AGRICOLTURA CHE GUARDA AL FUTURO
Agricoltura biologica per un Molise sostenibile che guarda al futuro
1. Il Molise – ancor più de il resto del Paese - ha nell’agricoltura il perno che gli permette di girare la
ruota e guardare al futuro
2. Sempre più un’agricoltura biologica, naturale, organica, rigenerativa, non industriale.
3. Un’agricoltura, in pratica, capace di riprendere il discorso interrotto, nella seconda metà del secolo
scorso, con un passato di diecimila anni di storia, quello iniziato con l’uomo cacciatore che sceglie
un terreno e lo coltiva, realizzando un orto, piantando una vite, un olivo selvatico o un chicco di
grano da trasformare in pane e pasta
4. Un’agricoltura che serve alla sostenibilità, oggi maltrattata ds un sistema predatorio e distruttivo qual
è il neoliberismo, nemico della natura
5. Un’agricoltura che apre e rende possibile lo sviluppo dell’economia circolare, la sola che dà un
significato corretto alle parole sviluppo e progresso
6. Un’agricoltura che riassicura i boschi e gli animali e riporta l’uomo a dialogare con la natura. In
particolare con gli animali per renderli di nuovo i suoi fedeli compagni di viaggio e non solamente
merce, maltrattati come sono nelle gabbie degli allevamenti industriali
7. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione in grado di ridare un po’ di respiro al clima con la
captazione dell’anidride carbonica e la cessione di ossigeno. Non artefici, subito dopo i prodotti
fossili, dei mali che il clima sta vivendo, ma protagoniste delle cure di cui il clima ha urgente
bisogno e sconfessare i negazionisti
8. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di futuro, pienamente consapevoli delle
potenzialità dei territori, come pure dei limiti, In particolare quelli riferiti alla fertilità dei suoli, che,
arature profonde, sostanze chimiche e agro farmaci, stanno riducendo a poca cosa, aggravando ancor
più il furto dell’unico tesoro che abbiamo, il territorio, primario bene comune
9. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di paesaggio, un valore sempre più di
grande attualità e fonte di richiamo di chi lo ricerca per vivere emozioni
10. Un’agricoltura, una zootecnia e una forestazione produttive di cibo che esprimono, grazie al
territorio, non solo la qualità dell’origine, ma anche la diversità dei suoi caratteri organolettici, due
valori fondamentali per dare un reddito equo al produttore/coltivatore e rendere vincente il glocale
sul globale.
I punti sopra riportati non sono i dieci comandamenti, ma i fondamenti di quell’iniziativa ad ampio raggio
che è nei compiti dell’Associazione regionale “BioMolise”. Un’associazione, nata a Larino, che stenta a
partire, in mancanza di consapevolezza dei compiti che sono dentro i fondamenti sopra elencati.
Il rischio di un fallimento di un’iniziativa, che, nel 2017, ha saputo cogliere il momento, è reale. Serve una
profonda analisi della situazione per non arrivare, con il fallimento, a un’impossibilità di riprendere il
discorso nei prossimi anni.
Serve, a mio parere, riscrivere lo statuto per adattarlo alle novità che nel frattempo sono arrivate con
l’approvazione della legge regionale “Distretto del Cibo”. Nel senso di un coinvolgimento pieno dei
produttori di biologico per dare ad essi le dovute risposte
Fondamentale è il ruolo di un Comitato tecnico scientifico capace di offrire riflessioni e idee progettuali agli
amministratori dell’Associazione, essenziali per avviare esempi che servono alla svolta, prima di tutto
politico-culturale, di cui ha bisogno il mondo rurale e, con esso, il Molise, il Paese. Fondamentale e
prioritaria è, anche, la consapevolezza dei protagonisti per il successo di “BioMolise”. Ciò è possibile se c’è
continuità di azione e, anche, di risultati che diano le risposte di reddito e di speranza ai produttori
protagonisti. E, con esse. quelle della garanzia della qualità da offrire al consumatore, oggi, più che mai
attento alla sua salute, anche per la fine che sta vivendo la sanità nella nostra regione, e non solo.
Sta qui la consapevolezza dell’importanza e centralità dell’informazione, cioè dell’azione capace di
trasmettere e far circolare le notizie che servono a promuovere una campagna permanente di promozione
dell’agricoltura biologica e della sostenibilità ambientale per nuovi coinvolgimenti e nuove adesioni,
fondamentali per la crescita dell’Associazione regionale “BioMolse”e del suo ruolo nello sviluppo di
un’agricoltura biologica in un Molise, che rafforza il suo primato nazionale in fatto di ruralità e biodiversità,
e, nel contempo, rende patrimonio comune il significato e il valore dell’agricoltura biologica, della
sostenibilità e della realizzazione di un’economia circolare. Promuovere e comunicare, attraverso un’attenta
programmazione delle iniziative, i risultati, i progetti e dare la giusta risposta all’impegno delle istituzioni,
un reddito adeguato ai suoi protagonisti ed essere all’altezza di un coinvolgimento del consumatore finale.
Tutto per un Molise bio e sostenibile, capace di coinvolgere l’insieme delle attività - non solo quelle legate
all’agricoltura - per essere riconosciuta come “La terra della bontà e dell’ospitalità”.--------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------
E' in edicola il mensile la fonte di dicembre 2025.
la fonte
indice del numero di dicembre 2025 http://www.lafonte.tv/ In questo numero:--------------
- impara l’arte e….
di Carlo A. Roberto------
- il valore della vita (Lettera aperta a quanti non aspettano babbo natale) di Antonio Di Lalla----
- la violenza nella bibbia di Michele Tartaglia-------
- conosciamo la realtà? di Dario Carlone-----
- pittura: "Maternità di Ana Maria Erra Guevara---
- la democrazia che non c’è di Rossano Pazagli----
- ribellarsi è giusto di Famiano Crucianelli----
- acqua: punti imprescindibili di Redazione-----
- foto: "Invaso del Liscione" di Guerino Trivisonno-----
- discutiamo di acqua di Patrizia Manzo-----
il diritto all’acqua di Claudio Palumbo (vescovo di Termoli-Larino)------
- il futuro dell’acqua di Antonio Tomassone (sindaco di Pietracatella)----
- benessere in campo di Tiziana Antonilli------
- pensieri sparsi di Tina De Michele-----
- prossima battaglia
di Marcella Stumpo------
- orizzonti di versi per natale
di Alessandro Fo-----
- foto: "Nuovi orizzonti" di Antonietta Parente-----
- quale futuro per le mie pronipoti?
di Christiane Barckhausen-Canale-------
- arroganza degli stati uniti di Franco Novelli----
- giovanni boldini di Gaetano Jacobucci-----
- il governo umilia i docenti di Gabriella de Lisio-----
- la poesia civile di Enzo Bacca: “l’incantesimo di pelarancio” di Enzo Bacca------
paradossi della società italiana di Michele Blanco-------
- la lingua inquieta di pasolini di Marco Branca------
- libri: “Uno sguardo al di là del faro” di Dalila Catenaro-------
presentazione di Redazione
- poverissimi di Roberto De Lena-------
- la povertà avanza cambiando di Guglielmo Giumelli------
- libri: “Ho incontrato Francesco” di Benito Giorgetta -presentazione di Dario Carlone
- custodi non padroni di Andrea Barsotti-------
- agricoltura che guarda al futuro di Pasquale Di Lena-------
- i manufatti di Cleofino Casolino: "Arcangeli" di Cleofino Casolino-----
- povertà, solidarietà, politiche sociali
- di Giuseppe La Serra--------
-Una pianta per le decorazioni natalizie di Gildo Giannotti-------
- CALENDARIO DELLE LUMINARIE A LARINO di Redazione------
- la sfida è amare
di Lucia Berrino------
- compleanni di Luca Mancini------
- natale d’un anno di guerra
di Filomena Giannotti-----
- pittura: "Pausa" di Antonio Scardocchia
--------
- ho fatto un sogno di Domenico D’Adamo-------
editoriale il valore della vita (Lettera aperta a quanti non aspettano babbo natale) di Antonio Di Lalla a pag.3
Dicembre conserva un fascino tutto particolare: dalle luminarie agli addobbi dell'albero di Natale, dai sapori dei cibi tipici ai doni che ci si scambia, dal babbo natale al presepe. Tutto fa riferimento al Natale, eppure il rischio è che manchi o si trascuri proprio il festeggiato! Se per i cristiani il Natale, che è la festa più suggestiva ma non la più importante - è bene tenerlo presente - celebra la certezza che Dio si fa bambino per assicurare che cielo e terra sono strettamente legati e interdipendenti, per i diversamente credenti, in ogni caso, è la storia di una famiglia particolare che ha difficoltà ad inserirsi in un contesto umano.

Il Molise è rimasto, per fortuna,a una agricoltura non industriale di iperproduzione che violenta la natura. Credo che non sia stata una scelta consapevole ma un modo spontaneo di intendere la vita. Fuori dal tempo (ripeto: per fortuna). Non è tenuto da conto perché il mondo- che è sostanzialmente un gregge- segue la moda e "il Molise non esiste". Forse è bene che continui a "non esistere", che il cosiddetto progresso non lo macini e continui ad essere - con tutti i difetti- umano, accogliente e "biologico". Un giorno diventerà terra desiderata da chi ha bisogno di una boccata di umanità e genuinità. Terra di esclusività. Allora diventerà come tutte gli altri territori sovraffollati di turismo. L'uomo non sa guardare lontano e finisce con essere sopraffatto da ciò che desiderava. Come le città d'arte soffocate dall'eccesso di turismo. E l'arte diventa solo oggetto di rapide foto-ricordo come i grandi mangiatori e i grandi bevitori che non gustano cibi e vino ma lo divorano e lo trangugiano. Nicola Picchione
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RispondiEliminaI suoi primati in quanto a biodiversità e ruralità sono la dimostrazione delle sue enormi potenzialità. Manca, purtroppo, una classe politica e dirigente all'altezza del compito. Un Regione senza un piano di sviluppo è solo un esempio
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