ANCHE NOI SULLA TORRE


Mentre tutti siamo in attesa di aspettare la nuova nevicata dopo l’allarme dei rappresentanti istituzionali, riportato da tutti gli organi di informazione e ripetuto anche con servizi speciali di radio e televisione, noi stiamo qui a riflettere sul coraggio e la vigliaccheria di noi uomini, la ricchezza di valori e la miseria in circolazione.
Non nascondiamo la nostra commozione nel momento in cui ci vengono in mente Oliviero Cassini, che da sessanta giorni guarda la città dall’alto della Torre della stazione centrale di Milano, e Stanislao, il giovane che l’altro è andato a fargli compagnia, dopo che Carmine, per ragioni di salute, e Peppe che è sceso per capire in giro le reazioni a questa loro lotta, l’avevano lasciato solo.  
Il coraggio di questi eroi moderni (ma gli operai non erano scomparsi!) e il senso alto di civiltà in questa loro lotta in difesa del posto di lavoro, e non solo, anche di questa Italia che TrenItalia ha spezzato in due con la soppressione dei treni  e dei servizi di Wagon lits che davano loro occupazione. Sotto la torre ci sono altri 40 compagni di lavoro licenziati, a rappresentare altre 40 famiglie alle prese con la nuova disoccupazione e, con essa, la mancanza di reddito.
Una protesta che mostra la dignità di persone umili, lavoratori, padri di famiglia e, insieme, la mancanza di sensibilità degli amministratori e dirigenti che hanno preso questa decisone incuranti delle conseguenze per il Paese e per le famiglie, non solo di questi lavoratori ma anche di quei pendolari che, pur di lavorare, si accollavano viaggi lunghi da nord a Sud e viceversa.
Questa nota per esprimere tutta la solidarietà di Larino viva a Oliviero e Stanislao e a tutti quelli che vivono la drammaticità del posto di lavoro, con la speranza che il nostro calore possa, in questo periodo di freddo e gelo, raggiungere ognuno di loro e le loro famiglie. La speranza, anche, che questa volta la Fornero agisca invece di piangere e che Monti, rincuorato da Obama, si ricordi non solo delle banche e dei grandi capitali, ma anche degli Oliviero e dei Stanislao.
Continuando a leggere qua e là veniamo colpiti dalla notizia che arriva dalle Maldive, paradiso turistico nel mezzo dell’Oceano. Pparla della destituzione del Presidente in carica, Nasheed, il solo eletto democraticamente, che ha il significato di un vero e proprio golpe che, però, non interessa nessuno. La ragione è che questo presidente convinto ambientalista, promotore della battaglia disperata di contenere l’effetto serra per evitare l’innalzamento del livello dell’Oceano, che porterebbe alla scomparsa delle Maldive e degli altri atolli, dà fastidio a quanti temono le sue idee e le sue iniziative.  Una loro  diffusione può mettere a rischio i progetti delle grandi potenze per ora, solo a parole, preoccupate dell’effetto serra che continuano ad alimentare.
Le Maldive sono più vicine di quanto si possa pensare con un golpe che cancella la democrazia e la volontà popolare. Come la lotta di Oliviero e Stanislao che stanno lì sulla torre della stazione centrale a difendere anche noi distratti da altre preoccupazioni, invece che preoccupati del domani,
C’è anche una buona notizia da riportare ed è quella che arriva dal Giappone che ha scelto il vento del mare e, in particolare, la modifica delle turbine per uscire dal nucleare.
Torniamo alla riflessione che Larino viva ha fatto quando c’era chi voleva interessare di pale eoliche il mare di Petacciato e l’alzata di scudi di tanti guerrieri che non si sono mai preoccupati delle piattaforme petrolifere né delle navi cariche di veleni, che stazionano all’orizzonte, o del raddoppio dell’autostrada in mancanza di strade del mare in questo nostro Paese, ma solo di mettersi controvento ritrovandosi di colpo sostenitori del paesaggio e dell’ambiente, anche non sapendo cosa sono.
Chiudiamo riportando una notizia interessante che è quella del risparmio del carburante mediante l’uso di un catalizzatore brevettato negli Stati Uniti e lì sperimentato con successo che, inserito nel serbatoio dell’automobile (sia a benzina che a gasolio) permette un risparmio dal 7 al 14% di carburante. E non solo anche un abbattimento (- 75%) dell’inquinamento dovuto ai gas di scarico.
Il 10% in media di risparmio, con quello che costa oggi il carburante, non è poca cosa, come pure non è poca cosa ridurre l’incidenza sul gas serra e a aiutare la salute dell’uomo.
Non serve sapere come funziona ma solo dove si può trovare il prodotto. Online, come mpg-caps che sono poi capsule da inserire nel serbatoio prima del rifornimento al costo di 30 euro per 20 rifornimenti cioè per oltre mille litri. Un risparmio di qualche centinaio di euro che ci fanno dire che il gioco vale la candela.
Larinoviva


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