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Italiani pazzi per i superfood, ecco i cinque da coltivare

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Mandorle, mirtilli, stevia, zenzero e semi di lino. Cresce l'interesse dei consumatori italiani per i superfood. Un'opportunità di business anche per gli agricoltori di Tommaso Cinquemani La stevia è uno dei superfood che sta crescendo più in fretta Fonte foto: © lulu - Fotolia Il numero di consumatori che sceglie i prodotti alimentari , confezionati e non, basandosi sul profilo salutistico  è in crescita. E così tra gli scaffali dei supermercati si stanno facendo strada i cosiddetti superfood , cibi definiti 'super' per le caratteristiche nutritive che posseggono. Mandorle, mirtilli e curcuma sono solo alcuni degli ingredienti che sempre più spesso fanno capolino nei prodotti confezionati e non. L' Osservatorio Immagino , curato da GS1, ha condotto una analisi su quasi 55mila prodotti alimentari per identificare quali sono i superfood che più pi

Ripresa per chi? Istat, cresce ancora la povertà in Italia: mai così alta da 13 anni

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A patirne le conseguenze più gravi sono i giovani: il valore minimo per la povertà assoluta si registra tra le famiglie con persona di riferimento over64, quello massimo con under35 d a Greenreport - L'editoriale [26 giugno 2018] di Luca Aterini Ufficialmente, l’Italia si è lasciata alle spalle la grande recessione già nel 2014 quando – dopo anni di sofferto declino – il Pil nazionale ha iniziato a risalire. Prima di un minuscolo +0,1%, poi con un andamento sempre più robusto, sebbene ancora al rallentatore rispetto ai principali partner europei: +0,8% nel 2015 , +0,9% nel 2016 e infine +1,5% nel 2017 . Eppure la tensione sociale non si allenta, ma anzi monta in un crescendo d’insoddisfazione che ha portato alla sonora bocciatura elettorale di quella classe dirigente che pur ha traghettato il Pil nazionale fuori dalle secche della crisi economica. E il perché lo ricorda indirettamente oggi l’Istat, aggiornando i dati sulla

Vogliamo salvare l’ortofrutta, salviamo le api. Intanto invitiamo i produttori a non usare il "secca tutto" e i prodotti chimici

Vogliamo salvare l’ortofrutta, salviamo le api Inserito il 29 giugno, 2018 - 14:44 Si è conclusa giovedì 28 giugno a Bruxelles la sesta edizione della Bee Week , la settimana europea dedicata all’insetto impollinatore per antonomasia, dal 2012 celebrata con l’obiettivo di sensibilizzare cittadini, ricerca e mondo della produzione al problema della mortalità delle colonie di api. Una questione seria, che nel Vecchio Continente ha cancellato circa il 20% degli alveari per l’equivalente di 13 milioni di colonie in meno rispetto al fabbisogno di un’adeguata impollinazione delle colture. Secondo Greenpeace - da anni impegnata su questo fronte con il progetto ‘Salvamo le api’ - a livello globale il valore delle colture dipendenti da impollinazione naturale ammonta a circa 265 miliardi di euro; un beneficio che potrebbe andare in fumo po
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L'Alto Adige ha deciso: passo indietro sulla zootecnia intensiva La zootecnia intensiva non deve prendere il sopravvento sul mondo rurale, e la sua mentalità deve rimanere fuori dal maso del contadino. È questa in estrema sintesi la nuova prospettiva verso cui protende la politica agricola della provincia di Bolzano, oggi più sensibile al successo del modello austriaco dell'Heumilch Stg che irretita - come lo è stata in passato - dalle prospettive produttiviste dell’agroindustria padana. In sostanza, il "sistema latte" altoatesino ha deciso di guardare ad un futuro in cui gli allevatori tornino tutti a limitare il carico dei bovini per ettaro, laddove negli anni passati questo fondamento della buona agro-zootecnia era stato colpevolmente perso di vista. Solo in questo modo la produzione sostenibile potrà essere garantita, in maniera tale da soddisfare le esigenze della società, che chiede prodotti “puliti” e del mercato, che dimost

La pentola

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Nicola Picchione Una grande pentola piena d’acqua. Dentro vivono esseri microscopici. L’acqua è la loro abitazione E’ fredda ma sotto è accesa una fiamma. L’acqua inizia a scaldarsi dal basso. I più capaci e veloci vanno a godere il tepore. Poi l’acqua si scalda sempre più. I più veloci e capaci si spostano verso l’alto. L’acqua è sempre più calda e chi è in basso si agita e si ribella. Nasce una lotta. I più capaci dicono di essere arrivati per primi e non vogliono cedere il pos to. Gli altri non sentono ragione, vogliono sopravvivere. Nessuno si chiede perché l’acqua si scalda troppo. Nessuno pensa che bisognerebbe ridurre la fiamma e mantenere tiepida l’acqua in tutta la pentola. Alla fine muoiono tutti mentre stanno lottando gli uni contro gli altri. Muoiono prima i più deboli poi anche gli altri. Credo di aver letto di questa pentola, non ricordo dove e quando. Piccole cose nascoste nella nostra mente che tornano a galla. La nostra pentola meravi

Mala tempora currunt

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di Umberto Berardo Gli eventi politici dopo le elezioni del 4 marzo hanno portato dopo settimane d'indecisioni ed accordi di potere ad un governo il cui programma è molto lontano dalle esigenze delle fasce più deboli della popolazione. La flat tax, i condoni fiscali lasciati passare come "pace sociale", l'assoluta carenza di un serio progetto di rilancio dello sviluppo economico e dell'occupazione, ma anche l'assenza di una programmazione sulla cultura, sull'istruzione e l'educazione come su un'idea di sanità pubblica a garanzia della tutela della salute per tutti i cittadini sono gli elementi che già dall'inizio hanno dato l'idea di un'approssimazione e di una superficialità assoluta nell'affrontare i gravi problemi sociali che il Paese vive. In questo governo verde-giallo dominano le peggiori idee della destra salviniana realizzabili tra l'altro quasi a costo zero, mentre nel Movimento Cinquestelle ha prevalso l&