MEDITERRANEITA’ COME STILE DI VITA
foto ricordo dell'ultimo degli appuntamenti dell'evento "I Venerdì della Biblioteca", con il Dr. Marco Tagliaferri al centro. |
Un’esperienza che il Lions, d’accordo Marco Tagliaferri e il
nuovo Presidente, la larinese Angela Vitiello, è intenzionato di continuare coinvolgendo le
altre associazioni e sempre in collaborazione con il Comune di Larino
rappresentato dal Presidente del Consiglio, Michele Di Carlantonio.
Davvero bella e interessante la lezione di Marco Tagliaferri,
che a Larino ha dedicato una serie di belle idee, non ultima quella della
trasformazione dell’ospedale G. Vietri in un centro di prevenzione per non arrivare
alla malattia e, così, aver bisogno della cura.
Un’idea rivoluzionaria che, se fatta propria e sostenuta dai
larinesi e posta all’attenzione del governo regionale, avrebbe avuto la forza
di mantenere in piedi una struttura che, in pratica, sta chiudendo, purtroppo
nella rassegnazione generale e con lo spreco di chiacchiere che hanno portato
alla situazione in cui versa il Vietri.
Bisognerebbe parlare di quelli sempre pronti a mettersi
dietro gli striscioni; applaudire il governatore di turno; non capire la
proposta di Tagliaferri, come ieri non hanno capito il piano Astore, la Maugeri
o la proposta di un distretto geriatrico che i soliti ciarlatani hanno subito
definito ospizio! Eppure di "ospizio" ne ha bisogno, più che mai,
Larino, e non solo, anche il Molise e le regioni confinanti.
Un’idea stupenda, dicevo, anche perché direttamente
collegata al territorio molisano e alla sua capacità di produrre cibo di
qualità e, quindi, all’alimentazione sana, e, soprattutto, a quello stile di
vita espresso dalla “Mediterraneità” di cui il Molise è degno rappresentante.
Stile di vita elemento centrale di quel riconoscimento da
parte dell’Unesco – ci tiene a sottolinearlo Marco Tagliaferri – prima ancora
di un modo di mangiare, che è sì importante ma che rappresenta, però, solo una
parte di quel modo di essere e di comportarsi, di vivere la propria identità
che il territorio esprime con la sua storia, la sua cultura, le sue tradizioni,
l’ambiente e il paesaggio.
Una Piramide, quella dello stile di vita, che va oltre l’alimentazione,
nel momento in cui poggia sull’attività fisica, la convivialità della tavola,
la stagionalità degli alimenti, la tipicità e la diversità. C'è da dire che la “Mediterraneità”
è anche valorizzazione della storia umana (s’incarna bene con la storia di una
città antica e dalle forti tradizioni rurali, qual è Larino), come pure di quel
tipo di sviluppo di cui ha sempre più bisogno il mondo, sostenibile e solidale.
In questo senso è sempre più urgente il recupero della
cultura della frugalità e della semplicità, della sobrietà e della moderazione
se si vuole avere premura e cura dell’ambiente. Insieme con questo recupero, "fondamentale
– ha proseguito Marco Tagliaferri - è anche quello che tiene in considerazione
il tempo per vivere la ritualità del cibo". In particolare l’arte della
cucina, la sua poesia, il suo canto con note di profumo e di sapore.
Portare avanti la “Mediterraneità” vuol dire certamente
tutelare la nostra salute, ma anche indicare un modello sociale, economico e
politico e, in questo modo, dare continuità a una storia di millenni che il
mondo moderno non è riuscito a leggere e la pesante crisi lo sta dimostrando.
Un discorso che, personalmente, mi trova completamente d’accordo
ed è per questo che ho scelto il territorio come bandiera da sventolare,
raccontare e difendere. Ora, in questa fase critica, quando è sempre più
evidente il rischio che il territorio diventi poca cosa per colpa di chi ha scelto il profitto, personale e
immediato, e non l’impegno e il peso di costruire il futuro, lasciando alle
nuove generazioni il solo bene a disposizione.
Per fare questo c'è bisogno, però, non di egoismo e avidità,
ma di lungimiranza che il sogno, e solo il sogno, sa dare.
pasqualedilena@gmail.com
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