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FAUSTO SIMBOLO DELL'OLIVICOLTURA SOCIALE

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di NICOLA MALORNI Si chiama Fausto e sono già in molti a considerarlo simbolo vivo dell’olivicoltura sociale nel nostro Paese. Racconta che qualcuno lo ha definito anche “custode del suo territorio”. Ha confessato di ignorarne le ragioni, visto lo stato in cui un fulmine lo ha cacciato circa cinque anni fa. L’incendio divampato dopo la caduta violenta della saetta che gli ha letteralmente squarciato il petto è stato fortunatamente domato da un provvidenziale acquazzone. Le mani gentili di una donna nel 1921 si presero cura di lui con lo stesso amore che solo le madri sanno dispensare prodigiosamente ai propri figli. Così ha potuto conoscere almeno quattro generazioni di uomini e donne, giovani e bambini, i cui destini spesso hanno incredibilmente incrociato il suo destino e quello degli altri ulivi che popolano questo uliveto molisano che affaccia sul meraviglioso Lago di Guardialfiera, in un’area collinare accarezzata dalla brezza del mare Adriatico e cullata dalla frescura dei

Duronia: “Campo estivo di gioia per le famiglie”, un’esperienza da imitare

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di Umberto Berardo Duronia è un piccolo ma grazioso ed accogliente borgo del Molise Centrale. Sono ormai appena 398 i suoi abitanti realmente presenti l’intero anno in paese; tuttavia questa comunità riesce ad esprimere attraverso i suoi residenti e i duroniesi emigrati una vitalità alquanto apprezzabile sul piano culturale e sociale che si esprime attraverso attività di grande valore che sicuramente concorrono a migliorare la qualità della vita e non solo sul piano locale. Si tratta di un villaggio che non solo esprime figure di rilievo in diversi settori del mondo culturale, ma è anche fortemente impegnato nell’espressione di una forte solidarietà verso chi manifesta necessità di sostegno economico ed umano. Dalla collaborazione programmatica e gestionale tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la Onlus “Sport Senza Frontiere” si è concretizzato proprio in questa piccola collettività dall’11 al 16 luglio 2021 un “Campo estivo di gioia per famiglie” che ha accolto q

I più piccoli insieme ai più poveri per costruire il presente

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I giovani come promotori del dialogo intergenerazionale THE LAST TWENTY Tappa in Abruzzo – Molise a cura del Villaggio della Pace, ITRIA (itinerari turistico-religiosi interculturali accessibili), Diocesi di Sulmona,, Diocesi di Campobasso- Bojano e Diocesi di Trivento, Università degli Studi dell’Aquila, CEI ( Ufficio nazionale turismo, sport e tempo libero ) Fondazione Giovanni Paolo II per lo sport e la cultura e Parco Culturale De Finibus Terrae, Whad ( World Halal Development ), Italia Batti muslim friendly. In collaborazione con i Comuni di Agnone, Castel del Giudice e Colle d’Anchise. DATE: 17 settembre - 20 settembre 2021. 21 settembre Marcia della Pace The Last Twenty nasce dall’esigenza di dare voce a Paesi, comunità e minoranze oppresse, spesso relegate al ruolo di realtà invisibili agli occhi dei ‘Grandi’ della terra, per iniziare un percorso di conoscenza, incontro e dialogo affinché si possano migliorare pratiche e politiche internazionali insieme. I Paesi c

Al via il progetto “L’olivo gentile.Lo splendore ignorato delle ulivete”.

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Martedì 20 luglio webinar con Francesco Battistoni - IL FATTO 16 Luglio 2021 Le ulivete sono una grandissima risorsa per i nostri territori e le nostre comunità, ma spesso nemmeno lo sappiamo. “L’olivo gentile. Lo splendore ignorato delle ulivete” è il progetto nato per aggregare e dare forza a tutte le esperienze e i progetti, grandi e piccoli, che da nord a sud promuovono attività innovative di gestione delle ulivete, ma soprattutto per favorire la nascita di nuove progettualità. Il progetto è stato ideato e promosso dall’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dal Lab Center for Generative Communication diretto dal professor Luca Toschi dell’Università di Firenze. Gli obiettivi del progetto: da aree a rischio abbandono ad ambienti di sviluppo di nuove economie e socialità Le ulivete possono tornare a essere ambienti in cui le comunità sviluppano un nuovo modello di sviluppo economico – sostenibile e innovativo – e inedite forme di socialità, inclusione e formazione. Il p

"Gli ultimi 20" - “The Last 20”, summit per guardare il mondo "dal basso"

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Parte da Reggio Calabria - Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano Una serie di appuntamenti che proseguirà a settembre a Roma, poi in Abruzzo e Molise, a Milano e infine a Santa Maria di Leuca, promossi da associazioni, Ong e movimenti sociali su immigrazione, cooperazione internazionale, cambiamenti climatici, dialogo interreligioso, fame e povertà. Dal 22 luglio nel segno di Luca Attanasio, l’ambasciatore italiano ucciso nella Repubblica Democratica del Congo, al quale sarà dedicato un ponte nella città calabrese Nell’anno che vede l’Italia nel ruolo di presidente del G20, il forum internazionale dei Paesi più ricchi e potenti del mondo, nasce dal sud della Penisola “The Last 20”, il primo summit “dal basso” per guardare il mondo con lo sguardo degli ultimi. In una serie di appuntamenti che inizieranno il 22 luglio a Reggio Calabria, associazioni, Ong, movimenti sociali e istituzioni locali si confronteranno sui grandi temi globali con i rappresentanti dei Paesi considerati gl

PERCHÉ NON POSSIAMO RESTARE ANCORA SILENTI SULLA SITUAZIONE POLITICO-SOCIALE E SULLE EMERGENZE NEL MOLISE!

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COMUNICATO STAMPA Il Presidente Gaspero Di Lisa in occasione della riunione del Direttivo dell ’Associazione ex Consiglieri regionali ha presentato un documento sul futuro del Centro di alta Specializzazione Gemelli Molise della Cattolica a Campobasso. Il documento, che è stato approvato all ’unanimità dal Direttivo, costituisce un appello di tutti i componenti dell ’Associazione ex Consiglieri regionali lanciato alla società civile molisana, al mondo della politica, alle autorità religiose e non ultimo ai vertici nazionali della Cattolica, per ricordare le ragioni storiche che hanno portato alla realizzazione del centro di alta specializzazione a Campobasso, e per difendere e salvaguardare gli obiettivi strategici che consentirono di giungere alla concretizzazione di quella intuizione per fortificare il sistema sanitario regionale. Obiettivi ancora attuali, evidenziano gli ex Consiglieri, e che furono condivisi, non solo dal Pontefice, Giovanni Paolo II, che ne pose la prima pietra,

Raimondo Lafratta, impavido ottantanovenne, è cercatore di nomignoli a Guardialfiera

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di Vincenzo Di Sabato Al dilagante festival delle sciocchezze, Guardialfiera reagisce col risvolto d’una verticalità vivace prescelta da Raimondo Lafratta, un “giovane ottantanovenne” passionale cantore del paese. Gran conoscitore del nostro ambiente agropastorale, artigianale, borghese. Sarto e barbiere nel suo lontano passato. Ma anche edicolante, fisarmonicista, chitarrista, virtuoso del mandolino. Da scapolo sublima la sua bottega di Corso Umberto, anche in luogo di incontro per studenti, in un “salone” di musica, parodie, stornellate e satire graffianti. Diverrà più tardi Vigile Urbano ed Economo al Comune di Guardialfiera. Poi agente assicurativo, e fiduciarius previdenziale e sociale; il custode, insomma, dei lavoratori e pensionati. Il segretario del popolo! E, per trent’anni, egli è stato anzitutto l’incomparabile Amministratore di cassa del Centro Studi Molise. Poggiandomi sui miei due palmi un manoscritto, mi preannuncia: “Vincé, contiene i soprannomi attribuiti ai gua