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La Società della cura in piazza a Campobasso e in altre 30 città italiane

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di redazione ILBENECOMUNE Per chi vuole cambiare il mondo, il divieto di assembramenti, il fatto di non poter condividere in presenza riflessioni, analisi e pratiche, in definitiva la gran parte delle misure sanitarie adottate dai governi per contrastare la diffusione del virus, costituiscono un problema di non poco conto che aggrava il ritardo storico di chi subisce le ingiustizie di un sistema iniquo nei confronti di chi è privilegiato. Ieri pomeriggio, in più di 30 città italiane, La Società della cura, piattaforma di associazioni, collettivi e singoli, ha promosso una serie di mobilitazioni nelle piazze per rimettere al centro del dibattito pubblico la necessità di un cambio di paradigma nella gestione dei finanziamenti europei destinati alla ripresa. L’idea è quella di sostituire il piano redatto dal governo che favorisce ancora una volta i settori degli armamenti e dell’energia fossile, con un percorso partecipato e dal basso che ponga al centro del proprio agire il concetto d

Costruire un’alternativa politica nel Molise

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di Umberto Berardo Come ho già sottolineato, viviamo in una regione in cui il voto di scambio, generato da taluni poteri economici con una cultura oligarchica e perciò stesso antidemocratica, solo per usare termini ancora eufemistici, ha eliminato o almeno ridotto al lumicino il voto libero di opinione e dunque la stessa democrazia. Quasi tutti i gruppi politici presenti in Consiglio regionale, in maniera dichiarata o mascherata, sono parte di questo sistema al quale appartengono ovviamente anche tantissimi amministratori. Le adesioni trasformistiche alla composizione di maggioranze spurie da destra e dal cosiddetto centro-sinistra nelle passate consiliature come le mediazioni contradditorie più volte cercate dovrebbero aprire gli occhi a tutti che eventuali alternative politiche non possono che essere cercate altrove, viste talune manovre indecorose di potere nella maggioranza e considerato che anche le forze politiche dell’attuale opposizione, che sostengono tuttavia il governo na

Olivares Vivos: conciliare olivicoltura, biodiversità e reddito

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da TEATRO NATURALE Il programma coordinato da Seo/BirdLife ha dimostrato che questo modello di olivicoltura funziona. Genera un recupero di specie e un aumento molto significativo dell'abbondanza di flora e fauna in soli tre anni. Inoltre è redditizio Nel più grande studio realizzato a livello mondiale sulla biodiversità degli oliveti, i ricercatori dell'Università di Jaén e del Consiglio Nazionale delle Ricerche spagnolo (CSIC), partner di questo progetto LIFE, hanno misurato la biodiversità in 40 oliveti andalusi (20 dimostrativi e 20 di controllo) di tipologia molto diversa. Dopo tre anni di misure agro-ambientali negli oliveti che nel 2016 hanno iniziato la conversione a Olivares Vivos, sono stati raccolti 339.288 campioni diversi di flora e fauna, 83.446 campioni in più rispetto al campionamento pre-operativo (30% in più). Il numero di specie di uccelli, formiche, api e piante è aumentato del 7-12% e la loro abbondanza è aumentata del 40% rispetto agli oliveti di co

Il Molise e l'Italia delle aree interne di Rossano Pazzagli

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Descrizione L’Italia è un Paese di paesi che da Nord a Sud punteggiano il territorio. È l’Italia interna, prevalentemente collinare e montuosa, marginalizzata dallo sviluppo contemporaneo, abbandonata e resa silenziosa dallo spopolamento, una vasta periferia territoriale trascurata dalle politiche, svuotata di funzioni e servizi, ferita nella sua dignità ambientale, sociale e culturale. Partendo dai processi storici che ne hanno causato il declino, il libro cerca di ridare voce a questa Italia ingiustamente definita “minore” e alle sue risorse diffuse, ricchezze e bellezze utili non solo alle comunità locali ma all’intera società, individuando i paesi come nodi nevralgici del patrimonio territoriale e come laboratori di rinascita nell’orizzonte incerto del nostro tempo, reso più cupo dalla pandemia. Dalla dorsale appenninica alle campagne, descrivendo il paesaggio e la società locale, gli scritti qui raccolti mettono a nudo le contraddizioni di uno sviluppo squilibrato, riportando al

*BLOCCA LA DATA*10 APRILE - GIORNATA NAZIONALE DI MOBILITAZIONE

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“ECCO IL NOSTRO RECOVERY PLANET” DIRETTA ZOOM Fb @SOCIETADELLACURA Info stampa: E' in arrivo un bastimento carico di miliardi. Si chiama Next Generation Ue, è interamente guidato da Crescita – Concorrenza – Competizione. L'esatto contrario di ciò che la pandemia ci ha insegnato: Nessuno si salva da solo, siamo persone interdipendenti fra noi e con l'ambiente che ci circonda. Il governo Draghi - con una ristretta cerchia di “esperti” ordo liberisti - sta predisponendo il Recovery Plan per l'accesso ai fondi europei. Non si intravede alcuna inversione di rotta. Per questo la Società della Cura scende in piazza con azioni simboliche e rispettose delle misure di emergenza dettate dalla pandemia per presentare il suo Recovery PlanET: un documento elaborato per tre mesi da centinaia di mani che si riconoscono nella “Società della cura”: una convergenza nata durante il lockdown, coinvolgendo gruppi, associazioni, reti sociali e del mutualismo, movimenti. Attualmente riunis

Agli amici de L'Olio di Flora

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Cari amici Oggi 1° Aprile (non è uno scherzo) Antonio e Alessandro Di Lena, padre e figlio, campione regionale di potatura, il primo, e campione italiano, il secondo, che da sempre assistono l’oliveto de La Casa del Vento, sono venuti a potare. Tre settimane fa erano passati per concimare con un prodotto organico, come spetta a un oliveto che vuol produrre olive e olio biologici, in modo naturale, come un tempo, quando l’agricoltura non ancora veniva opzionata dalle multinazionali della chimica, delle macchine e dei prodotti farmaceutici. Un prodotto biologico, naturale, vuol dire mangiare sano, cioè salute. Ancor più per l’olio extravergine di oliva, che, le sempre più numerose ricerche, affermano avere un ruolo centrale nel campo della prevenzione delle malattie più diffuse, come quelle cardiache, il diabete, l’arteriosclerosi e altre ancora. Un toccasana anche per la pelle, i capelli, i muscoli, e, per chi crede nella tradizione, un incantesimo per il malocchio (lo sguardo catt

LA STALLA DELLA BIODIVERSITA' (dedicata a San Pardo e alla sua grande festa)

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di Pasquale Di Lena - pubblicato sul mensile dei terremotati, La Fonte, n° di Aprile in uscita Un grande stalla dedicata a San Pardo, il patrono di Larino, che apre alla biodiversità e mette a disposizione della grande festa di tre giorni (25, 26 e 27 Maggio) gli animali rappresentativi del patrimonio italiano della biodiversità bovina. La festa dei fiori, dei suoni, degli odori, dell’olivo e dei prodotti della transumanza, del Maggio che si consegna a Giugno, che diventa la festa anche della biodiversità bovina italiana. Una stalla anche di tante piccole stalle riservate alle razze di animali domestici in via di estinzione. Un luogo d’incontro di studiosi e ricercatori; di studenti di ogni ordine e grado; di consumatori che vogliono cibo di qualità; di bambini e ragazzi che scoprono gli animali e imparano a stabilire con essi un dialogo, un rapporto proprio fra esseri viventi componenti della natura; di visitatori curiosi di trovare in un unico luogo