Un successo la presentazione del libro di Franco Cianci “Francesco Colitto – storia di un grande liberale molisano”


il  saluto
del presidente della provincia di Campobasso, Rosario De Matteis
 Un successo la presentazione, oggi pomeriggio a Campobasso, del libro “Francesco Colitto – Storia di un grande liberale molisano” scritto dall’avv. Franco Cianci per le edizioni il Bene Comune di Campobasso. Cianci, già consigliere regionale, è stato un grande amico di Colitto, politico e parlamentare molisano che ha avuto l’onore di essere uno dei 75 componenti della commissione dell’Assemblea Costituente della Repubblica italiana, che ha predisposto il testo della Carta Costituzionale, e, in seguito, sottosegretario di Stato alle Finanze del governo De Gasperi.

Con la presentazione del libro di Franco Cianci, uno dei suoi soci più attivi, l’Associazione degli ex consiglieri, presieduta da Gaspero Di Lisa,  ha voluto dare continuità al suo impegno di promozione culturale e politica, a fianco delle istituzioni, in primo luogo la Regione.  Un altro importante contributo teso alla conoscenza dei valori e delle risorse del nostro Molise, al ruolo svolto e alla necessità di una difesa e tutela della sua autonomia.  

Una sala consigliare strapiena, quella di Palazzo San Giorgio, con numerose personalità presenti, che – dispiace dirlo – ha messo ancor più in luce l’assenza dei consiglieri regionali, compresi i componenti della giunta. Erano, invece, presenti  il sindaco di Campobasso, Battista, e il presidente della Provincia di Campobasso, De Matteis, che hanno portato il saluto  delle istituzioni rappresentate.


il tavolo dei relatori
Del libro ne ha parlato, presente l’autore, il prof. Antonio Mucciaccio, che ha introdotto e coordinato il dibattito non senza, però, aver prima sottolineato il ruolo decisivo dell’illustre parlamentare molisano nella predisposizione di emendamenti fondamentali per il futuro riconoscimento della 20a regione italiana.

Norberto Lombardi, il primo chiamato a intervenire, ha tracciato il percorso politico di Colitto, a partire dagli anni giovanili, quando rimane affascinato dal fascismo anche se la sua iscrizione, 1936, al partito di governo è dovuta più alla necessità di dare spazio alla carriera universitaria che a una precisa convinzione politica. La sua adesione, dopo la liberazione, prima al Fronte dell’Uomo qualunque” e, poi, al Partito Liberale, che non abbandonerà, rimanendo ad esso fedele per tutta il resto della sua non breve vita.

Straordinario e unico il suo rapporto con la città di Campobasso e i suoi cittadini, che lo adorano e lo stimano creando così una situazione di preferenza al partito della Democrazia cristiana che, nel Molise, dominava più che in ogni altra parte del Paese.

Un libro di memoria – ha sottolineato Lombardi - che vale la pena leggere per capire la profonda differenza  tra la politica nel periodo dominato dalla Democrazia cristiana e che ha visto grande protagonista il liberale Colitto e quella attuale, che non riesce neanche più a sorprenderci con il suo appiattimento sempre più deleterio.

A sviluppare questo confronto tra la classe politica di ieri e di oggi ci ha pensato l’editore del volume, nonché direttore de il Bene Comune, Antonio Ruggieri, chiamando in causa anche la classe dirigente di questo Molise. L’ha fatto con grande forza ed ha dimostrato di essere convincente.


Sen. Luigi Biscardi
Un confronto spietato tra chi, Colitto, che, anche a 89 anni, rimaneva affascinato dalle novità, dimostrando, così come altri protagonisti della politica molisana, di non smettere di pensare al futuro ma di programmarlo, e chi, ultimamente, dimostra di vivere la sua esperienza di dirigente e, soprattutto, di politico, senza un progetto e senza un programma, senza un’idea di futuro, cioè la voglia di dare spazio a un percorso capace di cogliere un domani possibile per il Molise. tutto questo nel momento in cui c'è bisogno della politica se si vuole difendere l'autonomia del Molise, oggi a rischio.
lo scrittore Pietro Corsi
 
A chiudere gli interventi, l’ex consigliere regionale Massimo Torraco che, già dipendente della Banca Popolare del Molise, ha voluto ricordare il rapporto con il suo Presidente Francesco Colitto che di questa Banca era stato il fondatore.

Questi e tanti altri gli spunti che la lettura del bel libro di Cianci dà insieme con la conoscenza di uno straordinario personaggio della vita politica molisana, oggi più che mai di grande attualità.

Un libro tutto da leggere ed ecco perché bene ha fatto l'Associazione, con l'aiuto dell'editore Ruggieri, a sostenere la sua pubblicazione e la presentazione di oggi nel luogo più rappresentativo, la sala consigliare di Palazzo S, Giorgio, il cuore della città. Campobasso, che ha tanto amato Francesco Colitto e ancora lo ricorda.

pasqualedilena@gmail.com

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