delibera No nucleare

COMUNE DI LARINO
Provincia di Campobasso
COPIA

V erbale di Deliberazione del Consiglio Comunale

DATA 19/10/2009 N.43


OGGETTO: Ipotesi insediamento Centrale Nucleare in Basso Molise. Determinazioni.

L’anno 2009, il giorno 19 del mese di ottobre, alle ore 19.30, nella sala Consiliare si è riunito il Consiglio Comunale, convocato nei modi e termini di legge, in sessione ordinaria, seduta pubblica, 1^ convocazione.

Alla trattazione dell’argomento risultano presenti i seguenti Consiglieri:

GIARDINO GUGLIELMO Sindaco
QUICI GIOVANNI Consigliere
PASCARELLA CLEMENTE Consigliere
PONTICO GIULIO Consigliere
URBANO MICHELE Consigliere
LAPENNA GIOVANNI Consigliere
STARITA MASSIMO Consigliere
DI FONZO DEMETRIO Consigliere
CARANFA ALDO Consigliere
DI BERNARDO PAOLA MARILENA Consigliere
MANCINI PAOLO Consigliere
DI LENA PASQUALE Consigliere
PIZZI RUGGIERO Consigliere
DI BELLO ANTONIO Consigliere
CATAFFO GIAMPIERO Consigliere
PUCHETTI GIUSEPPE Consigliere
Consiglieri Presenti n. 16

Sono assenti i seguenti Consiglieri:
MIOZZA RENATO Consigliere

Consiglieri Assenti n. 1

Assume la presidenza il Sig. Demetrio DI FONZO

Assiste il Segretario Comunale Dr. FERNANDO ANTONIO ROSATI.

Constatata la legalità della seduta, il presidente dichiara aperta la seduta per la trattazione dell’oggetto sopra indicato
IL CONSIGLIO COMUNALE

Udita la dettagliata relazione dell’Assessore URBANO il quale evidenzia che l’argomento in discussione è stato rinviato più volte e l’originaria proposta, a seguito dei provvedimenti assunti in materia dal governo centrale va adeguata. Ritiene che su questo argomento bisogna essere tutti uniti e centrare un univoco obiettivo. Riferisce che diversi Comuni limitrofi hanno già deliberato contro l’installazione di una centrale nucleare nel Basso Molise. Invita i Consiglieri presenti a votare un ordine del giorno all’unanimità che scongiuri l’installazione di una centrale nucleare nel Basso Molise.
DI LENA: Condivide l’intervento di Urbano. Dire no al nucleare nel Molise è semplice ipocrisia in quanto l’installazione di una centrale nucleare potrebbe avvenire nell’area del Vastese così come del Foggiano, adiacenti e confinanti con il Molise. Da lettura di una relazione che consegna al Segretario Comunale da allegare al verbale di deliberazione ( All.”A”). Bisogna dire NO al Nucleare e basta.
URBANO: condivide l’analisi esplicitata da Di Lena ma riconferma che il Consiglio Comunale deve adottare un deliberato da inviare a tutte le istituzioni. E’ necessario che il Governo Centrale ritorni sulle proprie scelte in materia, chiede di sospendere i lavori consiliari per concertare e predisporre un Ordine del punto da votare all’unanimità.
SINDACO. La problematica in discussione è molto seria ed auspica un ordine del giorno che si votato all’unanimità. Riferisce del Consiglio dell’Unione dei Comuni tenutosi lunedì 12 u.s. che ha votato all’unanimità un provvedimento sull’argomento in trattazione.
LAPENNA: Condivide l’intervento del Consigliere Di Lena ma ritiene che assumere un provvedimento che vieti l’installazione di una centrale nel Basso Molise, così come hanno fatto altri Comuni, ha maggiore incisività;
DI BELLO: Dichiara di essere contrario al Nucleare. E’ favorevole per un provvedimento da approvare all’unanimità.
PUCHETTI: Ritiene che l’argomento in discussione doveva essere oggetto di una seduta monotematica. Il Governo Centrale ha fatto scelte del tutto sbagliate. Ritiene che i rappresentanti del Molise, in Parlamento, si facciano portatori delle difese di questo territorio.
PIZZI: Stando agli interventi succedutisi, pare di capire che nessuno è favorevole al Nucleare e quindi questo territorio va salvaguardato con un secco NO;
SINDACO: Evidenzia che esiste un problema energetico che non è di facile soluzione. Afferma il proprio dissenso sul proliferare di parchi eolici che deturpano il paesaggio. E’ favorevole per un ordine del giorno univoco da approvare all’unanimità.
DI LENA: Da lettura dell’ordine del giorno all’uopo predisposto e sottoscritto dai componenti della Minoranza .
PRESIDENTE DI FONZO: propone la sospensione dei lavori consiliari per concertare e predisporre un ordine del giorno univoco.

Favorevoli all’unanimità.

Alla ripresa dei lavori, previo appello a seguito del quale risultano tutti presenti, tranne il Consigliere Miozza, Urbano da lettura dell’Ordine del giorno all’uopo predisposto .

Posto ai voti è approvato all’unanimità dei presenti.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Visto l’esito della votazione come innanzi riportata

DELIBERA

Di approvare l’unito Ordine del giorno parte integrante e sostanziale del presente deliberato.
IL CONSIGLIO COMUNALE

Con successiva, separata ed unanime votazione resa palesemente dai presenti

DELIBERA

Di dichiarare il presente deliberato immediatamente eseguibile.

IL CONSIGLIO COMUNALE

PREMESSO
Che la volontà dei cittadini Larinesi e Molisani è quella di vivere la propria Regione ed il proprio territorio libero da insediamenti che vanno a distruggere l’immagine di una Regione e di un territorio ricco di ambienti e paesaggi, di biodiversità e di risorse naturali quali l’acqua, che è strategica per il suo futuro;

Che oltre il 70% dei cittadini italiani nel 1987 ha espresso la propria contrarietà al nucleare con un referendum;

Che non risponde al vero, che le nuove centrali nucleari previste dal governo saranno la soluzione “economica e sicura” ai problemi energetici italiani, in considerazione dei costi esistenti per: a) le tecnologie da acquistare all’estero; b) l’approvvigionamento del materiale fissile; c) costi di dismissione e gestione delle scori, con il dato che quest’ultime, se si entra nel merito della questione “sicurezza” nessuno ancora sa come e dove smaltirle;

Che si parla di impianti di “terza generazione” senza sapere che ad oggi non esistono tali, visto che gli unici due prototipi sono in via di costruzione in Francia e Finlandia, ciò vuol dire che si andrebbe ad installare una nuova tecnologia ancora non collaudata, che non cambia l’impianto generativo e i relativi rischi;

Che molti dei paesi dotati di centrali nucleari stanno pensando di dimettere quelle operanti e di sostituirle con altre fonti energetiche;

Che i costi esorbitanti, per un investimento che, se tutto va bene, va a dare i primi risultati nel 2020, andranno a pesare tutti sulle future generazioni, che si troveranno così limitate nelle loro azioni di progettare il proprio futuro e quello del Paese;

PRESO
Atto che con l’approvazione della Legge n. 99 del 23/07/2009, il Parlamento ha creato le condizioni giuridiche per avviare un programma di realizzazione di nuove centrali nucleari in Italia;

CONSIDERATO
Che la delega sul nucleare al Governo prevista da tale legge mette fuori gioco le Regioni e gli Enti Locali sulla localizzazione degli impianti nucleari per la produzione dell’energia elettrica, sugli impianti per la messa in sicurezza dei rifiuti radioattivi o per lo smaltimento degli impianti nucleari, in contrasto con quanto stabilito dal Titolo V della Costituzione sui poteri concorrenti delle Regioni in materia di governo del territorio e sul rispetto del principio di leale collaborazione;

TENUTO
Presente che, conseguentemente, la legge approvata ha in sé elementi di illegittimità costituzionale, considerato che di fatto esautora il potere locale regionale, provinciale e comunale dall’esprimere eventuali pareri contrari o vincolanti e toglie ogni potere di decisione ai cittadini circa la scelta dei siti e dei luoghi dove costruire le centrali e/o raccogliere le scorie, rendendo così null ogni atto deliberativo ed ogni volontà espressa nel senso di dichiarare libero il proprio territorio da questo tipo di insediamenti;


TENUTO
Anche conto, sulla base di esperienze che altri paesi stanno vivendo, con la scelta del nucleare, i costi enormi ed i tempi lunghi per arrivare a produrre energia, senza alcuna assicurazione sulle conseguenze dovute alla pericolosità di questi insediamenti e sulle possibilità per le generazioni di pagare i costi di costruzione e i costi della stessa energia prodotta a causa della crescente scarsità di uranio;

RITENUTO
Valido il discorso dell’importanza dell’energia pulita attraverso lo sfruttamento di fonti disponibili allo stato naturale, in particolare il sole, il vento e l’acqua che il sostegno alla ricerca può mettere a disposizione sempre più e a bassi costi che non vanno a pesare sugli utenti;

CONSIDERATO
Altresì che da autorevoli fonti di stampa, l’area del Basso Molise è stata inserita tra i quattro possibili siti per la localizzazione di una Centrale Nucleare, in ragione anche di uno studio datato di compatibilità tecnica fatto negli anni settanta;

RILEVATO
che tale scelta non tiene alcun conto che i sette criteri individuati dall’A.I.E.A (Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica), indispensabili per conferire margini accettabili di sicurezza ad un sito, sono del tutto assenti nel territorio molisano.

Evidenziato, conseguentemente, che il territorio del Basso Molise è:
- area a rischio sismico;
- area a rischio idrogeologico;
- area ad alta densità abitativa;
- area situata a ridosso del mare e prossima alla foce dei fiumi BIFERNO e FORTORE;
- area contigua ad altre di elevato valore storico-archeologico e paesaggistico;
- area contigua ad altre ad elevatissima vocazione agricola;
- area a consolidata vocazione turistica.

RITENUTO

che il Basso Molise attraverso le installazioni già esistenti ( centrali turbogas di Termoli, Larino, Campomarino) produce molta più energia di quanta ne consuma, contribuendo in tal modo, in maniera più che sufficiente, al fabbisogno nazionale;


CONSTATATA

La netta contrarietà a tale sciagurata ipotesi già espressa dal Presidente della Regione Molise, dalla Provincia di Campobasso, dai molti Comuni dell’area basso molisana e, da ultimo, dal Consiglio Regionale che ha dato mandato al Governo regionale di proporre ricorso alla Consulta contro la legge n.99/2009 per manifesta illegittimità costituzionale;

ESPRIME

Netta, ferma ed assoluta contrarietà alla installazione di una centrale nucleare e di siti di stoccaggio per i rifiuti radioattivi nel territorio molisano;

ESPRIME

Il più forte diniego alla scelta del nucleare ed invita il Governo a recedere dalla decisione di ritorno al nucleare in Italia


DELIBERA

Di dichiarare il “territorio comunale denuclearizzato”
Conseguentemente:
vietare su tutto il territorio comunale l’installazione di centrali che sfruttino l’energia atomica;
vietare su tutto il territorio comunale l’installazione di siti di stoccaggio per rifiuti radioattivi.

IMPEGNA

Il Sindaco del Comune di Larino a trasmettere formalmente il presente e motivato deliberato consiliare al Presidente del Consiglio On. Berlusconi, ai Ministri dell’Ambiente e delle Attività Produttive, al Sottosegretario Guido Bertolaso, Responsabile del Dipartimento della Protezione Civile ed alle competenti Commissioni Parlamentari della Camera e del Senato, nonché alla Regione Molise, alle province di Campobasso e Isernia ed ai Comuni del Molise con l’invito a prendere una pari determinazione in modo da affermare il netto diniego alla produzione di energia nucleare sul territorio italiano regionale e nazionale.


Di quanto sopra è stato redatto il presente verbale che, previa lettura e conferma, viene sottoscritto come segue:

IL PRESIDENTE
F.to: Demetrio DI FONZO

IL SEGRETARIO
F.to: Dr. Fernando Antonio ROSATI


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CERTIFICATO DI PUBBLICAZIONE

Il Segretario Comunale, dietro conforme attestazione del Messo Comunale, certifica che la presente deliberazione è stata affissa in copia all'Albo Pretorio del Comune in data 22/10/2009 e vi rimarrà affisso per quindici giorni consecutivi.

Dalla Residenza Municipale, lì 22/10/2009

IL SEGRETARIO
F.to : Dr. Fernando Antonio ROSATI

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Per estratto conforme per uso amministrativo, lì 22/10/2009

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