Alle nuove generazioni spetta un domani migliore
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Oggi è la Giornata Mondiale dell’Infanzia e dell’Adolescenza, una giornata importante visto che il riferimento è al Futuro, che, il sistema delle banche e delle multinazionali, quello del dio denaro, il neoliberismo predatorio e distruttivo, continua a negare alle nuove generazioni, nonostante i pesanti messaggi lanciati dal Covid. Veri e propri allarmi - da tempo fatti propri dalla Terra, dalla Natura - rimasti inascoltati da un sistema che non ha il senso del linite, del finito, ed è per questa sua convinzione e modo di operare che continua a depredare ed a distruggere.
Personalmente non ho molta frequentazione con gli adolescenti e i giovani, e, pertanto, non posso dire che li conosco e so cosa vogliono. No, non so. Mi son detto, però, più volte, seguendoli mentre recitano in un film o competono nelle diverse discipline sportive, che, quando vengono coinvolti, dimostrano di essere bravi, capaci e pronti a nuove prove.
So, anche, che essi e, ancor più, quelli nati oggi o da poco tempo, avranno il coraggio e la forza di ribellarsi a questo sistema infame e, non solo, anche e soprattutto la capacità di costruire davvero un mondo nuovo che si riappropria di valori importanti - come il sogno. la solidarietà e reciprocità, il rispetto, la sobrietà, la convivialità - ed è in grado, anche, di esprimere quelli propri del tempo vissuto, nuovi per un nuovo domani, il loro domani e quello delle generazioni che seguiranno.
A proposito di Bambini
Un minore su sei nel mondo vive in estrema povertà
Quella cifra “dovrebbe scioccare chiunque, e la portata e la profondità delle difficoltà finanziarie causate dalla pandemia sono destinate solo a peggiorare le cose”, ha detto Sanjay Wijesekera, direttore dei programmi del Fondo delle Nazioni Unite per l’ infanzia (UNICEF).
Secondo lo studio, due terzi di questi bambini vivono nell’Africa subsahariana, in famiglie che lottano per sopravvivere con una media di 1,90 dollari al giorno o meno a persona, mentre l’Asia meridionale ospita quasi un quinto di quei bambini.
I dati delle Nazioni Unite indicano che circa 700 milioni di persone vivevano in condizioni di estrema povertà fino allo scorso anno, e altri 115 milioni potrebbero aggiungersi nel 2020 a seguito della crisi scatenata dal covid, che segna una battuta d’arresto nella riduzione della miseria osservata nel decennio.
Il numero di persone in condizioni di povertà estrema è diminuito di 29 milioni tra il 2013 e il 2017, è stato “un progresso lento e irregolare” ma ora rischia di aumentare nuovamente a causa dell’impatto del covid, affermano il rapporto dell’UNICEF e della Banca mondiale.
Nel suddetto periodo, tutte le regioni hanno registrato una diminuzione della povertà estrema tra i bambini, ad eccezione dell’Africa subsahariana, che ha registrato un aumento di 64 milioni nel numero assoluto di bambini che lottano per sopravvivere con meno di 1,90 dollari al giorno: da 170 milioni nel 2013 a 234 milioni nel 2017.
Sebbene i bambini rappresentino circa un terzo della popolazione mondiale, sono quasi la metà della popolazione estremamente povera. Inoltre, hanno più del doppio delle probabilità di essere poveri rispetto agli adulti attuali.
I bambini più piccoli sono i peggiori: il 20% di loro ha meno di cinque anni e vive in famiglie estremamente povere nei paesi in via di sviluppo, osserva il rapporto. La povertà infantile è più diffusa nei paesi fragili e colpiti da conflitti, dove oltre il 40% dei bambini vive in famiglie estremamente povere e il 70% dei bambini in estrema povertà vive in una famiglia in cui il capo del la famiglia lavora nei campi.
Il rapporto ritiene inoltre che la crisi COVID minacci di invertire sui progressi compiuti in termini di parità di genere e che la protezione sociale sia necessaria per migliorare i meccanismi di sopravvivenza della popolazione povera e vulnerabile, nell’immediato e affinché sia possibile la ripresa a lungo termine.
Il testo includeva raccomandazioni, come quelle che i governi espandono e adattano i loro sistemi e programmi di protezione sociale per prepararsi a crisi future, includano innovazioni per la sostenibilità finanziaria e rafforzano anche i quadri giuridici e istituzionali. Chiede inoltre di proteggere il capitale umano, espandere i benefici per i bambini e le famiglie a lungo termine e investire in politiche a misura di famiglia come il congedo parentale retribuito e un’assistenza all’infanzia di qualità per tutti.
“Sulla scia della massiccia perturbazione economica causata dalla pandemia, è più cruciale che mai che i governi ora sostengano le famiglie povere con bambini e ricostruiscano il loro capitale umano durante la ripresa”, ha sottolineato Carolina Sánchez-Páramo, direttrice della Divisione. di povertà ed equità della Banca mondiale.
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