"Piccolo grande Molise" 3
Piccolo
ma ricco di tutto
Tante montagne e tante colline, minute pianure e un ristretto tratto di mare; un’agricoltura e una ruralità, in percentuale, più diffuse che altrove; olio, vino, cereali, ortaggi e frutta e abbondante tartufo, con quello bianco più che in ogni altra parte d’Italia; un ricco passato e tanta cultura; ricche tradizioni, con una cucina all’insegna della semplicità e ricca di mille variazioni sul tema cereali, forno, orto, pescato; la bellezza dei suoi paesaggi e la memoria della transumanza, dei piccoli paesi. Una Regione che appare come una deliziosa, incantevole Città-campagna
Proprio
perché piccolo è ancora più prezioso il territorio di questo nostro Molise.
Sperperarlo vorrebbe dire rimpiangerlo presto,
soprattutto ora che c’è la necessità e l’urgenza di tracciare un percorso,
anche se solo un viottolo, che serve,
però, a capire in quale direzione andare e dove si vuole arrivare per dare un
futuro ai giovani. Questi nostri figli, che, purtroppo e sempre più, prendono
la via che porta a emigrare altrove per lavorare ed esprimere la propria
professionalità, in pratica cercare di vivere la vita…
Vivere la vita una sensazione che la società dei
consumi e dello spreco non riesce più a dare.
Il territorio,
questo straordinario e fondamentale bene comune, che è sempre stato e resta la
sola risorsa dalla quale ripartire per dare una risposta di lavoro e di qualità
della vita ai giovani, una sicurezza alle famiglie, una speranza e una voglia
di fare senza le quali non si muove nulla, tutto resta fermo o va indietro.
Il
territorio quale contenitore di valori e di risorse
che bisogna conoscere per poterli condividere con gli altri, renderli comprensibili e spiegarli perché tutti siano
portati a esprimere questi valori e queste risorse - di cui prima parlavo e che
vale la pena riportare - quali l’ospitalità, la storia, la cultura, il nostro
cibo quotidiano di assoluta qualità, la nostra terra, le nostre tradizioni di
cui alcune antichissime.
La
ruralità, quindi, come straordinario valore di grande
attualità e modernità e non un segno di arretratezza, ma l’espressione più
avanzata di quel grande e fondamentale patrimonio che è il territorio e la sua
agricoltura, da porre entrambi al centro di questo nuovo modello di sviluppo.
Territorio e Agricoltura
quali patrimoni di saperi, cioè di conoscenze e di competenze, di valori
storico-culturale-artistici, paesaggistici e quelli legati alle tradizioni, che
il tipo di sviluppo in coma ha provato a cancellare e continua a farlo per
mantenere alta la bandiera del profitto per il profitto.
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