affettività autentica attraverso gesti semplici come l’offerta di un po’ di pane e olio, a rivelarsi per la protagonista Eva, una giovane donna vittima di violenza, incarnata dalla bravissima attrice romana Noemi Bordi, il fattore trasformativo principale. Lo scorrere di circa 18 minuti di immagini cariche di colori e suoni naturali, sensazioni e sapori veicolati da sfondi paesaggistici suggestivi del litorale adriatico molisano o del lago di Guardialfiera e dei suoi uliveti, catturano l’attenzione dello spettatore in un viaggio introspettivo che è terapeutico per la giovane protagonista, e di promozione territoriale per le comunità molisane. Gocce sia da esempio per il Molise e per il resto del Paese chiamato ad interrogarsi sul senso del “fare sociale” non più assistenzialistico ma votato a promuovere empowerment territoriale, perché - come afferma il presidente della Kairos Malorni- “la mente umana necessita di cura costante, di dedizione, di amore da parte di famiglie e comunità consapevoli proprio come gli Olivi. Loro ci insegnano come antichi maestri che anche nella nerezza del trauma è possibile scorgere una feritoia attraverso cui è possibile guardare da nuove prospettive il mondo interiore ed esteriore”. Numerosi gli ospiti presenti tra attori, comparse, sponsor e rappresentanti istituzionali. Presenti all’evento anche il presidente nazionale delle Città dell’Olio Michele Sonnessa e il direttore nazionale Antonio Balenzano, la Presidente nazionale Loriana Abbruzzetti di Pandolea (associazione di donne produttrici di olio), la presidente de “Il Giardino segreto” l’avv. Patrizia Schiarizza (associazione nazionale impegnata nella tutela e cura di minori orfani di femminicidio), la direttrice Micaela Bruno della Scuola Forense “Frentana”, l’ideatore delle Città dell’Olio Pasquale di Lena. Presenti alla proiezione anche le due giovanissime rivelazioni del cortometraggio scelte da Simone D’Angelo per la rappresentazione dell’infanzia della protagonista Eva: Martina Malorni (nel ruolo di Eva bambina) e Niccolò Jovine (nel ruolo di Pietro bambino, amico di infanzia di Eva e psicologo da adulto). Non presente all’evento, data la veneranda età di 100 anni suonati nel 2021, Fausto - l’Ulivo fortunato - individuato da Nicola Malorni come simbolo dei processi di rinascita promossi dai progetti della Kairos in Molise.

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