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Silenzio, parla un olivo

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di Pasquale Di Lena Sono un albero, se mi ascoltate ho voce e so raccontare. Sono un ulivo della famiglia “Gentile di Larino” e vivo, con altri miei 615 fratelli e sorelle, su un dolce colle dell’antica terra dei Frentani, non lontano da Gerione, il luogo dove Annibale sostò prima di partire per Canne nella Puglia assolata. Nei miei ormai sedici anni di vita in questo luogo sferzato dai venti che arrivano da ogni parte e, quasi sempre, all’improvviso, mi sono, anche se con fatica, pian piano acclimatato ed ora li aspetto questi amici per avere da ognuno novità raccolte lungo i percorsi segnati dal tempo. Per noi alberi il vento è vita, soprattutto in questa fase dove il clima non è più quello di una volta, con le stagioni sconvolte dalla follia a cui l’hanno portato, soprattutto gli uomini, con le loro scelte scellerate. Non si ha più la sensazione delle stagioni che anch’io, nonostante la mia giovane età, ho avuto modo di vivere. Non solo io e i miei familiari, ma anche gl

Diritto di voto

di Umberto Berardo Sulle cosiddette riforme costituzionali proposte dall'attuale governo ci siamo espressi con un fondo già dallo scorso febbraio sottolineando in sintesi come si stia continuando un processo di marginalizzazione della partecipazione popolare alle decisioni sulle questioni riguardanti la vita collettiva. Già la Costituzione in vigore prevede l'elezione di secondo livello per il presidente della repubblica e tutta una serie di nomine per i senatori a vita, negli organi ausiliari ed in quelli di natura giurisdizionale o di garanzie costituzionali che francamente dovrebbero essere superate per dare spazio a scelte provenienti dalla sovranità popolare. A ciò occorre aggiungere che elezioni di secondo livello sono ormai in vigore per i presidenti ed i consigli provinciali e sono previste dall'Italicum per il fantasma che resta del Senato, mentre leggi elettorali regionali, come quella del Molise, prevedono i "listini" costituiti da una pa

L'Olio di FLora sulla Guida Flos olei 2017

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 Riportiamo il testo della e mail ricevuto da E.V.O., la Srl che pubblica la Guida al mondo dell'Extravergine - Flos Olei e che ci informa dell'inserimento de L'Olio di Flora "Gentile di Larino", biologico, raccolta 2015, E' questo solo l'ultimo dei riconoscimenti ricevuti, a partire dal Concorso Goccia d'Oro (dic. 2015), nel corso del 2016, dall'olio extravergine di oliva prodotto da La Casa del Vento. Una bella notizia che suona di buon auspicio per la raccolta 2016 ormai prossima     Gentile Produttore,     abbiamo il piacere di informarla che, in seguito alle degustazioni effettuate dal curatore sig. Marco Oreggia e dal suo Panel di Esperti Assaggiatori, su oltre 1.000 campioni pervenuti da tutto il mondo, il suo pregevole olio extravergine di oliva è stato selezionato per la Guida Flos Olei 2017 - guida al mondo dell’extravergine , strumento di divulgazione e promozione delle migliori realtà di produzione de

CO2: giro di vite della California contro la lobby zootecnica

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da QualeFormaggio, settimanale de mondo caseario L'inquinamento ambientale, dei suoli e dell'atmosfera, derivato in primo luogo dagli allevamenti intensivi (dove le deiezioni non sono più risorsa per i terreni bensì rifiuto speciale), torna a far parlare di sé, tanto per i livelli di nitrati in falda quanto per le emissioni di metano e CO2 nell'aria. Un impatto che grava pesantemente sui mutamenti climatici e che alcuni studi scientifici hanno bollato come una delle maggiori fonti di inquinamento, al pari - se non peggiore - delle emissioni dei motori a scoppio per autotrazione. All'avanguardia negli Usa, lo Stato della California ha di recente approvato una normativa che - una volta tanto - tiene poco in considerazione gli interessi delle lobby di settore. La “Cow Fart Regulation” - questo il nome che gli è stato attribuito - è tesa a regolamentare finalmente le deiezioni e le flatulenze dei bovini, nell'ambizioso tentativo di ridurre l'inquinamento. Il

GLI OLIVI SECOLARI, TESTIMONI DEL TEMPO OLTRE CHE DEL TERRITORIO

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E’ il tempo il valore aggiunto dell’olio degli olivi secolari. Quel tempo che la modernità prova a cancellare, uniformare e banalizzare, come a voler togliere l’identità che rende ogni essere vivente - la natura nel suo insieme - testimone del suo territorio. L’identità quale diversità che porta ognuno a raccontare il proprio passato e vivere il presente sognando e progettando il domani. ulivo gigante a Portocannone La spremuta di olive di ulivi secolari rappresenta il tempo che scorre dentro le possenti e fragili radici; il tronco disegnato da nodi; i rami  verdeggianti e ombrosi, ed è così che diventa memoria, sfida, paesaggio, ambiente, tradizione. Oliveto di ulivi secolari a Pozzilli nel Parco storico di Venafro Un olio che, grazie al tempo dei suoi ulivi, esprime un valore che va ad aggiungersi alla qualità espressa dal territorio (origine) e caratterizzata dalla varietà e dalle cure e intelligenza dell’olivicoltore. Un olio, quello del tempo, ancor più eccellente,

Il punto sulla questione sanità

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di Umberto Berardo È dal 2011 che, inseriti in diversi comitati ed ultimamente nel Forum per la Difesa della Sanità Pubblica, cerchiamo di mettere al centro dell'attenzione collettiva la necessità che i servizi sanitari restino pubblici e che siano distribuiti sul territorio in maniera razionale garantendo a tutti ed in particolare ai meno abbienti la tutela della salute. Casalciprano In Italia al contrario politiche neoliberiste stanno cercando d'indirizzare sempre più le prestazioni ospedaliere ed assistenziali verso il privato con il rischio elevatissimo di giungere ad una sanità garantita presto solo da coperture assicurative che ad esempio in Nord America hanno messo in grave difficoltà le fasce più deboli della popolazione. L'integrazione tra ospedale Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, prevista nel POS predisposto dal commissario ad acta Frattura, potrebbe rappresentare il modello che dovrebbe fungere da apripista per tutto

Rossi-Doria e il terremoto del 1980

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     di Alfonso Pascale Pubblicato il : 27-08-2016 Mentre ad Ascoli Piceno, alla presenza delle alte cariche dello stato, si svolgono i funerali delle vittime del terremoto che ha colpito le regioni dell’Italia centrale, è forse di una qualche utilità riaprire una pagina di storia che potrebbe illuminare i passi che saranno compiuti nell’avviare l’opera di ricostruzione Il terremoto che il 23 novembre 1980 colpì la Basilicata e l’Irpinia Quando la terra tremò il 23 novembre 1980, colpendo mortalmente la Basilicata e l’Irpinia, Manlio Rossi-Doria aveva compiuto 75 anni. E il suo impegno politico, professionale e accademico si era diradato già da qualche tempo. Aveva scritto al suo amico Vittore Fiore: “Siamo cascati nella trappola della politica post-1957, fatta di falsa industrializzazione, di rifiuto di una moderna politica agricola e di una degenerazione parassitaria della parte originaria della politica della Cassa, ossia della politica, inizialmente valida, delle ‘opere p