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Visualizzazione dei post da febbraio, 2017

SE LARINO PIANGE, TERMOLI NON RIDE

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Alcuni anni fa, di fronte alla questione sanità molisana, apertasi con il ribaltone di Iorio, e di fronte, tanto per parlare del Basso Molise, alla cacciata della Maugeri dall'ospedale di Larino, da parte di rappresentava in Consiglio regionale gli interessi di altri privati, l'allora movimento che ha lottato per governare la mia Città, Larino viva , scriveva " Se Larino piange, Termoli non ride ". Ogni giorno ci sono segnali allarmanti che portano a pensare, dopo la chiusura dell'ospedale di Larino (sono capaci di tutto pur di giustificarne la chiusura), il S. Timoteo di Termoli si trova già (prima di Natale scorso ho passato, in questo ospedale, due giorni  al Pronto Soccorso e reparto d'urgenza) in una situazione di sovraffollamento e sempre maggiori impossibilità a dare risposte ai cittadini del Basso Molise. Non serve prendersela con il personale medico e infermieristico, che è anch'esso vittima di scelte al pari dell'ammalato, ma  con

TUTTI A LARINO

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TUTTI A LARINO A VIVERE IL CARNEVALE Il maltempo di ieri non ha scoraggiato i cento e più giovani larinesi che, da mesi, sono, notte e giorno, impegnati nella costruzione di carri per essere pronti alla grande sfilata sul Pian San Leonardo. La sfilata che vedrà protagonisti altre centinaia di giovani insieme a bambini e ragazzi mascherati. Tutti pronti a ballare e a far ballare, a fare e ricevere scherzi come succede sempre a carnevale quando ogni scherzo vale. Al ritmo di musiche sfrenate che coinvolgono anche i più compassati Un giorno bello per loro, ma anche per i grandi. Vieni anche tu, non perdere questa bella occasione che è il frutto della passione.

LARINO E IL SUO CARNEVALE

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Grande festa sabato e domenica p.v. con i giovani protagonisti Saranno sei i carri che sfileranno per le vie della parte alta di Larino, il Piano San Leonardo. Sei carri ideati e realizzati da oltre un centinaio di giovani, da mesi impegnati nella costruzione di figure allegoriche che riportano alla realtà che viviamo o che immaginiamo. Come la festa di S. Pardo, il Carnevale è un simbolo della Capitale dei Frentani e, dalla fine del secolo scorso, anche dell’olivo e dell’olio. Entrambe le manifestazioni rappresentano l’anima di Larino. Sei carri, tanta musica e tanta allegria per la gioia dei bambini, la spensieratezza dei più grandi. Grazie giovani, a voi   l’applauso.

ATTENZIONE

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Franco Arminio da Bisaccia il poeta scrittore contemporaneo che più mi appartiene. Sarà perché è un meridionale della parte più a sud dell'Irpinia, poco lontano dalla Puglia e dalla Basilicata; un paesologo a cui piacciono i luoghi dove, come a Trevico, "diverse storie s'incontrano e si raccontano". E a Trevico, questo delizioso paese a nord di Bisaccia, posto su un monte alto poco meno di 1100, da dove si può spaziare su un panorama immenso, Franco ha aperto, due anni fa, la Casa della paesologia. io e i Venditti all'inaugurazione della Casa della paesologia con Franco Arminio C’ero anch’io all’inaugurazione di questo luogo d’incontro e, poi, alla visita della casa nativa, oggi centro culturale, di Ettore Scola. Il grande regista, che ho avuto la fortuna di conoscere anni fa e vivere, nel giardino di Villa Farnese, una bella serata con lui intorno a un tavolo, chiacchierando di vino e di cibo. L’occasione, un’edizione del Globo d’oro, la manifestazi

Giuseppe, Antonio, il vino e i bei ricordi

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Giuseppe e Antonio Sono passati a salutarmi Giuseppe L'Abbate della Trattoria "Nonna Rosa" di Campomarino e Antonio Mastrogiuseppe di Gustoloft di Larino. A riceverli due bottiglie di vino storiche: Aglianico 1987 della Masseria Di Majo Norante di Campomarino, l'azienda che ha dato il via alla vitivinicoltura molisana e lustro agli antichi vitigni; una bella bottiglia del Coltiva dedicata alla prima grande manifestazione dell'Enoteca italiana di Siena, presidenza Margheriti e mia direzione, organizzata (1986) a Roma al grande centro della Scuola dello Sport . La grande istituzione dello sport italiano, allora diretta dal maestro Gianfranco Carabelli con Domenico Vari responsabile dell'organizzazione. Il primo incontro del vino con lo sport ed il primo degli incontri del vino con il turismo, la moda, l'arte, la musica, la letteratura, l'umorismo, gli abbinamenti che hanno portato aria nuova nel mondo del vino e stimolato la sua Rinas

Emigrazione e migrazione

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di  Nicola Picchione I panni della sposa-foto di Nicola L’emigrazione iniziata a Bonefro nel dopoguerra ( seconda ondata) fu una vera emorragia che rese il paese anemico. Il bisogno muove le persone. Alcuni bonefrani erano andati “volontari” finanche nella guerra di Spagna e d’Africa per necessità. Si emigra, dunque, per bisogno. Occorre però anche un’altra molla: la voglia di migliorare. A parità di condizioni economiche c’è chi emigra e chi no. Il migrante è un insoddisfatto che cerca di progredire, anche a costo di sacrifici. Chi lasciava la terra o la bottega si avventurava in terre a lui sconosciute, non importava se fuori o dentro l’ Italia. Era insoddisfatto delle sue condizioni. Sapeva di andare incontro a difficoltà. Chi andò nel nostro Nord patì spesso gli stessi disagi e le stesse umiliazioni di chi andò all’estero, se non maggiori. Terroni disprezzati, considerati ignoranti anche quando non lo erano, considerati invadenti e rumorosi e fastidiosi anche quando no

GRUMI DI PRECARIETA'

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di Nicola Picchione                                                                                          E' una parola che spaventa. Poggi sulle sabbie mobili, sei portato via da una corrente che ti trascina via in un futuro che ti minaccia. Precario il lavoro: come puoi farti una famiglia? Precarie le unioni. Non è precario solo il lavoro, siamo passati da una società solida a una fluida anche per l'illusione di una libertà individuale assoluta allergica ai legami, alla stabilità. Cadono i vincoli della famiglia, ognuno vive per sé. Cadono anche i vincoli della fede, la religione si scioglie nella sociologia, dalla promessa della vita eterna e del paradiso scade nella promessa del pane quotidiano che non ti può dare: il benessere del corpo ha corrotto l'anima. Non più uno sciame compattato da una intelligenza collettiva che supera quella individuale. Non si marcia insieme, ognuno per proprio conto per la propria salvezza. Cadono gli ideali che rotolano

NIENTE E’ ANCORA PERSO, SE IL PARLAMENTO ITALIANO ESPRIME IL SUO NO AL CETA

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di Pasquale Di Lena Il trattato, Ceta, approvato lo scorso mercoledì e, in pratica, già operativo, può essere, però, cancellato dai 38 Parlamenti nazionali dei 28 stati membri dell’Unione europea. Questo passaggio, non previsto dall’Europa e imposto dalla rete con milioni di firme raccolte, è una vittoria della mobilitazione della società civile europea che, in questo modo, ha fatto sentire la propria voce, grazie a Avaaz in particolare. La stessa mobilitazione che deve servire per far dire No al Ceta al   Parlamento italiano e a quelli dei rimanenti 27 Paesi dell’Europa. Se l’approvazione del Ceta, il trattato Eruopa – Canada, per i suoi risvolti negativi riguardanti, il territorio, l’ambiente, i principi di solidarietà e di cooperazione, le disuguaglianze e i diritti, ha aperto una delle pagine più negative scritte dal Parlamento europeo, ci sono spiragli che fanno intravedere la luce e capire che niente è perduto. Si tratta del passaggio, per l’approvazione definitiva di ques

L’attacco al territorio e all’agricoltura contadina mette a rischio il primato delle eccellenze Dop e Igp 

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Nella scorsa settimana è stato presentato il 14° rapporto sulle Eccellenze agroalimentari, dop, igp e stg, italiane e i media, in particolare giornali e periodici del settore, lo hanno pubblicato, - chi interamente e chi in parte - senza alcun commento.   Il rapporto mostra un quadro altamente positivo e lo fa con una serie di numeri, significativo quello delle 814 Indicazioni geografiche, che segna un primato dei territori italiani e delle loro eccellenze alimentari, vini compresi.   I primi al mondo e neanche ci facciamo caso. Certo per noi è normale esserlo, vista la storia della ruralità diffusa in questo nostro Paese   e i suoi caratteri, con mille e mille territori in grado di esprimere qualità e diversità di prodotti.   Sono, questi caratteri, tanta parte della fama della nostra cucina e delle ragioni del riconoscimento di uno stile di vita, ancor prima che di uno modo di mangiare, qual è la Dieta Mediterranea. Eppure il processo per arrivare ad alzare le braccia sul grad

VERITA’ E GIUSTIZIA SUL DEBITO PUBBLICO ITALIANO

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Antonio De Lellis che ha curato il libro "La vita prima del debito" Esiste una causa comune ai disastri, saccheggi e devastazion i  ambientali? Esiste una causa comune al malessere sociale determinato dalla mancanza di servizi  essenziali e dalla mancanza di reddito? Noi crediamo di sì. Si chiama debito! Tutte queste cose hanno a che fare con la democrazia? Se vuoi saperne di più partecipa all'assemblea nazionale di Roma prevista per il 4 marzo dalle 10,00 alle 17,00 c/o Spin Time Lab – Via S. Croce in Gerusalemme 55. Assemblea nazionale di Cadtm Italia De Lellis e una delle tante inizia a Termoli (Comitato per l’abolizione dei debiti illegittimi) Il mondo in cui viviamo è sempre più ingiusto. La forbice tra i pochi che possiedono tutto e la gran parte delle popolazioni che non hanno nulla, in questi ultimi trenta anni si è allargata a dismisura. Nel capitalismo basato sulla finanza, l’economia contemporanea si