Coldiretti premia se stessa per i (de)meriti acquisiti in Sardegna
da QualeFormaggio del 29 Aprile 2019 |
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Alla scarsa enfasi che aveva accompagnato prima di Pasqua la sacrosanta richiesta di chiarimenti indirizzata da Sergio Cardia di Agrinsieme al ministro Centinaio, per via dello stallo in cui la vertenza latte sembra essere scivolata («Il raggiungimento di un'intesa sul prezzo minimo non ha fatto venire meno i nodi strutturali e non scongiura il pericolo che la crisi si riproponga»), richiesta che - a quanto pare - non ha trovato una adeguata replica dal ministero, hanno fatto poi seguito una grande risonanza e non poche critiche per lo scivolone compiuto dalla principale confederazione agricola italiana, per l’inopportunità con cui la stessa ha palesato - con il premio a Cualbu - meriti oggettivamente non rivendicabili: né per un esito soddisfacente, che la vertenza stessa non ha ancora avuto, né tantomeno per qualche ruolo operato dall’associazione nella trattativa o nelle proteste, dal primo sversamento di latte ad oggi.
Le ‘‘motivazioni’’ del premio
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Per quanto la motivazione possa apparire a qualcuno suggestiva e plausibile, ci sarebbe da chiedersi se i meriti dell’operazione non siano più ascrivibili all’azione di un ente preposto ad assicurare il rispetto della legalità che non all’attività di un burocrate. Un burocrate che di per sé un lauto premio già lo riceve mensilmente come dirigente d’una associazione che - se i risultati son quelli di una crisi cronica - di certo non brilla nel rappresentare una categoria di lavoratori sempre peggio retribuiti e mai adeguatamente tutelati nei confronti delle lobby industriali.
Tra le motivazioni sottolineate dal sito web del Codacons, quella che ha scatenato le ire dei pastori sardi riferisce di “un premio che riconosce l’impegno di Cualbu sulla questione del prezzo del latte pagato dalle industrie ai pastori della Sardegna, attività che lo ha visto in prima linea e che ha portato all’accordo con il Governo”.
“Cualbu, infatti, ha partecipato alla vertenza in prima linea”, prosegue così la nota del Codacons, “come presidente regionale di Coldiretti Sardegna ma anche come allevatore. Durante i giorni caldi della protesta, poi, ha spesso fatto da mediatore tra le esigenze che rimbalzavano dalle campagne e l’impegno della politica, partecipando ai tavoli aperti a Roma dal ministro dell’agricoltura Gianmarco Centinaio e del ministro degli Interni, Matteo Salvini. La partecipazione di Coldiretti Sardegna alla vertenza del latte è continuata anche davanti al prefetto di Sassari, quando è stato raggiunto l’ accordo tra gli industriali e gli allevatori”.
Le moltissime proteste a quella che risulta essere l’ennesima speculazione della Coldiretti (sulla pelle di chi lavora, ndr) sono rimbalzate tanto sulla stampa regionale quanto sui social media e sono state ben riassunte dal sito web Agricolae.eu, che a suggello del suo articolo e a riconferma di quanto sin qui esposto, sottolinea che “l'ultima (non la prima né la lenultima, ndr) a firmare in Prefettura l'accordo è stata propio Coldiretti”.
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Che forte che è la coldiretti, questa straordinaria agenzia stampa, un tempo la più grande organizzazione del mondo contadino! Sono certo, se la storia passata non mente, che, per una prassi consolidata, ora è con la Lega. Non ha mai tradito il partito di governo del momento. E' unica!
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