EXPO 2015, UNA GRANDE OCCASIONE PER IL MOLISE SE NON SI SVENDE IL SUO TERRITORIO




E’ iniziata da poco la grande campagna di comunicazione dell’Expo 2015 di Milano, che vedrà la rappresentanza di bel 146 del mondo a segnare un momento importante per l’intero Paese, con tutt’e venti le sue Regioni.

Una straordinaria opportunità per le realtà che sanno cogliere quest’occasione unica per presentare le proprie eccellenze enogastronomiche e, soprattutto, i territori di origine.

Credo che per il Molise l’Expo 2015 debba diventare, da subito, un obiettivo importante da raggiungere e, perché questo succeda, c’è bisogno di una strategia di marketing, che non può essere messa nelle mani di improvvisatori, ma di professionisti in grado di fissare un programma e di mettere in campo progetti che s’intendono realizzare. Una grande opportunità per dare vita a uno strumento che sia in grado di governare, anche dopo l’Expo,  il marketing, per dare al territorio e ai protagonisti nel campo della produzione e della trasformazione e della promozione turistica, quelle attenzioni mai date e le risposte mai ricevute.

Una strategia che ha la capacità di coinvolgere, da subito, tanti giovani e di dare loro insegnamenti e esempi utili a renderli dei capaci professionisti nel campo della promozione e della valorizzazione, con azioni che servono a dare alle risorse della Regione tanto valore aggiunto e l’immagine di qualità che meritano.

C’è, però, da affrontare un problema urgente, strettamente legato al grande tema dell’Expo, il cibo,  che, purtroppo, è fortemente condizionato dallo spreco di territorio. Un fenomeno per ora inarrestabile, se è vero che ogni secondo, in Italia, spariscono sotto le ruspe 8 metri quadri di terreno, nella gran parte destinato al cibo. 

Un fenomeno che non risparmia il Molise e che, pertanto, bisogna immediatamente bloccare se si vuole avviare il discorso che vuole portare, nel 2015, il Molise a Milano e gli ospiti dell’Expo a visitare il Molise, le sue realtà produttive e i suoi paesaggi.

Sta qui la necessità di fare scelte oculate, finalizzate a guardare lontano per renderle strutture portanti di una programmazione, che, per quanto riguarda il Molise, ha bisogno solo di dare continuità e forza ai valori e alle risorse del territorio, in particolare l’agricoltura e la sostenibilità, con le produzioni biologiche che avranno sempre più successo, a partire dal 2014.

Sta qui il buon senso di dire No a strutture e infrastrutture che rubano terra fertile e, con essa, cibo,  in modo da poter rispondere al messaggio dell’Expo 2015 di Milano che, personalmente, trovo vincente per il Molise se, ripeto, esso resta libero da condizionamenti e svendita dell’unico bene che ha, il territorio.

Un’occasione, l’Expo 2015, che il Molise non deve perdere, ma che, invece, deve saper sfruttare con la messa a punto di un programma di iniziative che, dalla prima metà del prossimo anno, devono portare al 2015 e questo per far vivere alla sua agricoltura e al suo territorio il successo che meritano.  
 
 
 
 

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