Grano, sì al blocco dell'import , no allo sciopero della semina
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Sono d'accordo, però, con il resto del suo ragionamento.
E' da due anni che parlo, con alcuni articoli, ai produttori di grano e alle loro organizzazioni di "sciopero", non della semina, ma " dell'acquisto dei prodotti che servono alla coltivazione del grano" e raccogliere quello che la terra dà.
Una "rivoluzione" seminare e non acquistare quello che più pesa sul bilancio di un raccolto. Questa volta, se ci sarà questo sciopero, a doversi preoccupare saranno i petrolieri e le multinazionali dei concimi, degli antiparassitari, dei pesticidi
Continuo a credere che vale la pena seminare, senza, però, essere schiavi dei fornitori. Seminare per produrre grano ancor più di qualità e, cogliere l'occasione di una rinuncia ai mezzi di produzione prima citati, per dare alla terra un po' di respiro.
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