L'olio diventa protagonista nel piatto al concorso enogastronomico di Termoli


da Italia a Tavola -  quotidiano di enogatronomia, turismo, ristorazione e ospitalità
di Pasquale Di Lena

Cultura e formazione al centro della “Settimana eccellenza gastronomica” con grandi ospiti, corsi di pasticceria e cioccolato e un concorso che ha visto 13 giovanissimi concorrenti giocare sul rapporto olio-cibo

Una straordinaria e interessante kermesse di quattro giorni, la “Settimana eccellenza gastronomica”, tutta all’insegna della cultura e della formazione, ha animato l’Istituto alberghiero “Federico di Svevia” di Termoli con il corso sulla Pasticceria, con un master sul Cioccolato e il concorso di Enogastronomia, con gli abbinamenti non solo del vino, ma anche dell’olio, e un seminario su “Enogastronomia e turismo”.



A seguire il master sul Cioccolato personalità di grande prestigio nel campo della pasticceria, come il campione del mondo nonché presidente della Fip (Federazione italiana della pasticceria), Roberto Lestani, accompagnato dalla delegata della Fip del Molise, Daniela Carissimo, campionessa in competizioni nazionali e internazionali, Silvia Celi della Fip Abruzzo e da Gina Vitucci dell’Equipe Eccellenze. Il Concorso, a carattere interregionale, ha visto la partecipazione degli allievi non solo del Molise, ma anche del Lazio, delle Marche, dell’Abruzzo e della Puglia, seguiti e applauditi da un pubblico entusiasta.

L’onore di essere stato chiamato, quale esperto di olio, a far parte della giuria del concorso Enogastronomia, mi dà la possibilità di riportare alcune riflessioni su questa bella novità della presa in considerazione dal Concorso, del rapporto cibo-olio e non più solo cibo-vino. Una giuria presieduta da Christian Castorani, chef del Red Academy di San Vito Chietino (Ch) e composta da Roberto Lestani; Rudy Rinaldi, sommelier professionista presidente dell’Aspi Abruzzo e Molise e Maurizio Varriano, esperto di turismo per i borghi d’eccellenza.

Nella quasi totalità i tredici concorrenti erano coppie di giovanissimi vestiti come gli chef professionisti, con alcuni già pronti a diventare protagonisti vista la facilità nel comunicare il loro lavoro, la loro passione per il cibo e la cucina. Le presentazioni dei vari piatti, preparati con grande gusto a dimostrazione che sono guidati da bravi maestri, si sono trasformate in vere e proprie lezioni con le domande e i consigli dati dai componenti della giuria.



L’olio, questo straordinario filo conduttore della nostra migliore tradizione culinaria fortemente legata alla dieta mediterranea, ha svolto magnificamente il ruolo di protagonista affidatogli dal promotore della “Settimana di enogastronomia”, Maurizio Santilli, insegnante dell’Istituto alberghiero di Termoli. Un vero maestro che vive la gioia dei suoi allievi che si vanno affermando nel Molise, una regione che vale la pena visitare per la bellezza dei suoi paesaggi, la ricchezza della sua storia e delle sue tradizioni, l’impronta della ruralità e, sempre più, per degustare la sua cucina di grande bontà grazie anche a questi giovani e bravi interpreti del territorio che dà al cibo la qualità. Non solo nel Molise, molti sono già protagonisti in Italia e nel mondo.

Per me, un Concorso che dedica all’olio un’attenzione così particolare, una vera e propria novità, merita più di un applauso, anche perché, quello che è successo nella “Settimana di enogastronomia”, da ora in poi, spero, “Oleoenogastronomia”, ha confermato una verità, e cioè che la bontà o meno di un olio fa la differenza nella pietanza e nello stesso piatto. Un dato importante per la formazione dei futuri chef o cuochi, nel momento in cui sanno che l’olio, quello extravergine di oliva, nelle sue diverse espressioni di fruttato - intenso, medio o leggero - ha la capacità di esaltare o abbassare la bontà del cibo.

La stessa quantità di olio da olive, cioè poche gocce o un filo più o meno abbondante, fa la differenza e, di essa, hanno avuto modo di prendere atto i concorrenti. Un fatto che può portare il nuovo cuoco a fare una scelta non casuale, ma accurata e, comunque, rispondente alla pietanza che si vuole preparare. Un’altra prova per l’olio da oliva dell’interesse nuovo per la sua qualità e le possibilità che questa ha di convincere il consumatore, sempre più del mondo. Un consumatore esigente ma pronto a rispondere alle necessità e alla passione dei bravi olivicoltori.



Non è mancato, come accennavo all’inizio, un convegno sulle azioni e le strategie per la promozione del territorio e lo sviluppo delle risorse locali , “Turismo & Enogastronomia”, organizzato da Maurizio Santillie e partecipato dal dottor Marco Tagliaferri, con Rossano Pazzagli, professore dell’Università del Molise e presidente del corso di laurea “Enogastronomia e Turismo” nella sede di Termoli, relatore insieme con Roberto Lestani, Giorgio Rotolo, il pastore del Parco nazionale Abruzzo, Molise e Lazio e Fabio Nebbia, titolare dell’azienda “Granaio molisano”.

I vincitori del Concorso
Scuole Esterne
Enogastronomia: Melissa Felice (Alberghiero Vinchiaturo)
Pasticceria: Ali Kaspi (Sede distaccata Larino medaglia d'oro)
Buono Danile (Alberghiero Foggia, miglior Tecnica)
Marta Amedei (Alberghiero Rieti, miglior Impiattamento)

Interni
Enogastronomia: Team Christan Giuliani e Lorenzo Razionale
Pasticceria: Team Laura di Cicco e Loris Pinti (medaglia d'oro)
Abbinamento prodotti tipici: Team Cristina Degnovivo e Andrea Colucci

27 aprile 2016 11:00
pasqualedilena@gmail.com

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