A vederla, alta con la sua chioma raccolta, è una palma come tante altre. Ma non è così e questo perché ha una storia da raccontare, quella che Ivano ha raccontato a me, per puro caso, l'altro giorno, mentre stavamo in macchina per andare, con Ettore e Luciano, a gustare del buon pesce al retro bar di fronte allo zuccherificio, Pit Stop, gestito dal buon Nereo e sua moglie con Pardo Iacobelli di Larino ai fornelli. Ivano, di origine abruzzese, approdato a Larino al seguito del padre che lavorava per la Lodigiani, ha, nella sua gioventù, irato per il suo lavoro di autista, nei paesi arabi e, poi, in Africa,dov'è rimasto per qualche anno in Libia. Ivano ha, come la gran parte degli abruzzesi e dei molisani, la dote di fare amicizia con tutti. Nell'agosto di trent'anni fa (1983), quando stava per tornare in Italia per sposarsi, un suo amico libico, uno dei tanti che lavorava nei giardini imperiali di Gheddafi a Bengasi, gli ha voluto donare un vasetto co...