Le sardine di Piazza Maggiore e la sinistra sommersa
Micromega 18N0vembre 2019 di Paolo Flores d’Arcais Quanto sarà effimero il movimento delle “sardine”? O fino a che punto si moltiplicherà per contagio e si radicherà per organizzazione? Lo vedremo presto con i prossimi flashmob di Modena e Firenze. Intanto l’exploit di Bologna ha dimostrato una verità politica, o meglio l’ha ribadita in forma perentoria: per dar vita a una mobilitazione democratica (di “sinistra”, insomma) bisogna prescindere dai partiti. Quattro amici e un appello progressista sul web possono creare un’iniziativa, se avessero voluto coinvolgere un partito (il Pd, ormai) immaginando di avere il valore aggiunto di una forza organizzata, si sarebbero assicurati un flop. Il Pd, per una mobilitazione democratica, non costituisce un valore aggiunto ma la macina al collo, un handicap che garantisce il fallimento. Per un motivo assai semplice: il Pd, come insieme dei suoi dirigenti, anche locali, come apparato nel senso più ampio e artico