PROMESSE DA MARINAIO
Quale testimone e cronista dell'incontro del 6 Dicembre dello scorso anno ricordo l'impegno preso dai due presidenti. Sono passati sette mesi e, nonostante un primo sollecito, i due governatori non hanno avuto il tempo di rispondere, rendendo così inutile la loro parola data a Don Alberto Conti davanti ad oltre cento persone che, presenti, hanno avuto modo di essere testimoni quanto me. Riporto volentieri questo secondo sollecito di Don Alberto, con la speranza che trovi ascolto da parte di chi è stato votato per governare l'Abruzzo e il Molise e dare risposte, soprattutto a chi si è fatto carico di tracciare un percorso per uscire dalla pesante crisi.
DIOCESI DI TRIVENTO
CARITAS DIOCESANA
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Al Dott.
Luciano D'Alfonso
Presidente Giunta Regionale dell'Abruzzo
Al Dott. Paolo
Di Laura Frattura
Presidente Giunta Regionale del Molise
Trivento, 21 giugno
2015
Signori Presidenti delle Regioni Abruzzo
e Molise,
l'invito che ormai oltre un mese fa ho
rivolto a Voi, in quanto massimi esponenti delle Istituzioni territoriali, di
attuare l'impegno assunto il 6 dicembre dello scorso anno di celebrare una
seduta congiunta dei due Consigli regionali per affrontare l'emergenza sociale,
economica, culturale delle aree interne, non ha avuto ancora alcun riscontro.
Il mio richiamo - che faceva seguito
alla lettera pubblica del 14 aprile che
il Vescovo di Trivento Mons. Domenico Scotti ed i 46 sacerdoti della Sua
diocesi avevano indirizzato a Voi e alle massime Autorità locali, regionali e
nazionali, per ricordare le urgenze delle zone più disagiate delle nostre due
regioni e proporre un programma minimo per affrontarle con spirito ed intelligenza
nuovi - confidava in rapide decisioni che finalmente fossero accertate da tutti
i cittadini come il primo, ma risolutivo passo per riconciliare la gente alla
politica ed alla sua capacità di offrire serenità, occasioni di lavoro comune,
impegno concreto per sollevare tutti coloro che, per età, condizione economica
e sociale, luogo di vita, stanno pagando il prezzo più alto alla devastazione
della crisi, vittime anche delle tante contraddizioni con cui tutti, ma chi ha
responsabilità di governo più degli altri, ci troviamo costretti a
confrontarci.
L'appello del Vescovo e la mia più
modesta lettera di sollecitazione invocavano fatti concreti ed un atto che non
c'è stato.
Non meritano, dunque, l'uno e l'altra,
una risposta? Ma più ancora, non meritano una risposta gli “ultimi” per conto
dei quali la Chiesa di Trivento, che li ha in onore, ha levato la Sua voce?
Oggi, con la speranza che questa attesa
non venga ulteriormente delusa, torno a rivolgervi la richiesta di adempiere a
quanto Voi stessi avete proposto in occasione della presentazione del libro
“Rompere gli schemi per creare il nostro futuro” e che potete riascoltare nel
video pubblicato sul sito: www.parrocchiacastelguidone.it
Non è più possibile cercare una risposta
alla crisi delle aree interne, allo spopolamento ed all'impoverimento di ogni
presidio che assicuri alle comunità che
vi risiedono le tutele minime – del lavoro, dell'istruzione, della salute -
all'interno di provvedimenti più generali i cui effetti, positivi quando ci
sono, solo residualmente giungano a toccarle.
C'è necessità di politiche più
specifiche, di una “strategia d'urto” misurata sui loro bisogni, che vanno
guardati con rispetto ed affrontati con amore civile.
Torno, dunque, a chiedervi di tener fede
alle vostre parole, indicendo la seduta congiunta dei Consigli regionali da Voi
guidati nella città di Trivento ed attivando le leve istituzionali per fare in
modo che ciò accada con urgenza, dal momento che l'emergenza, da tutti
riconosciuta, non tollera più rinvii.
Vi rivolgo il mio cordiale saluto,
Sac. Alberto Conti
Direttore Caritas Trivento
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