DA “MARINA” A SAN SALVO IL RISTORANTE DI SOLO PESCE DOVE TI PIACE TORNARE
Un ristorante ricco di significati e di proposte eccellenti che rende omaggio al luogo “la marina” ed alla sua San Salvo, la dinamica cittadina, la più a sud della Provincia di Chieti, quella che apre al Molise.
Situato lungo il regio tratturo L’Aquila-Foggia, tra la vecchia SS. 16, l’Adriatica, e il mare, a poche centinaia di metri dall’uscita Vasto sud-Montenero di Bisaccia dell’Autostrada A 14 è diventato un punto di riferimento per chi arriva da Nord o da Sud o dall’interno dell’Abruzzo e del Molise attraverso la Trignina, la strada a metà tra le due regioni, che finisce a qualche centinaio di metri dal ristorante.
Da “Marina” si mangia solo pesce con la possibilità di sentire il sapore del mare per la freschezza del pescato e,anche, dei prodotti, accuratamente selezionati, utilizzati in cucina o che arrivano sulla tavola.
Un ristorante da non perdere soprattutto per chi passa da queste parti e ama la cucina marinara che, lungo il tratto di mare che da Vasto arriva al Gargano, è passione antica di uomini che, secondo le stagioni, sapevano dividersi tra i campi e il mare, e di donne brave a interpretare ed abbinare i diversi prodotti e così riempire di bontà e gusto il piatto.
Siamo nella terra del Brodetto alla “vastese” e nel ristorante dove lo puoi trovare quasi sempre, salvo quando il pescato non lo permette per mancanza dei pesci che sono essenziali per questo piatto. Di una bontà unica, ti viene servito fumante di profumi nel tegame di coccio che diventa rito allorquando lo vai ad assaporare e scegli ad uno ad uno il pesce nel coccio dove il tegame tarda a perdere il bollore .
Un rito che, a nostro parere, bisogna consumare fino in fondo chiedendo a Michele Raspa o al padre Gennaro, i due padroni di casa che sanno esprimere con il sorriso l’innato senso di ospitalità e la grande professionalità, di cucinare un cinquanta grammi (anche più) di linguine da mettere nel tegame e girarle per farle assorbire il sugo che è rimasto. Una specie di scarpetta con le linguine al posto del pane.
È il modo migliore per lasciare questo ristorante a conduzione familiare e salutare la Signora Adele, stupenda cuoca, che, con la figlia Vanna e la nuora Patrizia, riesce ad appagare le attese del cliente.
Non c’è solo il brodetto nell’arte di Adele Raspa, ma anche una serie di gustosi antipasti serviti nel piatto, se crudo (quando c’è la disponibilità), come il filetto di tonno rosso battuto, oppure nel tegamino di rame, dove l’olio extravergine di oliva lega il sapore del pomodoro con quello del peperone o peperoncino macinato fine, come le seppioline alla meridionale o i moscardini in purgatoio. A seguire i primi, anche di pasta fresca, il riso alla marinara reinterpretato in modo egregio. Per i secondi, fritture e grigliate, e, oltre il già citato brodetto, le gustose triglie alla Marina o il filetto di ricciola gratinato.
Contorni vari ma particolarmente gradita una insalatina mista di lattuga e rucola condita con uno dei dieci oli riportati nella carta e che vengono messi a disposizione del cliente ancora prima della ordinazione.
Che dire poi dei dolci di Patrizia, la moglie di Michele! Una dolcezza che chiude magnificamente il simposio.
Altrettanto ricca la carta dei vini che privilegia, come tutti gli altri prodotti, l’Abruzzo, senza trascurare i grandi vini di altre regioni. E per finire un “monte” di bottiglie di liquori, soprattutto particolari Rhum.
Arrivarci una volta da “Marina” o, come veniva chiamato un tempo, da “La Marina” vuol dire pensare a come tornare per riassaporare i delicati sapori e vivere il piacere della tavola in un ambiente elegante
pasqualedilena@gmail.com
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