Il punto sulla questione sanità
di
Umberto Berardo
È
dal 2011 che, inseriti in diversi comitati ed ultimamente nel Forum per la
Difesa della Sanità Pubblica, cerchiamo di mettere al centro dell'attenzione
collettiva la necessità che i servizi sanitari restino pubblici e che siano
distribuiti sul territorio in maniera razionale garantendo a tutti ed in
particolare ai meno abbienti la tutela della salute.
Casalciprano
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In
Italia al contrario politiche neoliberiste stanno cercando d'indirizzare sempre
più le prestazioni ospedaliere ed assistenziali verso il privato con il rischio
elevatissimo di giungere ad una sanità garantita presto solo da coperture
assicurative che ad esempio in Nord America hanno messo in grave difficoltà le
fasce più deboli della popolazione.
L'integrazione
tra ospedale Cardarelli e Fondazione Giovanni Paolo II di Campobasso, prevista
nel POS predisposto dal commissario ad acta Frattura, potrebbe rappresentare il
modello che dovrebbe fungere da apripista per tutto il territorio nazionale.
Tale
progetto, pur con alcune richieste di precisazioni, avrebbe avuto l'avallo
della Conferenza Stato-Regioni.
Finora
non ci sarebbe ancora l'OK del Ministero della Sanità e dunque del governo;
pertanto non saremmo ancora davanti ad un atto amministrativo pubblico approvato
e pubblicato.
Usiamo
dovutamente i condizionali, perché l'informazione istituzionale in merito
avrebbe bisogno di più chiarezza e trasparenza.
Anche
nel Molise, come in altre regioni, ci sono comitati zonali che stanno lavorando
per la difesa dei servizi sanitari nelle aree interne con la richiesta dei
cosiddetti ospedali per le aree disagiate.
Più
di una volta, stimolati allora da una chiesa locale attiva, noi siamo stati sui
territori delle aree interne per manifestare in difesa del loro diritto a
strutture sanitarie adeguate.
Nel
documento di fondo del Forum per la difesa della sanità pubblica in Molise c'è
un paragrafo che fa un chiaro riferimento a tali necessità soprattutto per la
zona dell'Alto Molise, ma la linea dei comitati associati a livello nazionale
nel CREST crediamo abbia un limite fondamentale nella parzialità, nella
settorialità e nei particolarismi con cui si cerca di affrontare la questione;
tra l'altro è nostra profonda convinzione che quanto predisposto in termini di
servizi per le aree interne con il Piano Sanitario di Frattura non abbia nulla
di seriamente utile per i cittadini dei territori montani in termini di
soccorso immediato e di cura.
La
sanità ha aspetti di carattere zonale, regionale, nazionale e globale.
Fermarsi
nell'analisi ad uno soltanto di essi sarebbe pregiudizievole per l'intero
problema sul quale stiamo discettando.
Aspetti
e problemi di natura locale, che pure esistono, vanno valutati, analizzati e
risolti nella logica generale di una riorganizzazione razionale dell'intero
servizio sanitario pubblico.
Se
dunque si ha a cuore la questione della tutela della salute dei cittadini
occorre non a parole, ma con documenti e testimonianze pubbliche scendere in
piazza anzitutto per difendere la sanità pubblica come previsto dall'art. 32
della Costituzione Italiana.
Si
tratta di un punto dirimente dal quale siamo partiti nel documento del Forum
intitolato "Linee d'indirizzo per un piano sanitario regionale nel Molise"
nel quale abbiamo cercato di individuare i modi più razionali per una
riorganizzazione della sanità sul piano ospedaliero e territoriale.
Noi
crediamo che per andare avanti in tale direzione occorra immaginare le vie per
continuare un percorso di lotta, di confronto e di proposte.
La
prima ipotesi è quella di trovare confluenze con altri comitati regionali che
abbiano obiettivi comuni dichiarati, strutture trasparenti e siano
democraticamente costituiti.
L'idea
di Gino Domenico Spolitu, che propone di aprire una fase costituente per la
nascita del comitato nazionale in difesa della sanità pubblica denominato
"Art. 32", crediamo vada valutata con attenzione ed interesse.
Poiché
nella regione ci sono ancora da una parte silenzi imbarazzanti e dall'altra
frizioni strumentali, occorre pure potenziare l'informazione sul territorio e
spingere l'attenzione della cittadinanza sul tema della sanità con una nuova
manifestazione a Campobasso intorno ad un concerto musicale con il contributo
di artisti molisani e con la presentazione delle proposte del Forum per la
Difesa della Sanità Pubblica in Molise.
Necessita
ancora seguire l'iter del POS e, in caso di una sua approvazione e
pubblicazione nei termini attuali, giungere alla immediata richiesta di
sospensiva al TAR.
Ovviamente
sono idee che lanciamo a livello personale e che devono essere, come da prassi
abituale, valutate ed eventualmente approvate dall'assemblea del Forum.
Una
cosa auspichiamo caldamente e cioè che i molisani sulla questione sanità siano
attivi sul piano della riflessione e dell'elaborazione propositiva
nell'interesse reale delle popolazioni.
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