Fare squadra per vincere
È l’esempio che in questi ultimi sei anni sta dando una
squadra di ciclismo la Sky e che vale, non solo per questa disciplina sportiva,
ma anche per tutte le altre e, ancor più, per tante attività, vincenti solo se
i suoi protagonisti sono uniti.
Il Team Sky, grazie alla unità e al rispetto delle regole,
sta per concludere il Tour de France, con la vittoria di un suo campione, Geraint
Thomas, e con il terzo post di chi ne ha vinti già quattro di Tour de France, Chris
Froome, che ha mostrato di essere grande di fronte alla stupidità di tanti
francesi che lo hanno riempito di offese lungo tutto il percorso e fatto
rischiare perfino di cadere. Un uomo e un campione anche nella sua dedizione a
far vincere il suo compagno, che ha mostrato di andare forte, soprattutto sulle
montagne.
Chi ha pagato il prezzo più alto di questa stupidità è
stato, purtroppo, il nostro grande Vincenzo Nibali che aveva mostrato, dopo una
preparazione meticolosa, di poter competere alla pari con tutti gli altri e,
anche, di poter vincere con la sua fantasia e la sua natura di grande
attaccante.
E’ il ciclismo lo sport che più mi appassiona da sempre per
la fatica e il sudore di tutti i suoi protagonisti, non solo dei campioni; i rischi
che corrono; le ferite e i traumi che sopportano con le cadute; la possibilità
che ti fanno vivere con le loro grandi imprese.
Uno sport che non dà a nessuno dei suoi protagonisti la
possibilità di nascondersi.
Il primo grande applauso alla maglia gialla, poi a tutti i vincitori
delle altre maglie; a quanti hanno vinto tappe e traguardi; agli sfortunati
costretti ad abbandonare e alla carovana tutta che ha superato il traguardo di
Parigi. Un applauso anche a chi ha raccontato questo grande evento. Una tirata
di orecchie agli organizzatori che, con la loro incapacità di avere nelle mani
la corsa, ha penalizzato e fatto
rischiare conseguenze ancora più gravi a chi è rimasto vittima di questa
disorganizzazione.
Ed ora la Vuelta con Fabio Aru e, lo vogliamo augurare, con
Vincenzo Nibali, in attesa di vivere il grande giorno dei campionati del mondo
a Innsbruck in Austria e cogliere la vittoria con uno di questi due nostri
campioni o, comunque, di uno che veste la maglia azzurra.
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