Record di over 100 per l’Italia Il merito va alla Dieta mediterranea
ITALIA A TAVOLA Primo Piano del 24 luglio 2019 | 10:19
La tradizione regionale sempre rispettata a tavola consente agli italiani di vivere meglio e più a lungo. L’Istat ha quantificato in 14.456 gli ultracentenari nel nostro Paese, il numero più alto al mondo. Patrimonio Unesco, prevede un’ampia varietà di alimenti prodotti con materie prime sane e di qualità.
La Dieta mediterranea consente all’Italia di raggiungere il record di cittadini over 100 condividendo il primato con la Francia, altro Paese che fa della buona alimentazione un principio fondamentale. Pane, pasta, frutta, verdura, carne, extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari hanno consentito agli italiani di conquistare il primato europeo.
Il classico piatto di pasta, parte integrante della Dieta mediterranea
Si tratta di un modello alimentare apprezzato in tutto il mondo come dimostra il record delle esportazioni agroalimentari made in Italy che hanno raggiunto 41,8 miliardi nel 2018 secondo le analisi Coldiretti. Un elisir di lunga vita che è stato riconosciuto anche con l’iscrizione della Dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità dell’Unesco il 16 novembre 2010. La Dieta mediterranea si è classificata come migliore dieta al mondo del 2019 sulla base del best diet ranking 2019 elaborato dal media statunitense Us News & World Report, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori. Il risultato della Dieta mediterranea è stato ottenuto grazie al primo posto in ben cinque specifiche categorie: prevenzione e cura del diabete, mangiare sano, benefici per il cuore, componenti a base vegetale e facilità a seguirla. L’apprezzamento mondiale per la Dieta mediterranea si deve agli studi dello scienziato americano Ancel Keys che per primo ne ha evidenziato gli effetti benefici dopo aver vissuto per oltre 40 anni ad Acciaroli in provincia di Salerno.
Il nuovo riconoscimento rappresenta anche una risposta ai bollini allarmistici fondati sui componenti nutrizionali che alcuni Paesi, dalla Gran Bretagna al Cile, stanno applicando su diversi alimenti della dieta mediterranea sulla base dei contenuti in grassi, zuccheri o sale. Un marchio infamante che favorisce i prodotti artificiali e colpisce già oggi ingiustamente le confezioni di extravergine made in Italy, il prodotto simbolo della Dieta mediterranea.
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