VINCERE ALLE PRIMARIE PER RILANCIARE LA SANITA' E GLI OSPEDALI CHE IORIO HA GIA' CHIUSO

È questo in sintesi il messaggio lanciato da Nicola D’Ascanio e Pasquale Di Lena nell’occasione dell’incontro di questa mattina davanti all’ingresso dell’ospedale di Larino.

Una scelta non casuale del luogo dell’incontro – ha detto Di Lena nel suo accalorato intervento di apertura – ma voluta perché oggi l’ospedale, ridotto ai minimi termini da Iorio e dal centro destra di Larino, con la De Camillis, Giardino e Quici che non hanno posto alcuna condizione ma si sono solo adeguati alle scelte del governatore, è il simbolo della crisi che attanaglia la città frentana che rischia anche, con la finanziaria di Berlusconi di essere l’unica a vedere sparire il suo tribunale, non importa se il più attivo e efficace nel Molise.

Una città sbattuta tra chi continua ad eseguire in silenzio e in ginocchio le decisioni di Iorio al solo fine di una candidatura regionale e chi continua ad addormentare i larinesi con la sottoscrizione di appelli che non hanno alcun significato e non servono a salvare l’ospedale “Vietri” e la sanità molisana, ma solo a coprire le colpe di Iorio e dei suoi amici.

L’invito ai larinesi a rilasciare la tessera elettorale (salvo poi il ritiro da parte di qualche candidato in occasione della campagna elettorale di maggio per la Provincia) e la timidezza con cui si citano i signori che sono colpevoli della chiusura dell’ospedale, stanno a dimostrare l’azione di copertura di associazioni e comitati nati a Larino per contrastare non solo la vittoria di Pasquale Di Lena alle primarie ma anche la proposta di Larino viva della apertura a Larino di un polo geriatrico regionale, cioè di una eccellenza che il Molise non ha, definito ospizio dai soliti buontemponi che occupano le piazze della città. Associazioni e comitati intrecciati nel loro destino di promotori del blocco della ribellione, camuffato con una raccolta di firme, contro Iorio e gli amici di Larino che sostengono il governatore del Molise.

Ribellarsi, invece, con il voto (una straordinaria ed efficace arma della democrazia in mano alle persone libere di esprimere le proprie scelte), è la sola possibilità per rilanciare il discorso della sanità e dell’ospedale di Larino.

D’Ascanio, prendendo la parola, dopo un intervento appropriato del Dr. Cosimo Dentizi, è partito da qui per dire che solo una sconfitta di Iorio, cioè di colui che ha deciso la chiusura prossima dell’ospedale di Larino e di quelli di Agnone e Venafro, alle prossime elezioni regionali, può lasciare campo aperto a chi ha una visione diversa della sanità e del territorio molisano che ai destini della sanità è fortemente legato con tutte le sue prioritarie risorse: da quelle storico-culturali a quelle paesaggistico – ambientali, da quelle agricole e alimentari a quelle legate alle tradizioni..

No, quindi, alla chiusura degli ospedali ma anche No alla rassegnazione. C’è la necessità di credere e operare per il cambiamento di cui ha bisogno il Molise e la sanità molisana, e di questo si deve far carico anche quelli che vogliono sostituire Iorio nel governo della Regione, rinunciando a parlare della chiusura degli ospedali come una dolorosa necessità.





Sbagliano non solo perché così dimostrano di non credere in una sanità diversa da quella realizzata da Iorio, priva di sprechi, di inefficienze e di programmazione, ma dimostrano che non hanno un’idea chiara delle peculiarità e potenzialità del Molise, della possibilità di questa nostra regione di avviare un discorso nuovo, che parte dalle risorse a disposizione per utilizzarle e trasformarle in occasione di sviluppo sostenibile e compatibile, in opportunità di occupazione.





Una risposta che aspetta quasi il 50% dei giovani molisani.





Secondo D’ascanio, il candidato alle primarie di domenica prossima già presidente della Provincia di Campobasso, è sufficiente, nella sanità, eliminare gli sprechi ed avere il coraggio delle scelte e della programmazione per ripartire e, in un corretto rapporto pubblico- privato, rendere la sanità una straordinaria risorsa, una opportunità per lo sviluppo del Molise e il rilancio di Larino e del Basso Molise. Pensare alla prevenzione oltre che alla cura, per rispondere, con le eccellenze e la qualità, al bisogno di salute e di benessere quale diritto sacrosanto di ogni cittadino molisano.





Larino viva- redazione



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