UNA STRATEGIA DI MRKETING PER VINCERE SUL MERCATO GLOBALE
(prima parte)
di valori. La qualità e la sicurezza alimentare,
L’incontro di ieri a San Felice del
Molise, organizzato dall’Associazione culturale Comunità croata del Molise in occasione della 2a edizione della bella
manifestazione “Tintilia e prodotti tipici”, aveva una premessa che ritengo importante
riportare perché chiara e di grande attualità.
“Nell’epoca della globalizzazione, l’agricoltura
acquista un ruolo importante. Ha, infatti, non
solo una valenza economica, ma anche etica e
Una premessa, da me pienamente condivisa,
che dovrebbe ispirare l’azione di chi è impegnato, a vari livelli, nel non
facile ma, comunque, esaltante compito di governo del territorio molisano.
Essa è, comunque, fondamentale per aprire
ed essere protagonisti di un mercato, quello globale, che non è statico, ma in
continuo movimento, e, ciò è messo in evidenza dai tanti e nuovi protagonisti,
con miliardi di nuovi consumatori, oltre che dal confronto tra le colture e le
nuove possibilità di scambio. Un mercato
sempre più caratterizzato da una crescente e non facile concorrenza, che porta
a emergere e vincere chi vi arriva preparato e lo vive da protagonista.
“Territorio e Agricoltura” è anche il
titolo di un mio libro, uscito lo scorso anno, che, oggi, alla luce di una più
attenta analisi, che ha portato ad arricchire le riflessioni sul destino di
questi due elementi centrali per un nuovo tipo di sviluppo, intitolerei
“Territorio, Agricoltura e Sostenibilità, le sole opportunità”.
“Territorio e Agricoltura” quali patrimoni
di saperi, cioè di conoscenze e di competenze, di valori storico – culturale – artistico
- paesaggistici e quelli legati alle tradizioni, che il tipo di sviluppo in
coma ha provato a cancellare e continua a farlo per mantenere alta la bandiera
del profitto per il profitto.
Penso al dialetto, così legato al
territorio, che rischia di essere patrimonio di pochi un po’ ovunque, e alla
stessa nostra lingua italiana imbrattata dall’inglese e non a mo’ di moda, ma
con il preciso intento di annientare la nostra identità e trasformarci in numeri
che hanno un solo obbligo, quello di consumare ciò che le multinazionali
decidono di farci consumare.
i relatori: a fianco a me, Occhionero, Benvenuti, Meini, Ambasciatore Croazia, Zara |
Penso al nostro stile di vita per
eccellenza, la Dieta Mediterranea, che, mentre viene esaltata e applaudita altrove, da noi viene, invece,
soppiantata da un food e beverage che è tutt’altra cosa della nostra grande
straordinaria tradizione culinaria, ma solo fonte di malattie cronache che
costano ai soggetti interessati oltre che alla sanità italiana.
Penso, anche, alla biodiversità, che è la
fonte prima del paesaggio; al dialogo e al confronto; al gusto e piacere dell’ospitalità;
alle risorse artistiche ed ai valori architettonici e urbanistici che, per
quanto riguarda il Molise, sono fortemente legati, più che a uno stato di Regione,
a una Città-campagna fortemente segnata dalla ruralità. Un valore che è tutt’altro
che un segno di arretratezza! È, invece, un elemento che, se prontamente utilizzato e organizzato, proietta il Molise, proprio
perché in grado di dare quelle risposte che soprattutto i giovani non hanno, nel
futuro.
Ecco che oggi nel Molise puntare con
decisione sul territorio, l’agricoltura e la sostenibilità (un insieme di
valori che lo rendono ricco, moderno e vincente) è la sola possibilità per uscire
dalla crisi e diventare esempio per le altre Regioni e Paesi.
Il territorio, l’agricoltura e la sostenibilità
visti non come obblighi ma come grandi opportunità per porre, così, il glocale al
confronto del globale e diventare, senza annullarsi, un protagonista con tutt’i
suoi caratteri, da rendere, con la
visibilità e il racconto, attraenti, appetibili, trasformando i produttori in attori
del mercato.
(continua)
pasqualedilena@gmail.com
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