LARINO, LA CULLA DELLE CITTA’ DELL’OLIO
Il prossimo 17 dicembre Larino vivrà, quale culla delle Città dell’Olio, i festeggiamenti del 25° anniversario dell’Associazione Nazionale presente nelle 18 Regioni che hanno olivi con il Piemonte e la Valle d’Aosta, per ora fuori. Oltre 300 le città e le istituzioni associate.
La mia scelta della costituzione a Larino, nel Molise, dell’Associazione delle Città dell’olio, approvata dal mio Presidente, Sen. Riccardo Margheriti e dalla Giunta dell’Ente Mostra Vini – Enoteca Italiana di Siena, culla, sette anni prima, della prima associazione d’identità, quella del vino, ha trovato l’entusiasmo del presidente designato, il sindaco di Trevi, Carlo Antonini, e, dell’allora sindaco della mia città, Alberto Malorni, il compianto Alberto, appassionato della propria terra, sempre con uno sguardo attento a tutto ciò che poteva servire a dare, al territorio ed alle persone, un domani migliore.
A raccontare la giornata, ricordata per il suo freddo improvviso e pungente, di quel 17 Dicembre di 25 anni fa, sarà una sintesi del filmato di oltre due ore e mezza, realizzato da quel testimone unico, che è stato in un periodo della storia della nostra città, Tonino Franzini. Il titolare di una filmoteca che, con il permesso del suo promotore proprietario, varrebbe davvero la pena di organizzare a fianco alla ricca biblioteca comunale, perché è storia, e, la storia, come si sa, è fatta dai documenti che la raccontano.
Una mattinata intensa vissuta da illustri rappresentanti istituzionali di quel tempo come il Presidente della Regione, Giovanni Di Giandomenico, con l’assessore Peppino Mogavero; i presidenti delle Province di Campobasso e Isernia, Antonio Chieffo e Attilio Pelosi con il vicepresidente Mimmo Pellegrino e l’assessore Michele Conte; gli onorevoli Giovanni Di Stasi, Luigi Occhionero e Emilio Orlando;il rappresentate del MiPA AFi, il dr. Nicola De Felice; i presidenti delle Camere di Commercio, Enrico Colavita e Agostino Angelaccio; il presidente ERsam, Antonio Ventresca; i tanti sindaci fondatori (nella gran parte molisani) della Campania, Liguria, Marche, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Fra questi sindaci, anche l’attuale sindaco di Imperia, Claudio Scajola, che, nel suo intervento, ha ricordato l’influenza della varietà autoctona “Gentile di Larino” sulla varietà autoctona della sua terra, la “Taggiasca”.
Con i giornalisti delle televisioni e della stampa del Molise, oltre 20 giornalisti dell’Associazione Stampa Estera in Italia, erano presenti due addetti agricoli delle Ambasciate a Roma della Germania e Spagna, e, con loro, un testimone d’eccezione, l’olimpionico Daniele Masala, un grande dello sport italiano e, anche, uomo esemplare. Altri ancora i protagonisti di quella mattina di dicembre: il prof. Lucio Francario, Università…; Angela de Niro, della Soprintendenza archeologica del Molise, che ha svolto una dotta relazione sulla storia dell’olivo nell’antichità raccontata dagli scavi fatti a Larino e altre località del circondario. Prima della firma dell’atto notarile, la presentazione del logo da parte di un designatore conosciuto per la sua collaborazione, in quel tempo, per le collaborazioni a settimanali come L’Espresso e inserto del Venerdì de LaReppubblica, Ro Marcenaro, ligure appassionato del Molise, al quale ha dedicato la farfalla colorata di “Piacere Molise”, oggi un logo ancor più valido per un Molise, che ha forte bisogno di raccontare e far conoscere il suo tesoro di risorse e di valori, il territorio.
Una giornata importante, significativa per Larino e il Molise, così ben rappresentati dai meravigliosi paesaggi espressi dalle sue ben 19 varietà autoctone di olivo e così bene raccontati da una cucina che trova nei suoi preziosi oli il minimo comune denominare, così come la Dieta Mediterranea, lo stile di vita che guida la classifica dei rimanenti sessanta più rappresentativi espressi dai popoli che abitano questa nostra sempre più amata Terra.
Una giornata che il Sindaco Puchetti e la sua amministrazione vogliono festeggiare con i protagonisti di allora, i rappresentanti di oggi delle istituzioni, i 136 sindaci del Molise, gli olivicoltori e i frantoiani, le organizzazioni professionali e cooperative, i cittadini tutti per ricordare anche il valore e il significato di una coltivazione, che è tanta parte dell’agricoltura molisana. Oggi, con la difficile situazione climatica, ancor più importante per la proprietà propria dell’olivo di captare, più di ogni altra coltura, anidride carbonica e restituirla come ossigeno. Che dire, poi, delle proprietà dell’olio, utili per una sana alimentazione, il benessere di ogni suo consumatore.
Anche per dire a chi non lo sa o l’ha dimenticato, il ruolo di culla delle Città dell’Olio svolto da Larino, con l’augurio di buon lavoro per altri 25 anni di successi dell’Associazione che, nel rispetto della sua “Carta dei Fondamenti”, difende e promuove i valori dell’olivicoltura italiana.
Pasquale Di Lena
La fonte novembre 2019
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