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Il grande giorno, 25 Aprile, la Festa della liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista. Oggi canterò con maggiore emozione Bella ciao...scarpe rotte eppur bisogna andar. La speranza che sprona la volontà a non fermarsi per non perdere, ma vincere ed innalzare sempre più in alto la bandiera di un'Italia unita e libera. La grande vittoria dell'intelligenza e del coraggio di donne e uomini, tanti morti e quelli rimasti, i partigiani. Coraggio sostenuto da un insieme di valori e dalla consapevolezza che ogni azione poteva essere pagata con la morte. I valori che danno senso alla provvisorietà della vita e la rendono degna di essere vissuta. La dittatura con le sue violenze e i suoi soprusi e, come se non bastasse, le guerre, quella in Africa, prima della seconda guerra mondiale. Un tempo lontano che si ripresenta con le sue mostruosità di distruzioni e morti, di bisogni primari e di paure che oscurano il domani. Oggi, nel tempo della dttatura di un consumismo che nega i

Il Consorzio di Rete CIBIMOLISANI cresce nel segno della biodiversità

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. di Maurizio Varriano CiBiMolisani, il consorzio di rete istituito per favorire l’integrazione tra aziende dell’eccellenza agroalimentare molisana, amplia la sua rete con l’ingresso della rinomata impresa artigianale de i “Fornai Ricci” da Montaquila. La tavola, quella dei cibi che solo la biodiversità molisana riesce a rendere unici, territorialmente identificativi, partecipativi all’idillio della succulenza, rende felici e unisce in termini di amicizia e collaborazione. CiBiMolisani, filosofia che ha reso interesse fuori la nostra regione garantendo azioni sinergiche con le regioni Marche, Campania, Abruzzo, Basilicata, ha caratterizzato un brand che nel suo contesto vede principi di pura cura del territorio e di scelte che non consentono l’utilizzo e la produzione di prodotti dall’anima celata dietro contesti non rappresentativi e fuori standard. Un disciplinare ben preciso, rigido e mai forviante, dai principi indispensabili per l’utilizzo del marchio. CibiMolisani, nasce da un’i

Trivento: incontro con Rosy Bindy per ricordare Don Milani

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di Giovanni Pollice Ieri ho partecipato ad un incontro con Rosy Bindi a Trivento organizzato da un altrettanto mio caro amico, Don Alberto Conti, direttore della Caritas Diocesana di Trivento. La Bindi, in quanto Presidente del comitato che lo scorso anno ha celebrato il centenario di Don Milani, ha entusiasmato il numeroso pubblico presente in sala con il suo racconto sul docente ed educatore cattolico, Don Milani, che ha chiamato la Chiesa a farsi compagna di chi soffre. La scuola, racconta la Bindi, per Don Milani doveva avere un unico scopo: creare dei cittadini sovrani, liberi, interessati alle cose che ci circondano, “è stato ed è rimasto umile, e ha sempre sostenuto che sono stati i suoi ragazzi ad insegnargli a vivere e non il contrario”. Alla mia domanda come far fronte ai rigurgiti di razzismo in Europa e alla crescita dei partiti di estrema destra, risponde di non credere al ritorno del fascismo, perchè la Democrazia in Europa è abbastanza consolidata. Nello stesso tempo s

Le tante mistificazioni sulla guerra

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di Umberto Berardo I fronti di guerra nel mondo sono in continuo aumento. Far penetrare nella storia dell’umanità i principi della non violenza e della convivenza pacifica tra i popoli è stato ed è purtroppo sempre più difficile perché la maggior parte delle classi dirigenti indirizza l’opinione pubblica verso la logica della creazione del nemico dal quale ci sarebbe la necessità di difendersi. Si tratta di un copione dietro al quale si nascondono semplicemente gli interessi di natura economica e finanziaria nella produzione delle armi, nelle ricostruzioni dopo le macerie materiali e nella necessità di presidiare il benessere e la ricchezza di pochi. Grandi gruppi economici finanziano la produzione delle armi per sostenere l’egemonia economica, politica e militare di nazionalismi che sfociano poi quasi sempre nelle logiche imperialiste. Si tolgono in tal modo risorse al Welfare per sostenere l’industria bellica come avverrà in Europa dove quest’anno le spese per il sistema di difesa

Ecco il testo del monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile: lo scrittore avrebbe dovuto leggerlo su Rai3

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di F. Q. | 20 APRILE 2024 • • • Ecco il testo integrale del monologo di Antonio Scurati, incentrato sul tema del 25 aprile, che lo scrittore avrebbe dovuto leggere durante la trasmissione “Che sarà” su Rai3. Intervento che è stato invece annullato. Il testo è stato pubblicato da Repubblica.it “Giacomo Matteotti fu assassinato da sicari fascisti il 10 di giugno del 1924. Lo attesero sotto casa in cinque, tutti squadristi venuti da Milano, professionisti della violenza assoldati dai più stretti collaboratori di Benito Mussolini. L’onorevole Matteotti, il segretario del Partito Socialista Unitario, l’ultimo che in Parlamento ancora si opponeva a viso aperto alla dittatura fascista, fu sequestrato in pieno centro di Roma, in pieno giorno, alla luce del sole. Si batté fino all’ultimo, come lottato aveva per tutta la vita. Lo pugnalarono a morte, poi ne scempiarono il cadavere. Lo piegarono su se stesso per poterlo ficcare dentro una fossa scavata malamente con una lima da fabbro. Muss

I suoli agricoli europei in pericolo: ci riguarda tutti

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Editoriali 19/04/2024 Solo oggi il primo atto legislativo a livello europeo che fa riferimento al suolo e, cioè la necessità di un monitoraggio della situazione e di interventi per avere suoli sani entro il 2050 ------------------------------------- Un suolo degradato, inquinato, ha bisogno di attenzione, di cure e, soprattutto, di tempo per tornare a produrre cibo. Il 60-70% dei suoli europei è in uno stato di degrado, non solo per l’espansione urbana, le colate di cemento e asfalto, ma anche per quell’agricoltura industrializzata o intensiva sostenuta da un sistema che preferisce la quantità alla qualità. Una situazione davvero preoccupante che non allarma il mondo dell’agricoltura italiana e il mondo di chi questo nostro Paese, ai diversi livelli, lo governa. Meno che mai quello europeo, visto che è di qualche giorno fa il primo atto legislativo dedicato al suolo, una proposta della Commissione Ue per il monitoraggio del suolo, votato dal Parlamento, non all’unanimità, ma da una

Le 14 migliori Tintilia del Molise scelte dal Gambero Rosso

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a cura di Gambero Rosso - Aprile 2924 disegno di Ro Marcenaro---------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- La tintilia è un vitigno a bacca nera autoctono del Molise, coltivato tra le province di Campobasso e Isernia, DOC dal 2011. Ecco le etichette che ci sono piaciute di più. Ascolta questo articolo ora... La tintilla è un antico vitigno a bacca nera che ha rischiato di scomparire, prima di ritrovare la sua giusta collocazione e considerazione nel ricco panorama ampelografico italiano, grazie ad alcuni produttori che negli anni '90 del secolo scorso decisero di investire sul vitigno e sul vino che si ottiene. La Tintilia, prodotta anche nelle versioni Riserva e Rosé. è DOC dal 2011. Le origini della viticoltura in Molise sono antichissime, si devono far risalire ai Sanniti, prima ancora che i Romani ne estendessero la coltivazione in un territorio più