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I cittadini e la legge di stabilità

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di Umberto Berardo Zacc e Belina - Ro Marcenaro Di recente ci siamo occupati del lavoro del cosiddetto governo giallo-verde nella predisposizione del Def e, dopo aver rifiutato   un decisionismo incapace di qualsiasi confronto, abbiamo auspicato che successivamente, nelle determinazioni sulle diverse voci della legge di bilancio, ci fosse un orientamento di responsabilità nelle risoluzioni per il bene dell'Italia e dei suoi abitanti. Proviamo ad analizzare cosa è successo al riguardo. L'ipotesi di legge di stabilità avanzata dal governo è stata chiaramente bocciata dall'Unione Europea, dai mercati finanziari, dalle società di rating e dalla quasi totalità degli economisti che ne hanno analizzato i dati. Vorremmo far riflettere sul fatto che l'andamento dello spread e del mercato borsistico dice con chiarezza che gli investitori sono davvero preoccupati per la situazione economica del Paese non solo perché si tenta di fare una manovra econo

Una finta rete di agricoltori pagati dalla Monsanto

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ti scrivo per presentarti il frutto di un lavoro di indagine che abbiamo condotto negli ultimi mesi e che ci ha permesso di smascherare di nuovo Monsanto.   Nel 2017, mentre migliaia di persone come te si mobilitavano per chiedere all’Unione europea il bando permanente del Glifosato, la Monsanto ha pagato un'azienda di consulenza che ha creato una finta rete di agricoltori per promuovere il glifosato durante fiere ed eventi pubblici, anche in Italia! LEGGI L'INCHIESTA La campagna pro-glifosato è stata guidata dalla Red Flag Consulting , una società con base a Dublino, in collaborazione con la Lincoln Strategy , la società che ha condotto la campagna presidenziale di Donald Trump nel 2016. La nostra indagine li ha smascherati!   Finta rete di contadini pro-glifosato: li abbiamo smascherati! LEGGI L'INCHIESTA La Monsanto sta tentando con ogni mezzo di impedire che l’uso del glifosato sia vietato nei Paesi EU. Gli interessi nella v

la partecipazione alle scelte per non approfondire il solco tra cittadini e politica

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                                                              Al Presidente del Consiglio regionale del Molise Signor Presidente Domenico Di Lisa Quasi due anni fa ho inviato una lettera aperta all’allora Presidente del Consiglio regionale, Cotugno,   per   rammentargli che l’articolo 123 della Costituzione sancisce che “ciascuna Regione ha uno statuto che, in armonia con la Costituzione, ne determina la forma di governo e i principi fondamentali di organizzazione e funzionamento. Lo statuto regola l’esercizio del diritto di iniziativa e del  referendum  su leggi e provvedimenti amministrativi della Regione e la pubblicazione delle leggi e dei regolamenti regionali”. Nella missiva sottolineavo che lo Statuto regionale nel prevedere queste forme di partecipazione, e pertanto di diritti costituzionalmente e statutariamente garantiti, ne ha subordinato la concreta esercitabilità alla approvazione di apposita legge regionale che normasse le modalità di esercizio del diritt

AGRICOLTURA BIOLOGICA PER RIPRENDERE IL DIALOGO CON LA TERRA

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dalla Rivista                     OINOS - VIVEREDIVI n° 25 rubriche S PAZIOLIBERO   Anteprima         È bastato poco più di qualche decennio per dichiarare fallito   la tanto proclamata e decantata rivoluzione verde, che ha dato il via all’agricoltura industrializzata. La dichiarazione di fallimento, Aprile 2018,   è dell’Agenzia specializzata dell’Organizzazione delle Nazioni Unite, la Fao, che si occupa di agricoltura e alimentazione e opera, con i suoi paesi membri, per vedere come ridurre la fame nel mondo e contribuire alla crescita economica mondiale.  Un modello fallito a causa del largo uso di fertilizzanti   e pesticidi, arature profonde, coltivazioni intensive e superintensive, cioè un insieme di fattori che hanno ferito la Terra; distrutto milioni e milioni di ettari di foreste; limitato, se non esaurito, la fertilità del suolo; contaminato l’acqua; ridotto la biodiversità; aumentato l’effetto serra, mettendo sempre più in crisi il clima, che, secondo gli e

Le foreste l’unica arma per il clima

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Intervista di Micron su cambiamenti climatici e foreste, a  Giorgio Vacchiano , 38 anni, ricercatore dell’Università degli Studi di Milano, uno degli 11 scienziati emergenti selezionati da  Nature  tra i 500 di tutto il mondo impegnati in progetti di ricerca rilevanti.  [Credits foto in copertina: fonte  Nature,  illustration Paddy Mills] I lavori per cui è stato selezionato da  Nature  studiano il rapporto tra i cambiamenti climatici e la dinamica delle foreste. Che valore ha questo riconoscimento? Nature  ha selezionato ricercatori in 11 diversi settori strategici, che presentano sfide fondamentali. In questo momento, le foreste sono la nostra unica arma per contrastare davvero il  climate change,  per raggiungere quindi l’obiettivo di un aumento ben inferiore ai due gradi entro la fine del secolo. Per raggiungerlo, dal 2030 dovremo mettere in atto delle emissioni negative, cioè assorbire più carbonio di quanto non ne emettiamo nell’atmosfera. Oggi, mentre si studiano tecn

IMPROVVISATORI ALLO SBARAGLIO

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Invece di mettere all'odg. un disegno di legge che blocchi l'abuso di suolo, con le ferite fatte ai territori, si vuole inquinare quello che è rimasto e renderlo fonte di idrocarburi cancerogeni o completamente improduttivo. Ancora una volta a danno dei nostri produttori, dei nostri territori e della nostra salute. Ancora peggio dei peggiori governi che hanno preceduto l'attuale. La parola "cambiamento" è una parola vuota e pericolosa se si continua a penalizzare i nostri territori e l'attività agricola che essi esprimono, a cacciare dai campi i coltivatori. Correre ai ripari, vuol dire mettere una pezza a un pantalone strappato volutamente, non importa se per incapacità o per scelta. La strada tracciata dalla finanza e dalle multinazionali continua, e, a pagare il prezzo più alto sono i produttori e i consumatori, l'economia nel suo complesso. Il neoliberismo è questo. P. Di Lena I l salvagente   Decreto Genova, il governo