IL CLIMA, IL PROBLEMA DEI PROBLEMI - post 1
Italia Bio, No Ogm |
Leggo su Qualeformaggio, 5-12 febbraio, che ci sono tendenze positive delle vendite
al dettaglio in Cina, talmente positive, soprattutto nell’agroalimentare e, in
particolare, il latte. Se la crescita del consumo di questo prodotto va avanti
così, senza un adeguamento delle efficienze produttive, la Cina ha bisogno, nel
2050, del triplo di latte prodotto nel 2010.
La conseguenza è di un +35% di emissioni di gas serra dovuto ad un +32%
della superficie destinata all’allevamento delle bovine da latte e un + 48% di
inquinamento delle falde da deiezioni.
Mi viene in mente la Grande Stalla di
12.000 manze della Granarolo e ai suoi 100 ettari di superficie, alle necessità
di antibiotici, alla massa di deiezioni, all’inquinamento di una parte
importante del Molise, in particolare il suo mare. Un pensiero che mi riporta
alla grande vittoria, tutta del territorio, che ha rimandato al mittente e ai
governanti del Molise questo progetto folle.
A pensare che i cinesi non hanno mai avuto una preferenza per il latte
alimentare vaccino, tant’è che il consumo pro-capite negli anni ‘70 era di 1,5
litri procapite. Oggi è 25 volte in più
La necessità, più che possibile, di fare ricorso alle
importazioni di foraggio o di latte trasferirebbe il problema ambientale alle
nazioni produttrici.
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