Bifernina
Superare le pericolosità dei viadotti sul Lago di GuardialfieraVariante a 4 corsie, su terra ferma, dal Bivio di Lupara allo Zuccherificio di Termoli, finanziata dall’Anas nel 2001
Superare le pericolosità dei viadotti sul Lago di GuardialfieraVariante a 4 corsie, su terra ferma, dal Bivio di Lupara allo Zuccherificio di Termoli, finanziata dall’Anas nel 2001
Vigilia di Ferragosto. Da quel
mezzogiorno, da quella mezzanotte, dal crollo del viadotto “Morandi” a Genova,
dal numero impressionante di vittime inghiottite nel vuoto, dal risveglio del
drago indiavolato nelle viscere di madre terra, la nostra gente è, qui, sbandata
e sbigottita.
Foto di P. di Lena |
La “Bifernina”, la strada che
ha aperto il Molise al decollo, è chiusa! Si sta eseguendo la radiografia del
rischio. E si trepida per la sua rapida riattivazione. Come già per Genova –
come per Cingoli, Apinola, Fossano, Ragusa, Licale – così si trema a
Guardialfiera e nel Molise. La Bifernina sarà riaperta, ma i viadotti con la
loro fisiologica durabilità, restano.
Giuseppe Conte (il Presidente
del Consiglio) ha esclamato a Genova che tragedie del genere non possono
ripetersi. “Tutte le autorità competenti devono ragionare sulle proprie
responsabilità!”
E m’interpello perciò, con
inquietudine, sul perché ci si debba ancora ostinare a dover percorrere viadotti
naviganti fra milioni di mc. d’acqua, quand’è invece possibile azzerare le
pericolosità, ragionando sull’ovvietà della logica e su quel mirabile progetto
“salva-guai”, già approvato con procedura d’urgenza, finanziato e, poi,
misteriosamente e dolorosamente accantonato. E’
incredibile!
Giuseppe d’Angioino (Presidente
Nazionale dell’Anas), Enrico Micheli (Sottosegretario alla Presidenza del
Consiglio) e Giovanni Di Stasi (Presidente della Regione Molise) avevano siglato
il finanziamento di 70 miliardi di lire, proprio per bypassare l’insicurezza del
lago, mediante la realizzazione d’una armoniosa variante, su terra ferma, a
quattro corsie dal bivio di Lupare all’ex Zuccherificio. Lo decisero allora
così, anche per creare un avvicinamento cronometrico e kilometrico della Puglia
Garganica a Roma. Che mirabilia!
E invece, dal 2001, si sta
ancora a sonnecchiare e a commettere il peccato sull’ottavo vizio capitale,
umiliando l’uomo, il suo destino e la sua vita. Tecla Boccardo, Segratario
Regionale Uil Molise, sta chiedendo anche rapide attenzioni comunitarie.
il face book “Liscione
Sicuro” diretto dalla giornalista Rita Frattolillo, ha superato in questi
giorni i 1600 iscritti. Chiede un tavolo di confronto con il Presidente della
Regione Molise, il Governo Nazionale e l’Anas, per l’adozione di provvedimenti
seri, per individuare le risorse e le procedure progettuali, soprattutto per la
realizzazione a mezza costa sul lato sinistro di Guardialfiera, della predetta
arteria a quattro corsie.
“Amate, perciò, la
ragionevolezza, voi che governate sulla terra e cercatela con cuore semplice”
(Sap. 1,1).
vincenzo di
sabato
1999-2000. In quel tempo anche la Regione Molise, presidente Veneziale, ha fatto la sua parte. Quale Assessore ai lavori pubblici di quel governo regionale, grazie ai bravi tecnici dell'Assessorato, ho collaborato con l'on. Di Stasi e svolto i compiti che mi spettava di svolgere per cogliere l'obiettivo della bretella. Ho lavorato anche, sempre grazie ai miei collaboratori, per il collegamento con la SS. 87 all'altezza della Civitella, il tratto più breve e quello con minore pendenza (3% max.). Una SS. 87 pensata lungo il corso del Cigno, dalla Stazione di Bonefro a quella di Ururi. Gli assessori che mi hanno succeduto hanno spostato il finanziamento e realizzato l'attuale tratto che dal bivio di Ripabottoni porta alla stazione di Campolieto. Un finanziamento comunque andato in porto. Alla luce dei fatti di questi giorni resta ancor più valida quella idea di risparmiare venti minuti di tempo e le innumerevoli curve che caratterizzano il tratto Casacalenda - Larino. Ricordo che i quel tempo c'era anche chi pensava a un'Autostrada nel Molise, quella, però, che doveva collegare Venafro, passando per Campobasso, con Foggia.
RispondiEliminaA tale proposito ricordo di aver convocato un incontro in Regione con l'on. Giovanni Di Stasi presente e, se non ricordo male, anche il Sen. Luigi Biscardi. .
Giovanni Di Stasi Ringrazio Pasquale Di Lena per la fedele ricostruzione di vicende che risalgono a venti anni fa. Avevamo un'idea in testa, buona o sbagliata che fosse, e ci battemmo per concretizzarla. Oggi i cittadini molisani e la loro classe dirigente hanno il dovere di condividere scelte precise sul tema delle infrastrutture e dei trasporti, ma anche quello di adottare la strategia migliore per realizzarle.
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